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cuoco giallo e cuoco verde

da johnleg il 17 set 2008 11:27


Ciao a tutti :) !
E' da alcuni mesi che vorrei chiedere il parere sia dei boss che dei semplici frequentatori dei sito come me,riguardo all'esigua differenza che passa tra un cuoco giallo e uno verde.
Questa mattina ho buon tempo,in attesa di lavorare......,e ho appena inviato una recensione riguardante un ristorante veronese.
In scienza e coscienza ho messo i voti che ritenevo opportuni,anzi un attimino "stitico" quello sul servizio;però mi sembra che il cappello-cuoco verde che risulterà è forse un po' eccessivo.
Soprattutto se paragonato ad altri da me attribuiti.
Non so se riesco a spiegarmi perfettamente,ma confido nell'illuminato consesso del mangione per chiarire meglio la questione e magari,sottolineo il magari,modificare leggermente la valutazione dei voti.
Penso che non sia un argomento nuovissimo,ma forse si può rivalutare.
Grazie

Re: cuoco giallo e cuoco verde

da simoncina il 17 set 2008 12:08


johnleg ha scrittoPenso che non sia un argomento nuovissimo


Immagine

Infatti. Se n'è parlato in pagine e pagine di forum del colore dei cappelli, della possibilità d'introduzione di sfumatore cromatiche, dall'azzurrone al verde acqua, del ricalcolo dell'algoritmo, dell'incidenza dei vari fattori, del perchè della vita, se è nato prima l'uovo o la gallina...alla fine la recensione va letta ed è da quella che il fruitore del sito si fa un'idea di quello che pensa il recensore del ristorante in questione.

Oliver:"Ora sarà meglio che vada a pisciare sul pesce"
Barbara: "Io non ti umilierei mai così"
Oliver: "Ti manca lo strumento"
(La Guerra dei Roses)

da silbusin il 17 set 2008 15:45


c'è un preciso algoritmo matematico dietro ogni cappello. è il frutto della meditazione degli Admin di primo livello di fatto sono maggiormente cialtroni di fante che è un secondo livello: il cappello verde ha un range di giudizio un po' più ampio del giallo, ma non di molto.
credimi, dopo tante prove (l'algoritmo tiene conto principalmente della cucina, poi del servizio, poi dell'ambiente ed infine ha una correzione dal rapporto qualità/prezzo) si è deciso di lasciarlo così.
anche perchè non ci andava di percorrere la strada dei ventesimi o trentesimi o centesimi o millesimi o miliardesimi che fanno tanto guida cartacea. tanto bonilli, vizzari, vg 8)
come dice bene quel peperino di simoncina :P se n'è parlato a suo tempo per pagine e pagine. sono intervenuti anche gli esperti di linguaggio-macchina. poi è intervenuto strini. c'è stato un black out di quindici giorni...

da Fante il 17 set 2008 16:06


In tutto questo, nessuno è stato in grado di spiegare cosa cazzo sia un algoritmo.

L'ipotesi più accreditata e quella di un dolore intenso alle articolazioni che perviene eseguendo il famoso passo del camoscio isterico, una figura danzante che Silbusin eseguiva nei tabarin ai tempi dei pantaloni a zampa d'elefante.

Di quel periodo celebre anche il maglione a collo d'ippopotamo, audace provocazione stilistica di Bob.

da simoncina il 17 set 2008 17:33


silbusin ha scrittocome dice bene quel peperino di simoncina :P

In fondo so che mi ami

Oliver:"Ora sarà meglio che vada a pisciare sul pesce"
Barbara: "Io non ti umilierei mai così"
Oliver: "Ti manca lo strumento"
(La Guerra dei Roses)

da primus il 17 set 2008 18:11


Fante ha scrittoIn tutto questo, nessuno è stato in grado di spiegare cosa cazzo sia un algoritmo.


Eccomi......... 8) 8)

Algoritmo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca

In informatica, con il termine algoritmo si intende un metodo per la soluzione di un problema adatto a essere implementato sotto forma di programma.

Intuitivamente, un algoritmo si può definire come un procedimento che consente di ottenere un risultato atteso eseguendo, in un determinato ordine, un insieme di passi semplici corrispondenti ad azioni scelte solitamente da un insieme finito. Il termine deriva dal nome del matematico persiano Muhammad ibn Mūsa 'l-Khwārizmī, che si ritiene essere uno dei primi autori ad aver fatto riferimento esplicitamente a questo concetto, nel libro Kitāb al-djabr wa 'l-muqābala (Libro sulla ricomposizione e sulla riduzione), dal quale tra l'altro prende anche le origini la parola algebra. Tuttavia gli algoritmi erano presenti anche nelle antiche tradizioni matematiche, ad esempio la matematica babilonese, quella cinese o del Kerala trasmettevano le conoscenze in forma algoritmica.

Nel senso più ampio della parola, "algoritmo" è anche una ricetta di cucina, o la sezione del libretto delle istruzioni di una lavatrice che spiega come programmare un lavaggio. Di norma, comunque, la parola viene usata in contesti matematici (fin dalle origini) e soprattutto informatici (più recentemente). Un esempio più appropriato di algoritmo potrebbe essere, quindi, il procedimento per il calcolo del massimo comune divisore o del minimo comune multiplo.




























:oops: e io che pensavo fosse chessò un modello della Ritmo ........:oops: :oops:

splendida, ve la ricordate???

:lol:

Immagine

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: cuoco giallo e cuoco verde

da johnleg il 17 set 2008 18:13


simoncina ha scritto
johnleg ha scrittoPenso che non sia un argomento nuovissimo


Infatti. Se n'è parlato in pagine e pagine di forum del colore dei cappelli.........

:oops: immaginavo!!

Quello che volevo dire è che in effetti qualche volta,almeno per me,non è facile spiegare tutto senza diventare prolisso o magari scrivere cose non opportune.
Il voto ha il grosso vantaggio di essere chiaro e immediato;però non ho dubbi che i vari "veterans" de il Mangione non abbiamo difficoltà a capire quello che si sottointende tra le righe e capiscano la differenza tra un 7 di un ristorane "con grandi pretese" e il 7 dato ad un locale semplice e modesto.
Al volo:ma Fante che "veste Cavalli e sveste cammelli" ha un passato a Zelig ?

Re: cuoco giallo e cuoco verde

da silbusin il 17 set 2008 20:22


johnleg ha scrittoAl volo:ma Fante che "veste Cavalli e sveste cammelli" ha un passato a Zelig ?

No faceva la maschera nel locale La Cage aux folles 8)

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