Informazioni e richieste relative al sito il Mangione e le sue iniziative. Consigli, proposte, suggerimenti su come migliorare il nostro sito. Questa sezione non sostituisce il canale per contattare lo staff de ilmangione.
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Il coefficiente di difficoltà

da MarioLino il 15 set 2007 13:03


La butto lì, visto che si ri-discute ultimamente di modificare il parametro attendibilità e di introdurre delle linee guida per le votazioni.... dico subito che concordo su entrambe le proposte.

E in più rilancio con il (TA-DA'!) coefficiente di difficoltà

Ossia un parametro che consenta al recensore di votare oltre a cucina-ambiente-servizio e rapporto q/p, anche la difficoltà nella preparazione dei piatti assaggiati.

La pasta con la pummarola meriterà un voto basso, un piatto ipercreativo e che prevede lunghe o complesse cotture un voto alto.

Servirebbe ad inquadrare meglio i voti alti assegnati ad alcune osterie/pizzerie, ad esempio.

In realtà non è un' idea mia, l' ho già visto utilizzato in giro nella rete. E lo trovo utile.

Dovrebbe essere intrinseco nel voto alla cucina, diranno alcuni.... e ma purtroppo di fatto non lo è, perchè quasi tutti votano in maniera relativa, e non assoluta, come abbiamo visto. Con il coefficiente di difficoltà, ad un primo colpo d' occhio, senza leggere la rece, avremmo subito una informazione importante per meglio interpretare la valenza del voto alla cucina.

Capisco che incasinerebbe un po' tutto. Ma potrebbe essere un TO-DO per il 2008/2009. Bisogna pensare avanti. Avantissimo.


:-)

da Bob il 15 set 2007 13:51


Mariolino, in linea di principio sarei d'accordo. Vedo però una "grossa" difficoltà: quanti sarebbero in grado di valutare l'effettiva difficoltà di preparazione?
So per certo che anche fra i "competenti" del nostro gruppo, non sarebbero poi in molti :twisted: (mi ci metto nel mucchio).

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da MarioLino il 15 set 2007 14:21


Bob ha scrittoMariolino, in linea di principio sarei d'accordo. Vedo però una "grossa" difficoltà: quanti sarebbero in grado di valutare l'effettiva difficoltà di preparazione?
So per certo che anche fra i "competenti" del nostro gruppo, non sarebbero poi in molti :twisted: (mi ci metto nel mucchio).


Sì ma servirebbe giusto per avere un' idea. Non farei una scala di valori ampia, non avrebbe senso per noi.
Tipo, livello di difficoltà: base, discreto, buono,ottimo.
La butto lì: pizzerie, steak house e pub sono ad un livello base. Le osterie/trattorie e i ristoranti con cucina tradizionale ad un livello discreto. I ristoranti che offrono un po' più di ricerca nella preparazioni e nella selezione delle materie prime sono ad un livello buono. Gli stellati o i ristoranti cosiddetti creativi sono ad un livello ottimo (o aspirano ad esserlo.... poi sta anche alla soggettività del recensore che deve comunque essere preservata)

da silbusin il 15 set 2007 14:25


La cosa in sè mi inziga non poco: molte volte al ristorante chiedo come un piatto è stato eseguito e rimango affascinato dalle varie tecniche.

Però non si può fare.
Perchè? Perchè con più di 17.000 recensioni in database non si può lavorare in passato.

Potrebbe essere un cappello in più da applicare nel 2008? Ma se molti ritengono troppi già i cappelli esistenti!

Nel pratico: quanti recensori si intrattengono con lo chef per le preparazioni? Il 3-4% circa di quelli che postano.

Il rischio che si corre è che quelli che danno 10 a Spontini, davanti ad una bella presentazione (qualsiasi studente di scuola alberghiera la impara già il primo anno), darebbero subito un coefficiente altissimo e immidiatli tutto ritornerebbe ad minchiam.
Avremo al contrario i supereroi che sanno tutto (ne abbiamo avuto esempi sul sito, alcuni poi se ne sono andati) e che polemizzerebbero anche su quello, rendendo le recensioni molto più attaccabili da parte dei professionisti e ristoratori che avrebbero più di una ragione per sputtanare il recensore. Che Dio ce ne scampi e liberi!

