Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
12 messaggi
Pagina 1 di 1

Il Papà di Eluana richiede i danni

da capohog il 05 mar 2009 10:43


Quì

Che ne pensate, io lo approvo in pieno

96 cubic inch of good vibs

da tpt il 05 mar 2009 11:22


Io sono sempre più perplessa e faccio sinceramente fatica a commentare una vicenda che vedo in modo diverso a seconda del singolo aspetto che l'ha caratterizzata.

Se, da una parte, pur non condividendolo, ho compreso il desiderio di un padre di voler ottenere per la propria figlia una morte dignitosa, il desiderio di un padre di fare le cose secondo legge quindi arrivando a chiedere autorizzazioni che in mancanza di normative in materia non potevano essere date e spingendo quindi lo Stato a legiferare in materia, se da una parte ho ammirato il desiderio del Sig. Englaro di non cercare scorciatoie (qui in Svizzera ad es. avrebbe potuto ottenere per Eluana la "dolce morte" senza clamori), da un'altra mi creava disagio il modo con cui Englaro ha dato la storia in pasto ai media.

Me ne ero fatta anche una ragione .... dicendomi che senza tanto baccano non sarebbe riuscito ad ottenere nulla e che quindi questo suo presenzialismo era un mezzo e non un fine.

Tutto, sino a quando ho saputo delle foto scattate ad Eluana sul suo letto di morte. Ben inteso, ci sono strane persone che amano addirittura fotografare i parenti defunti (un'usanza che non comprendo ... ma tant'è ....), forse per averne un ricordo .... ma quegli scatti fatti ad Eluana sono in netto contrasto con quel che il padre è andato blaterando in tv e davanti ai giudici: voler preservare la dignità di Eluana appunto, volerla ricordare bella, viva e giovane.

Che bisogno c'era di scattare delle foto in quel modo? E soprattutto, che bisogno c'era di chiamare per immortalare la povera Eluana una giornalista ed un fotografo Rai? Se vuoi una foto di tua figlia la scatti e stop. E la conservi nel tuo cuore. Discutibile ma umano.

Se invece chiami dei professionisti dell'informazione e non un fotografo qualsiasi, se ti affidi a chi sbatte il tuo caso ogni giorno in prima pagina da mesi, ecco .... tu hai delle serie manie di protagonismo, tu hai VOLUTO che il caso di tua figlia diventasse famoso .... non per ottenere quel che hai già ottenuto e che stai portando a termine lasciandola deperire sino a portarla al decesso .... no, tu hai VOLUTO che il caso diventasse di dominio pubblico per una tua mania di protagonismo.

Sono quasi certa a questo punto che presto il Sig. Englaro sarà un candidato politico. E se potrei comprendere, anzi, ammirerei la sua partecipazione a qualsiasi organizzazione, comitato che si occupi dei casi simili a quelli di Eluana, non credo invece che il Sig. Englaro possa essere un tuttologo. Un personaggio che possa portare i cittadini votanti a riconoscersi se non per mere questioni di schieramento "a prescindere" ...

E questo mi intristisce non poco. Mentre comincia a farsi vivo dentro di me che queste sue ultime denunce siano volte appunto a suscitare clamore nei confronti della sua stessa persona e non in nome di una ragazza che ha avuto la sventura di morire due volte.

da adem il 05 mar 2009 12:36


tpt ha scrittoChe bisogno c'era di scattare delle foto in quel modo? E soprattutto, che bisogno c'era di chiamare per immortalare la povera Eluana una giornalista ed un fotografo Rai? Se vuoi una foto di tua figlia la scatti e stop. E la conservi nel tuo cuore. Discutibile ma umano.

....no, tu hai VOLUTO che il caso diventasse di dominio pubblico per una tua mania di protagonismo.


Il bisogno era dettato dal fatto che sotto le finestre della clinica c'erano decine di #### con bibite e panini che volevano "dar loro da mangiare a Eluana". C'era il bisogno, che il padre ha ammesso essere l'ultima risorsa, di rendere pubblica la situazione reale per difendersi dalla cagnara ideologica sollevata da una classe politica che preferisco non definire.

tpt ha scrittoSono quasi certa a questo punto che presto il Sig. Englaro sarà un candidato politico. E se potrei comprendere, anzi, ammirerei la sua partecipazione a qualsiasi organizzazione, comitato che si occupi dei casi simili a quelli di Eluana, non credo invece che il Sig. Englaro possa essere un tuttologo. Un personaggio che possa portare i cittadini votanti a riconoscersi se non per mere questioni di schieramento "a prescindere" ...

