miciagilda ha scrittoBob ha scritto (L'arancio è totalmente inutile)
E perché mai?
Se il giallo equivale a "normale", è logico che ce ne siano due sopra (verde e blu) e altrettanti sotto (arancio e rosso)!
O vuoi che si passi direttamente da "normale" a "negativo" senza mezze misure?
Secondo la tua logica allora andrebbe tolto anche il verde...
Perchè, in fatto di ristoranti, il "così così" è già negativo di per sé.
Siamo sinceri: se leggi le rece "cappello giallo" sono tutto tranne che normali: descrivono posti dove tu non andresti e dove è comunque chiaro che il recensore non tornerà MAI. Ed è in fondo il motivo per cui ci sono tanti cappelli verdi. Un ristorante, per campare, non può fare a meno di essere "verde": è il "verde" la normalità. Altrimenti non ci vai più.
Comunque, sì, spingendo al limite, mi andrebbe bene togliere anche il giallo. Io lo riservavo a quei posti che hanno una loro ragion d'essere in base al servizio, alla cucina sufficiente e al posto di un certo tipo, che li rende adatti a incontri, riunioni, cene d'affari, posti ove la necessità di riunirsi viene prima dell'esigenza della buona cucina, fatto salvo un minimo imprescidibile. A Milano ce ne sono tanti, di posti così, e funzionano. Non ci andrei con mia moglie, ma ci ho portato clienti. Ma ci sono anche tante oneste trattoriette di paese, senza lode e senza infamia, che ti nutrono in modo decoroso, con nessuna pretesa di leccornia, e che campano grazie a clienti di passaggio o a una certa "tolleranza" della clientela. Sono posti "gialli": ci si può andare, non fanno schifo, anzi, mangi ragionevolmente bene, ma restano anonimi, magari con esclusione di posto e/o servizio.
I verdi, invece, sono quelli dove trovi qualche coccola, qualche gesto carino, qualche piccola leccornia a un prezzo ragionevolmente misurato: sono posti che consigli all'amico che ti chiede "senti, vorrei una dritta....". I blu....bè, quelli vanno oltre. Sono posti ove riconosci che il costo non è parte influente, se non in modo relativo. Sono posti dove lo chef ha una marcia in più, dove il risultato nel piatto è comunque superiore alle aspettative. Posti di cui giudichi il costo solo in seconda battuta. Posti, in una sola parola, "eccellenti". E l'eccellenza si paga.
Spero di essermi spiegato.