MarioLino ha scrittoSi vede che mi ruga perchè la mia proposta è stata cassata?

Pensa se veniva profitterol



dio, che troiata questa......

Fante ha scritto

MarioLino ha scrittoSi vede che mi ruga perchè la mia proposta è stata cassata?

Pensa se veniva profitterol



dio, che troiata questa......

no, no, era bella, ho riso

ma ho finito la pasta

questa sì che era una boiata...

il Sommo è sempre il nr. 1!!!


quella cosa del "ideale per cene" è davvero una palla... ormai lo si clicca a memoria come gli "avanti" con i quali accetti i contratti durante le installazioni dei software...

Dico la mia poi scappo chè ebay è piano di gente che si accapiglia per acquistare la robaccia non funzionante che ho a casa e io ho un'attività da seguire e cassetti da frugare :
Io attualmente mi trovo bene nelle gabbie valutative date dal Mangione.
Do un voto alla cucina, che "pesa" molto nella rece; uno al servizio e uno all'ambiente; poi dico se secondo me costa il giusto o no; motivo il tutto nella rece: che potrei volere di più??
una chilata di pietruzze trasparenti G color vvs, ma per quelle credo che mi tocchi aspettare

caneciccio ha scrittoIo attualmente mi trovo bene nelle gabbie valutative date dal Mangione.
Do un voto alla cucina, che "pesa" molto nella rece; uno al servizio e uno all'ambiente; poi dico se secondo me costa il giusto o no; motivo il tutto nella rece: che potrei volere di più??

il TELEVISORE

Tu vuoi anche il televisore del concorso!!!

Ed io che mi accontento di un misero (TA-DA!) coefficiente di difficoltà, buttato lì, timido, magari neanche come campo obbligatorio... vengo deriso da tutti

Però il coeff. di difficoltà mi suona tanto "gara di tuffi"... la zuppa di calamari che schizza meno vince.

Sinceramente sposerei più volentieri, anche se dice tante castronerie, il bobbesco "quanto sei soddisfatto da 1 a 10 (o da 1 a 5, o da a )", che mi dà subito a scanso di equivoci il parere finale del recensore. Poi obbligatorio comunque leggerne il testo.

wineless ha scrittoPerò il coeff. di difficoltà mi suona tanto "gara di tuffi"... la zuppa di calamari che schizza meno vince.

Sinceramente sposerei più volentieri, anche se dice tante castronerie, il bobbesco "quanto sei soddisfatto da 1 a 10 (o da 1 a 5, o da a )", che mi dà subito a scanso di equivoci il parere finale del recensore. Poi obbligatorio comunque leggerne il testo.

Ma che se ci pensi, colorando i cappelli, tutti votiamo il nostro grado di soddisfazione e apprezzamento circa cucina, ambiente e servizio. Il problema è che il cappellone di sintesi (che è calcolato in automatico) a volte non riesce ad esprimere veramente quanto siamo soddisfatti dell' esperienza.

Perchè questo accade? Perchè il cappellone finale è calcolato assegnando dei pesi che non tutti condividiamo.

E allora qual' è la soluzione, forse? Permettere al recensore di scegliere in autonomia il cappellone finale, slegandolo dai voti a cucina, ambiente e servizio.

Mammagari ci sarà qualcosa di simile in futuro. Io mi fido di Alberto, soprannominato Gus Hansen, che ha detto che facciamo poker.

Wineless ha scrittoSinceramente sposerei più volentieri, anche se dice tante castronerie, il bobbesco "quanto sei soddisfatto da 1 a 10 (o da 1 a 5, o da a )", che mi dà subito a scanso di equivoci il parere finale del recensore. Poi obbligatorio comunque leggerne il testo.

Ma il colore del cappello esprime già questa cosa. I voti a C/S/A significano questo, mi sembra. Giudicando esprimi il tuo grado di soddisfazione.

Poi, magari ti sei trovato soddisfatto da CSA, ma il prezzo lo trovi esagerato e lo sconsigli. A questo volevo arrivare io.

MarioLino ha scrittoIo mi fido di Alberto.

Tu sei pazzo.
Si fidava anche fante, prima di entrare in doccia. Ha cambiato idea. E il sapone è ancora lì per terra.

ilForchetta ha scritto

Wineless ha scrittoSinceramente sposerei più volentieri, anche se dice tante castronerie, il bobbesco "quanto sei soddisfatto da 1 a 10 (o da 1 a 5, o da a )", che mi dà subito a scanso di equivoci il parere finale del recensore. Poi obbligatorio comunque leggerne il testo.

Ma il colore del cappello esprime già questa cosa. I voti a C/S/A significano questo, mi sembra. Giudicando esprimi il tuo grado di soddisfazione.

Poi, magari ti sei trovato soddisfatto da CSA, ma il prezzo lo trovi esagerato e lo sconsigli. A questo volevo arrivare io.

Intanto, io non dico "castroneria, ma spargo "perle di saggezza", come si addice a un guru. Che poi queste perle vadano a chi di dovere, è un'altra storia.....
E poi....
Il colore del cappello NON esprime un bel nulla, anzi. E' proprio il colore del cappello, così com'è, ad essere un doppione, se ci pensi bene. Essendo frutto di un calcolo matematico su voti già espressi, a stretto rigore tu hai già messo il colore nel momento stesso in cui metti i voti (tanto è vero che molti di noi cercano di aggiustare i voti perchè non gli va il colore che ne esce).
Perchè i casi sono due, e swono vecchi come questa discussione. O i voti sono assoluti, e allora di soddisfazione non se ne parla, perchè stai giudicando un livello in cui, se dai 10 a un, che so, Pinchiorri, la trattoria sotto casa più di 3 non prende, o stai giudicando in relativo, e allora in parte lo asegni e in parte no, perchè, comunque, istintivamente, rapporti la tua valutazione alla categoria. Comunque, anche in questo caso, alla fine ti viene da dire"satrà una trattoria qualunque, ma, per come se la tirano, potevo avere di più" Ed esci inc. (o viceversa).
Si vuole dare in modo autonomo il colore del cappello? Non si può, perche poi ci si confonde col "vecchio" cappello, ed è per quello che suggerivo un "nuovo" parametro, faccina o voto che fosse. Se poi si volesse abbandonare il cappello, non piangerei. O cribbio, se vedete un 8-8-8, avete bisogno di sapere se è blu o verde?