fulvia ha scrittoAllora sono contenta di non essere stata a certi livelli e di essere una povera cuoca di campagna......
...Anche perchè a me il rudo me lo rovesciavi per terra una volta....la seconda te lo ritrovavi nel colletto con tutta la brigata sobillata in tenuta da "pasdaràn", dal lavapiatti filippino al sous del sous chef.....e poi voglio vedere cosa mandava fuori in sala il nazista tedesco.......

pensa che in un banchetto per Lady Diana bisognava fare 4000 ravioli di borragine era l' una di notte tutto finito ci si stava andando a cambiare quando il bastardo dell' executive sous chef ne ha assaggiato uno e da gran bastardo ha detto che secondo lui mancava un pizzico di sale e quindi andavano rifatti ............ a quel punto riinizia da capo rifalli tutti da solo perchè in questi casi i tuoi cari colleghi se fai una cappellata se ne filano tutti per non rischiare di essere acchiappati. Finiti alla bellezza delle 5.30 dopo l approvazione del sous chef
Il giorno dopo arriva l axecutive chef che ti cazzia perchè hai sbagliato i ravioli assaggia quelli sbagliati assaggia quelli rifatti e ti dice che vanno bene i primi a quel punto ti verrebbe voglia di sparare a lui e al sous chef che se la ghigna di brutto ti guarda e ti dice italiano ti faccio morire .
A quel punto tiri avanti e fai il tuo tra calci e cazziate però vai tranquilla che quell' esperienza serve e tutti i cuochi devono comunque fare gavetta in grande brigate se resisti vuol dire che sei uno che vuoloe fare questo lavoro
Sai quanti ne ho visti di miei colleghi che se ne scappavano di notte e non si facevano più vedere piuttosto perdevano i soldi ma scappavano .

Invece in America è tutto l opposto ovvero in cucina hai il telefono rosso dove in caso un superiore ti fa un soppruso tu sottoposto alzi la cornetta e sei in contatto subito con il sindacato che apre il culo agli chef.

E' anche per quello che gli chef in America prendono grosse cifre perchè hanno il rischi di essere denunciati e condannati e ti assicuro che gli avvocati costano molto .

adesso direte che io sono chefalfio travestita
comunque, in questi giorni, ho riallacciato i rapporti con uno dei piu' bravi informatici che abbia mai conosciuto.
Ebbene lui ha lasciato l'informatica (perche' e' un mondo cane e va detto) e, dopo aver fatto un corso, ha iniziato uno stage presso un importante ristorante di Ragusa Iblea.
Ieri sera mi raccontava le stesse cose di chefalfio.
Per l'esattezza, lui stava preparando i dolci e si e' accorto che mancava la cannella.
Il sous chef gli ha lanciato contro la padella perche' stava ritardando e perche' doveva essere lui responsabile della cannella mancante.
La cannella l'aveva presa il sous chef....
cosa dire?
giusto? sbagliato? non saprei.... ma certo e' che non e' chefalfio a essere sadico o a dire panzane: in alcune cucine, funziona cosi'.

cisejazz ha scrittoadesso direte che io sono chefalfio travestita
comunque, in questi giorni, ho riallacciato i rapporti con uno dei piu' bravi informatici che abbia mai conosciuto.
Ebbene lui ha lasciato l'informatica (perche' e' un mondo cane e va detto) e, dopo aver fatto un corso, ha iniziato uno stage presso un importante ristorante di Ragusa Iblea.
Ieri sera mi raccontava le stesse cose di chefalfio.
Per l'esattezza, lui stava preparando i dolci e si e' accorto che mancava la cannella.
Il sous chef gli ha lanciato contro la padella perche' stava ritardando e perche' doveva essere lui responsabile della cannella mancante.
La cannella l'aveva presa il sous chef....
cosa dire?
giusto? sbagliato? non saprei.... ma certo e' che non e' chefalfio a essere sadico o a dire panzane: in alcune cucine, funziona cosi'.

Meno male credevo di essere rimansto l unico bruciapadelle meganevrastenico e molto incazzoso

Forse sarà un erroe ciò che penso ma sono convinto che si ottenga molto più con i metodi civili che non con questi sistemi.
Anzi mi viene da pensare che chi si comporta in questo modo con i propri sottoposti altro non sia che un frustrato che ha bisogno di uno psicologo oltre a qualche lezione di democrazia e umanità.

merit127 ha scrittoForse sarà un erroe ciò che penso ma sono convinto che si ottenga molto più con i metodi civili che non con questi sistemi.
Anzi mi viene da pensare che chi si comporta in questo modo con i propri sottoposti altro non sia che un frustrato che ha bisogno di uno psicologo oltre a qualche lezione di democrazia e umanità.

si è vero su quello hai ragione per fortuna però che tutti i grandi chef lo sono diventati per aver preso grandi calci nel culo e lo sono diventati sopratutto per averne dati tanti .

poi voi che neanche sapete lontanamente cosa voglia dire fare questo mestire potete tranquillamente raccontarvela in maniera buonista tanto non entrerete mai in una cucina

Tutto vero. Ci credo.
Credo anche a quello chef di Bagheria (raccontatami mi fu) che faceva come sopra raccontato e che si è trovato la macchina bruciata e ha dovuto licenziarsi. O a Full Metal Jacket...
La gavetta l'hanno fatta tutti: il nonnismo o la maleducazione tutti l'hanno provata. Tutti gli chef hanno padellato, insultato, umiliato i sottoposti.
C'è sempre la volta però che trovi il matto (fatti raccontare da Fulvia lo stagista che sedeva dietro nella macchina di suo marito... c'è da pisciarsi addosso dal ridere) e allora non ci son cazzi. Se ti va bene riesci con la convalescenza a riprendere il lavoro, se ti va male...