miciagilda ha scrittoTrovalo, a Piacenza!
Eppoi il mio problema è più il miciogildo, che il ristorante... Io per la gioia quando sono con lui disattivo la porzione di cervello che si preoccupa della dieta. Lui traduce il suo ammooore per me in tre attività principali, una di queste è riempirmi di cibi maiali di cui sa che sono ghiotta.
Poi tanto la bilancia è a casa mia, l'armadio dei vestiti pure... e lui non sente gli ululati del lunedì mattina.
fulvia ha scrittomiciagilda ha scrittoTrovalo, a Piacenza!
Eppoi il mio problema è più il miciogildo, che il ristorante... Io per la gioia quando sono con lui disattivo la porzione di cervello che si preoccupa della dieta. Lui traduce il suo ammooore per me in tre attività principali, una di queste è riempirmi di cibi maiali di cui sa che sono ghiotta.
Poi tanto la bilancia è a casa mia, l'armadio dei vestiti pure... e lui non sente gli ululati del lunedì mattina.
A chi lo dici.... Sono cresciuta con una madre che la prima cosa che ti chiedeva era "Hai mangiato?" Ancora adesso quando la vado a trovare c'è sempre l'ultima torta da assaggiare...la marmellata da portare a casa Mio marito nel primo mese di matrimonio è ingrassato di 12 kili nutrito a crespelle e ammooore....
...Adesso però penso anche un po' a me...non è egoismo, solo la consapevolezza che , a volte, ci si "uccide di cibo" solo per dimostrare socialità e amore....
miciagilda ha scrittoIl fatto è che vogliono vederti "godere": mangia questo! e ti guardano soddisfatti perché ti piace e lo mangi di gusto... bevi questo! ma come? vorrai mica lasciare due dita in fondo alla bottiglia?! saranno mica questi due sorsi che ti fanno male, no?
E invece magari sì!
Ma fino a che la situazione non diventa veramente problematica non ci si impone.
Arrivi lì, son due ore che spignatta per te dopo essere andato a fare la spesa uscito dal lavoro, ti cucina le cose che sa che ti piacciono di più... Cosa gli dici: no, grazie? Oltre allo sforzo di volontà immane di rinunciare c'è anche un'armonia che si raggela...
miciagilda ha scrittolIl fatto è che vogliono vederti "godere"... Cosa gli dici: no, grazie? Oltre allo sforzo di volontà immane di rinunciare c'è anche un'armonia che si raggela...
manufood ha scrittomiciagilda ha scrittolIl fatto è che vogliono vederti "godere"... Cosa gli dici: no, grazie? Oltre allo sforzo di volontà immane di rinunciare c'è anche un'armonia che si raggela...
hai ragione ma se si è una coppia ci si può parlare e dire qualcosa tipo: lo so che vuoi vedermi godere (ed io godo) ma però vorrei che tu pensassi anche alla mia linea e anche se tu mi dici che ti vado bene così, che non sono grassa, io grassa mi ci sento e quindi... cerca di capirmi.
fulvia ha scrittomiciagilda ha scrittoIl fatto è che vogliono vederti "godere": mangia questo! e ti guardano soddisfatti perché ti piace e lo mangi di gusto... bevi questo! ma come? vorrai mica lasciare due dita in fondo alla bottiglia?! saranno mica questi due sorsi che ti fanno male, no?
E invece magari sì!
Ma fino a che la situazione non diventa veramente problematica non ci si impone.
Arrivi lì, son due ore che spignatta per te dopo essere andato a fare la spesa uscito dal lavoro, ti cucina le cose che sa che ti piacciono di più... Cosa gli dici: no, grazie? Oltre allo sforzo di volontà immane di rinunciare c'è anche un'armonia che si raggela...
E' vero... sono dinamiche di coppia che conosco molto bene.... E' dura, molto dura rinunciarvi... Per me è la birretta a fine servizio..all'alba delle 23/24 la birretta che va con la pizzetta o il pezzettino di formaggio..la fetta di panettone... E' il rito del rilassamento del ricongiungimento...Sono percorsi mentali più che fisici...
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