ho appena imparato che le marmellate sono quelle a base di agrumi, mentre tutte le altre si devono chiamare confetture.
ma veniamo a noi...
la confettura di bacche di rosa canina è una di quelle cose che si possono fare una volta nella vita, perché in un colpo solo si investe tutta la pazienza che andrebbe invece centellinata in una luuuunga vita.
avete mai raccolto e pulito un chilo di bacche di rosa canina??? io sì, una sola volta (domenica), e dopo questa mai più! forse... se mi pagassero 100 euro per un vasetto, tanto non lo venderei forse...
comunque ieri sera ho fatto la confettura: un gusto nuovo, un colore eccezionale. insomma, devo ammettere che ne è valsa la pena, anzi sto meditando di tornare a raccoglierne altre... sarà masochismo?

ecco dunque la ricetta, per chi avesse disavanzo di pazienza:

raccogliete un chilo di bacche, belle rosse e sode, martoriandovi le mani come se aveste fatto a schiaffi con un gatto.
lavatele bene, armatevi di tutta la pazienza di cui siete capaci, se potete arruolate qualcuno che vi aiuti, e togliete i semi da ogni bacca, nonché il puntino nero che sta ad uno degli estremi. questa operazione si porterà via circa tre ore del vostro prezioso tempo.
trucchetto: se le tagliate a metà, le afferrate per gli estremi e stringete un po' con le dita scavando con un coltellino l'interno di ogni metà, fate buona cosa e risparmiate qualche minuto.
adesso lavate di nuovo le bacche per eliminare la peluria, molta della quale sarà invece penetrata nei taglietti provocati dalle spine sulle vostre mani, causandovi immenso dolore.

da 1 kg di frutti sono arrivata a 560 grammi di polpa, buccia compresa.

cuocete le bacche in una pentola dal fondo spesso con un bel bicchierone d'acqua: in circa 20 minuti la buccia si stacca e la polpa fuoriesce. se necessario durante la cottura aggiungete dell'altra acqua ma non troppa. sarà veramente stomachevole mescolare queste bacche che, cuocendo, olezzano di salsa al pomodoro: il senso di nausea sarà acuita dall'odio nei loro confronti per il tempo che vi hanno rubato. adesso passate la poltiglia rossa al passaverdure, molto accuratamente, insistendo a spremere quelle maledette bucce il più possibile.
unitevi ora un altro bicchiere d'acqua scarso, 350 grammi di zucchero bianco, 50 grammi di zucchero di canna, 2 cucchiaini di miele. fate bollire circa mezz'ora, mescolando.
sarà qui che comincerete a perdonare madre natura per aver
reso così impervia la raccolta di questo piccolo e malefico frutto: il profumo è divino, il colore è spettacolare, il sapore è unico.
invasate, capovolgete, e cominciate a pensare a un modo per gustarla: secondo me con dei formaggi molto saporiti.