Coloro che frequentano il forum sono una piccolissima parte degli utilizzatori del sito.
Coloro che parlano e spesso si scannano sulla ristorazione e affini sono non più del 3-4%.
Il trend di miglioramento delle recensioni è molto evidente. Lo noto dal numero di quelle respinte che è nettamente diminuito. E dal fatto che ormai molti argomentano più diffusamente sulle loro esperienze. Ci son voluti tre anni. Però ogni volta che si introduce un parametro nuovo si fa un brusco salto indietro. E di fatto non si risolve il problema ma lo si incasina.
La semplicità è una dei must de ilmangione. Manteniamola.

da grasderost il 15 set 2007 16:04


Completamente d'accordo con Silbusin: squadra che vince non si cambia ! :D

Mi colpisce, invece, il fatto che gli utilizzatori del forum sono il 3-4% dei recensori. :(
Proporrei di evidenziare maggiormente in Homepage l'esistenza e l'utilità del forum.
Io del Mangione.it oltre a sfruttare il servizio di recensioni, attingo un sacco di idee e conoscenze sull'enogastronomia: nuovi vini, oli, paste, salse ecc.ecc.

Quindi il forum è un altro servizio utile che si aggiunge al già utilissimo servizio delle recensioni.

da MarioLino il 15 set 2007 16:27


silbusin ha scritto
Però non si può fare.
Perchè? Perchè con più di 17.000 recensioni in database non si può lavorare in passato.



Be', si potrebbe ad esempio assegnare un valore di ufficio (evidenziando che è di ufficio) ricavandolo dalla categoria cui appartiene il ristorante. Oppure lasciarlo semplicemente non indicato.

silbusin ha scritto
Potrebbe essere un cappello in più da applicare nel 2008? Ma se molti ritengono troppi già i cappelli esistenti!



Secondo me i cappelli e i parametri dovrebbero riuscire a sintetizzare in maniera più chiara possibile l' opinione del recensore, con meno ambiguità possibili. Il coefficiente di difficoltà aiuterebbe ad interpretare il voto alla cucina ad un primo colpo d' occhio, prima di entrare nel corpo della rece. E sarebbe una chiave utile per le ricerche.
E poi permetterebbe a chi assegna i voti in maniera relativa, di votare in serenità :-) Ma forse su questo non ci si può contare in effetti.

silbusin ha scrittoNel pratico: quanti recensori si intrattengono con lo chef per le preparazioni? Il 3-4% circa di quelli che postano.


Vero. Ma magari non serve per dare un valutazione di massima su una scala di 4 valori.

silbusin ha scrittoIl rischio che si corre è che quelli che danno 10 a Spontini, davanti ad una bella presentazione (qualsiasi studente di scuola alberghiera la impara già il primo anno), darebbero subito un coefficiente altissimo e immidiatli tutto ritornerebbe ad minchiam.


Verissimo. E quelli lì picchiamoli, a mali estremi estremi rimedi.


silbusin ha scrittoAvremo al contrario i supereroi che sanno tutto (ne abbiamo avuto esempi sul sito, alcuni poi se ne sono andati) e che polemizzerebbero anche su quello, rendendo le recensioni molto più attaccabili da parte dei professionisti e ristoratori che avrebbero più di una ragione per sputtanare il recensore.


Però chiarirebbe meglio del perchè di un voto alto o basso alla cucina. Certo una maggiore chiarezza, un valore, renderebbe più vulnerabile il recensore... comunque se hai letto io propongo solo valori positivi: base, discreto, buono, ottimo. Così nessuno si incazza :-D Cmq secondo un ristoratore preferisce ricevere al posto di un cappello giallo con cucina valutata 5 perchè fa solo piatti semplici anche se buoni, un cappello verde con coefficiente di difficoltà base e cucina valutata 7.


silbusin ha scrittoIl trend di miglioramento delle recensioni è molto evidente. Lo noto dal numero di quelle respinte che è nettamente diminuito. E dal fatto che ormai molti argomentano più diffusamente sulle loro esperienze. Ci son voluti tre anni. Però ogni volta che si introduce un parametro nuovo si fa un brusco salto indietro. E di fatto non si risolve il problema ma lo si incasina.
La semplicità è una dei must de ilmangione. Manteniamola.


