questa è una ricetta molto antica, tradizionale umbra. solo la più blasonata pasticceria di perugia (che io sappia...) la esegue ancora, forse perché è un dolce dal sapore a cui non siamo più abituati, visto che ormai se non c'è di mezzo il cioccolato
sluuurp non interessa a nessuno...
tranne che a me
inoltre è un dolce semplice e per niente grasso
2 tazze scarse di miele d'acacia
1 arancia non trattata (la buccia)
2 tazze di pangrattato
1 tazza di noci tritate
4 cucchiai di mosto,
oppure 2-3 cucchiai di vinsanto/vino dolce/liquore leggero
cannella in polvere
in una pentola dal fondo spesso (oppure in una pentola di rame) mescolare il miele con la buccia d'arancia (solo la parte arancione) tagliata a piccolissimi dadini. accendere il fuoco e cuocere a fiamma bassa mescolando di tanto in tanto. dopo 6-7 minuti comincia a bollire: è il momento di aggiungere tutti gli altri ingredienti, mescolare velocemente e spegnere il fuoco. la consistenza dev'essere morbida ma non fluida. rovesciare l'impasto su una spianatoia, allargarlo con un mestolo e lasciarlo raffreddare per 5-10 minuti in modo da poterlo lavorare con le mani. staccare dei pezzi e arrotolarli come polpettine, adagiandoli sui cestini di carta.
sono buonissimi accompagnati a vini passiti
probabilmente è un dolce che non si fa quasi più anche perché serve il mosto. io mi dimentico sempre di rubarne un po' a mio nonno, infatti va a finire che lo faccio sempre con il vinsanto o altro vino dolce.
se conoscete qualche vecchia ricetta che rischia di essere dimenticata, condividetela con qualcuno: sarebbe un peccato perderla