wineless ha scrittoUn recente esempio che testimonia la nuova incidenza del Q/P nell'algoritmo di calcolo del voto globale del ristorante:

"Pierino Penati" di MarioLino ...... 8-9-9 ...... cappello verde
"L'oca Ciuca" di Michaela ...........8-9-8........cappello blu

fico...

però, non l' avevo calcolato... cioè speravo venisse una cappello verde.... ma non ho fatto i calcoli

com'è l' algoritmo al momento?

io ho messo Q/P scarso a Pierino... quindi il calcolo del voto come verrebbe?

grazie

(8 * 0.5 + (9+9 ) * 0.25 ) * 0.9 = 7.65
il tuo Q/P scarso è stato decisivo per far cambiare il colore al cappello (con solo il q/p "normale" sarebbe stato blu).

invece Michaela:
(8 * 0.5 + (9+8 ) * 0.25 ) = 8.25 sarebbe verde, ma sicuramente ha messo un Q/P positivo, non so se da 1.05 o sa 1.1, cmq è cambiato in blu.

questo peso ovviamente è molto soggettivo!

Per esempio io ritengo che la cucina di Fulvia sia nettamente da blu, ma in questo caso non avrei messo q/p positivo, in quanto sono state spese quasi 50 euro senza mangiare il primo.

Un momento...fatemi capire , sono un po' tardo. E' un rapporto QUALITA'/PREZZO, o un valore di SODDISFAZIONE? Non sono la stessa cosa: la prima è una valutazione su un dato oggettivo o semi oggettivo, la qualità appunto, e uno reale, il conto. La seconda rientra nella categoria dei giudizi, è come tale è opinabile. Oppure, per "qualità" si intende non quella del cibo, ma quella del ristorante nel suo complesso? In questo caso sarebbero simili.....

Bob ha scrittoUn momento...fatemi capire , sono un po' tardo. E' un rapporto QUALITA'/PREZZO, o un valore di SODDISFAZIONE? Non sono la stessa cosa: la prima è una valutazione su un dato oggettivo o semi oggettivo, la qualità appunto

mmh.. mi stai confondendo le idee che già per loro natura sono (con)fuse..fammi un po' capire qual'è il dato oggettivo che riferisci al concetto di qualità..la mia idea è che nel momento in cui esprimo un giudizio su Q/P non posso che farlo soggettivamente..o no?

Bè, forse mi sono espresso male anch'io. Allora:
Se si parla di "qualità" intesa come "qualità dei cibi", dell'alimento in sè, il dato è oggettivo o quasi. La carne o è buona o non lo è (la carne, non il piatto) i formaggi sono di livello o non lo sono, e così i sughi, i vini, ecc. Allora, se io mangio dell'ottimo caviale, poi mi adeguo al suo prezzo, e il rapporto qualità prezzo è corretto. Poi, posso avere opinioni negative sul servizio, o sull'ambiente o quello che mi pare, ma il Q/P resta sempre elevato.
Se invece io considero come "qualità" la qualità non dell'alimento ma del ristorante, allora il discorso cambia: non mi basta più che la carne sia "tenerissima", ma deve anche essere ben cotta e ben servità, perchè è l'insieme di queste cose che fa un buon ristorante. E qui IO posso non sopportare cose che un altro sopporta benissimo, e quindi il giudizio tennde ad essere soggettivo.
Di solito, l'esempio tipico è il carrello dei formaggi. Pochi e cattivi, tanti e mediocri, pochi ma buoni, molti E buoni. IO preferisco pochi ma buoni. Conosco gente a cui non importa che siano eccelsi, ma che vuole assaggiare almeno sette od otto bocconi diversi, per cui un carrello ridotto li farebbe inorridire....
Non so se sono riuscito a spiegarmi.....

Direi qualità del ristorante nel suo complesso.
Io mi pongo la domanda: "Ho speso bene i miei soldi?" e dalla risposta esce il rapporto Qualità Prezzo.

The Dude ha scrittoDirei qualità del ristorante nel suo complesso.
Io mi pongo la domanda: "Ho speso bene i miei soldi?" e dalla risposta esce il rapporto Qualità Prezzo.

bene: è quello che io chiamo "soddisfazione".