Be' sì. Un nuovo parametro incasinerebbe un po' più la vita agli sviluppatori. Non sono certo che renderebbe meno chiara e leggibile la recensione.

Ma del resto anche tu proponevi le categorie, per rendere più chiara la lettura del voto alla cucina e del colore del cappello.
Significa che in fondo c'è un' esigenza di questo tipo, di qualcosa in più rispetto ai parametri che già ci sono.

da butter_fly il 15 set 2007 17:10


secondo un ristoratore preferisce ricevere al posto di un cappello giallo con cucina valutata 5 perchè fa solo piatti semplici anche se buoni, un cappello verde con coefficiente di difficoltà base e cucina valutata 7.

ecco perché trovo più logico/pratico, con gli attuali voti/cappelli/parametri, valutare in modo relativo! :P :P :P

l'esigenza di apportare qualche piccolo cambiamento comunque c'è, anche se, mi pare, le differenze di valutazione fra i recensori che frequentano il forum sono nettamente più sfumate che fra i non-forumisti (10-10-10 a go-go!) , e questo perché ovviamente, parlando e discutendo, si arriva a conformare un minimo i propri metodi valutativi...
quindi, forse, chi scrive per la prima volta una rece/oppure chi non frequenta il forum, dovrebbe comunque avere delle linee guida, chiare e semplici, cui attenersi, più approfondite delle attuali.

è ovvio che, comunque, non c'è modo di evitare in toto e a priori le rece con voti decisamente sfarfallanti... imho


da silbusin il 15 set 2007 18:34


Vero MarioLino, io mi sono battuto a lungo e sono stato battuto sul fatto delle categorie. Ubi maior minor cessat.
Sai perchè la vedo un po' dura la tua proposta (anche se come hai ben capito mi piace molto, come quella di bob tra l'altro)? Perchè stando dall'altra parte (validazione) già ora i vari item proposti mettono in difficoltà moltissime persone e leggo decine di comunicazioni alla redazione dello staff.
Pensa introdurre un parametro che si integra con la tecnica e le sue modalità realizzative. Mi vengono i brividi solo a pensarci.
Abbiamo ristoratori che si lamentano perchè un recensore dice che sono cari come prezzo anche se gli ha dato un giudizio molto lusinghiero globale. Bon.
Pensa se gli dico che la sua tecnica è di "base". Di base? Bella burbettawinellolessodelcasso! ma quello lì non capisce niente, io ho lavorato con Giovanni Busacca in Bonvesin de la Riva, poi ho fatto uno stage sulla comunicazione da pierangelini, poi sono sul blog di VG.
Due maroni...
8)

da wineless il 16 set 2007 00:57


Dobbiamo andare verso le cose più semplici, non aumentare lo scervellamento del recensore che fa già fatica a cliccare giusti i voti.
Poi i dati si disperderebbero ancora di più, se uno si esalta con un triplo 10 alla bisteccheria all'uscita del cinema, come credi che valuterà questo coefficiente?
La risposta è sempre la solita, leggiamoci i testi delle recensioni.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da MarioLino il 16 set 2007 01:43


wineless ha scrittoPoi i dati si disperderebbero ancora di più, se uno si esalta con un triplo 10 alla bisteccheria all'uscita del cinema, come credi che valuterà questo coefficiente?
.


Io voglio sperare BASE! Non ci posso contare? I recensori faticano già con l' attuale sistema di voti? E allora ritiro la proposta.

