Spero il gruppo Carrefour corra ai ripari. Se così non fosse, chiederò alla redazione la possibilità di intervistare questa mamma e di pubblicare un articolo sulla vicenda.
Io lavoro da moltissimi anni con pazienti portatori di handicap (adesso pelosamente si chiamano diversamente abili).
Le mamme i papà di questi bambini (parliamo in questo caso di bambini) sono persone di una tempra morale e di una capacità di agire eccezionali. Sono informati, sono solidali tra loro, danno l'esempio. Sono persone super nel dolore della quotidianità.
Imparano e presto. Imparano a guidare e difendere i loro piccoli. Non si lasciano prendere in castagna. Quando partecipano ad un evento si predispongono all'inconveniente, ma sempre contattano i responsabili per spiegare il loro problema e coinvolgere gli altri. E' una cosa che viene insegnata da subito nella formazione assistenziale.
Non hanno timore a rivolgersi all'autorità competente.
Nel caso riferito una telefonata al 113 avrebbe fatto intervenire i carabinieri per i provvedimenti del caso.
Ovviamente se la cosa è successa l'idiozia e la stupidità di quei personaggi non ha scusanti.
Però...quel drammatico racconto di toraci sussultanti e l'assoluta mancanza di un moto di solidarietà di altri genitori, l'apparente abbandono completo in un luogo affollato come il Carrefour, lascia perplessi.
Comunque sia un episodio indegno che va raccontato per fare luce su eventuali responsabilità degli organizzatori.