Però allora per amor di semplicità basterebbe un solo cappello che indichi la soddisfazione del recensore. E per tutti gli altri commenti e valutazioni si legga il testo. E' in quella direzione che si vuole andare? Ci può stare, anche se si perderebbero interessanti funzioni di ricerca e di report. Però va bene, se si vuole semplificare la struttura di voti semplifichiamo. E' che io amo anche la sintesi. E a volte in certe rece mi ci perdo. Lo specchietto con i voti e alcuni parametri di fianco al testo della rece potenzialmente potrebbero aiutare molto. Ma forse solo potenzialmente. Se tutti votassimo con gli stessi criteri. Ma non è così, in effetti.

da Fante il 16 set 2007 11:20


MarioLino ha scrittoIo voglio sperare BASE! Non ci posso contare? I recensori faticano già con l' attuale sistema di voti? E allora ritiro la proposta.


Bè, in effetti aiuterebbe a capire ancora di più del recensore....
Il 10 alla steak house con karaoke magari ha il suo perchè - fanno una carne che spacca il :shock: ai passeri.
Certo che se il recensore poi gli attribuisce altissimo ceto ( 8) ) ne possiamo capire qualcosa di più....

Ma al di là degli inconvenienti tecnici che sono materia per gli admin - e secondo me più li facciamo tribulare quegli scansafatiche meglio è - ho un dubbio proprio culinario.

E' così semplice definire una difficoltà d'esecuzione? Mi spiego meglio....un piatto tradizionale tipo una lasagna o una cassola di fatto non prevedono grandissime doti ma sicuramente tempi lunghi e molta pazienza nonchè una buona dose d'esperienza....è facile o difficile? E un piatto con un abbinamento audace ma riuscito, magari tecnicamente non è complicatissimo ma è la sua originalità a essere frutto di uno studio paziente. Mi spiego?

grasderost ha scrittoQuindi il forum è un altro servizio utile che si aggiunge al già utilissimo servizio delle recensioni.


:D

da MarioLino il 16 set 2007 11:48


Fante ha scritto
E' così semplice definire una difficoltà d'esecuzione? Mi spiego meglio....un piatto tradizionale tipo una lasagna o una cassola di fatto non prevedono grandissime doti ma sicuramente tempi lunghi e molta pazienza nonchè una buona dose d'esperienza....è facile o difficile? E un piatto con un abbinamento audace ma riuscito, magari tecnicamente non è complicatissimo ma è la sua originalità a essere frutto di uno studio paziente. Mi spiego?



Credo che l' originalità meriti un coefficiente di difficoltà più elevato della pazienza. Ciò non toglie che possa preferire un piatto di lasagne a un abbinamento audace. E che quindi assegni,per la cucina, un 8 a un' osteria e un 5 a un ristorante "creativo". In qualche modo avendo l' opportunità di votare il coefficiente di difficoltà, potrei premiare comunque i "tentativi" del ristorante "creativo" che non mi ha convinto, e potrei smussare o meglio inquadrare l' 8 assegnato alla lasagna.

da Bob il 16 set 2007 14:07


MarioLino ha scritto Però allora per amor di semplicità basterebbe un solo cappello che indichi la soddisfazione del recensore. .

Che, in fondo, è quello che auspico io ( anche se i voti ci stanno).
Chiamalo q/p, chiamalo soddisfazione, il risultato non cambia: Rosso stanne lontano, arancio vacci solo se devi, giallo senza lode e senza infamia, verde è buono, blu strepitoso. Poi, se sto parlando con i figli del Berlusca, o con gli amici del bar sotto casa, è tutto un altro paio di maniche.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da il_verza il 17 set 2007 10:14


Con il coefficiente di difficoltà, ad un primo colpo d' occhio, senza leggere la rece, avremmo
subito una informazione importante per meglio interpretare la valenza del voto alla cucina.

Dobbiamo andare verso le cose più semplici, non aumentare lo scervellamento del recensore che fa già fatica a cliccare giusti i voti.

le differenze di valutazione fra i recensori che frequentano il forum sono nettamente più sfumate che fra i non-forumisti (10-10-10 a go-go!) , e questo perché ovviamente, parlando e discutendo, si arriva a conformare un minimo i propri metodi valutativi...



Mi facevo la barba, l’epifania mi ha quasi squarciato la gola… :idea: :D

si potrebbe abilitare l’inserimento di tali coefficienti di difficoltà (nella preparazione dei piatti assaggiati) solo dopo che l’utente ha superato una soglia di recensioni prestabilita…. quella di mangione VIP, per intendersi. Una sorta di premio fedeltà, quindi, un riconoscimento qualificativo all’esperienza maturata dai nostri recensori, un "reale status" distintivo conferito al raggiungimento del livello massimo….. che attualmente, oltre al cappello platino, non presenta altre attrattive.

Non dite niente, o pensateci su almeno un due-tre di giorni prima di dire di no! :roll:


Un’babbeo78 :P

da caneciccio il 17 set 2007 10:39


Secondo me (secondo me, eh?), vi state arrovellando inutilmente.
E' un criterio di non univoca comprensione e non facile utilizzabilità. Rende più difficile la valutazione dei locali da parte di chi scrive (e poi legge!!) e questo - se non erro - non è quello che si ripromette il Mangione: sito che ha adottato con OTTIMA scelta voti basati su decimi e solo 3 criteri di votazione, FACILMENTE distinguibili fra loro.
Poi, aò: per uno che non sa cucinare (che ne so, un caneciccio! 8) :lol: ) può sembrare difficilissimo un piatto che è una cre*inata fare!!!

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tello-77 il 17 set 2007 10:43


propongo anche di inventare un qualche logaritmo tapioca antani così da rendere ancora più difficile votare e recensire, tra un pò ci vorrà una laurea specifica :lol:

da ilForchetta il 17 set 2007 12:39


silbusin ha scrittoLa semplicità è una dei must de ilmangione. Manteniamola.


Perfetto! Anzi di più: semplicemente perfetto. :D

da ilForchetta il 17 set 2007 12:50


Il meccanismo di successo de ilmangione è semplicissimo: io, che non sono nessuno, ma un po' ne capisco, sono andato a mangiare là e mi sono trovato bene/male, e tu, che sei come me, come ti sei trovato?.

Per rendere la cosa più coinvolgente e più interessante, l'utente può raccontare la propria esperienza e la riassume in alcuni parametri di facile leggibilità, per chi ha fretta.

Il meccanismo di assegnazione dei cappelli è di semplice fruibilità e comprensione.

La stesura delle recensioni è ampiamente libera da vincoli e permette a tutti, Danti Alighieri e non, di esprimersi.

L'assegnazione dei voti (Cucina, Servizio, Ambiente) è diretta, veloce ed è associata a parametri di immediata fruibilità e comprensione.

Insomma, tante cose, ma semplici e chiare. Un servizio di gran valore offerto su un piatto d'argento.

Ecché? Lo vogliamo incasinare? :wink:

da MarioLino il 17 set 2007 12:54


vedo che la mia proposta è piaciuta un bel po' :D

be' allora, ripeto, semplifichiamo. con bob, dico che un bel cappellone che evidenzi il grado di soddisfazione del recensore potrebbe essere molto utile. i voti a servizio, ambiente ma soprattutto alla cucina togliamoli pure. tanto c'è il testo della rece dove tutto dovrebbe essere spiegato.

e poi io vi dico la verità, non essendo un bravo cuoco faccio fatica a dare il voto alla cucina, non essendo architetto nè designer di interni non me la sento di giudicare l' ambiente, e non capendo nulla ma nulla di posateria, bicchieri, stoffe, e galateo, non so mai come votare il servizio. e allora perchè li devo votare??

non me li fate votare. eccheccacchio!

;-)

da ilForchetta il 17 set 2007 12:59


No, non esageriamo mariolin' :D

Troppa informazione non è fruibile. Troppa semplicità non dona informazioni. Va bene una via di mezzo: cucina, servizio e ambiente sono un ottimo mezzo per dare vita a un giudizio sensato.

Non complichiamo la vita agli utenti e non banalizziamo le informazioni.

Secondo me. :wink:

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