E questo mi intristisce non poco. Mentre comincia a farsi vivo dentro di me che queste sue ultime denunce siano volte appunto a suscitare clamore nei confronti della sua stessa persona e non in nome di una ragazza che ha avuto la sventura di morire due volte.


Io invece capirei un impegno in politica volto a far sì che casi come il suo non accadano più, e che leggi come quella presentata dalla maggioranza vengano emendate.
Prima di parlare di un padre che sfrutta la morte della figlia ci penserei mesi, se non anni.

da tpt il 05 mar 2009 12:43


E' quel che ho fatto.

da Bob il 05 mar 2009 12:49


adem, sono due lati della stessa medaglia. Il dubbio, lasciatelo dire, è legittimo.
Io non sono arrivato alle stesse conclusioni di tpt, ma l'ipotesi mi ha toccato.
Non giudico, non assumo posizione. In un caso o nell'altro, il dramma di coscienza che deve aver vissuto quest'uomo è comunque spaventoso, se non vogliamo accusarlo di bieco e freddo cinismo. Per cui, io penso che il sig. Englaro sia passato attraverso situazioni che avrebbero sconvolto la lucidità emotiva di chiunque, e che le sue decisioni siano in qualche modo state influenzate da ciò. Che poi abbia preso la decisione giusta, è cosa che gli auguro, ma che non penso.
Ora, il sig. Englaro gode di una popolarità di cui probabilmente avrebbe fatto volentieri a meno. Ha, inoltre, suo malgrado, una certa competenza sull'argomento. Il fatto che voglia o possa candidarsi a elezioni politiche potrebbe essere dettato dai due lati della suddetta medaglia: o la voglia tipittiana di protagonismo, o il desiderio di mettere le sue scomode conoscenze al servizio dei cittadini.
Qualunque cosa faccia, cercherò di valutarla a prescindere dalle origini.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da adem il 05 mar 2009 15:21


Probabilmente mi sono lasciato trasportare da quello che (se ne avessi il coraggio) farei io nella sua situazione o vorrei fosse fatto. Mi piacerebbe che a legiferare su questi argomenti fossero non solo politici preoccupati del voto cattolico quanto anche persone sinceramente interessate e competenti, purtroppo per esperienza diretta.

In ogni caso delegittimare l'operato del Sig. Englaro, anche solo insinuando il dubbio che sia mosso da mania di protagonismo, mi sembra sbagliato, ed è quello che ha già iniziato a fare certa stampa (Il Giornale). Sono sicuro che i vostri dubbi siano legittimi e reali, ma sono altrettanto sicuro che quelli dell'editorialista del Giornale siano invece solo strumentali. Non ce l'avevo con tpt, ma con quest'uso becero dei media.
Giustamente, aspettiamo di vedere cosa fa e come lo fa, e poi valuteremo.

da vgaber il 05 mar 2009 15:38


Comprendo la liceità di alcuni dubbi, ma mi intristiscono e non poco: parto dall'idea che 17 anni di lotte, malesseri, chiacchiere e riflettori possano aver influito e non poco sulla sanità (passatemi il termine, che non vuole di per sè costituire giudizio di merito) mentale del Signor Englaro, le cui scelte magari non sono state sempre oculate ma sono state compiute in virtù di quei 17 anni...dubbio per dubbio, preferisco astenermi persino dal pensare, per timore che una situazione simile possa un giorno vedere me come protagonista, e sorprendermi non esattamente in maniera brillante o dignitosa.

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da Fante il 05 mar 2009 16:23


vgaber ha scrittoe sorprendermi non esattamente in maniera brillante o dignitosa.


Mi permetto di straquotare quest'ultima frase. Troppe volte mi sembra, e non solo in questo caso, la gente giudica il comportamento altrui di fronte a situazioni estremamente delicate.

Francamente anch'io non so davvero come reagirei. E non sono per nulla convinto che lo farei in modo eroico.

Un ultima considerazione: ho visto e vedo reazioni opposte nella stessa persona, con alterni momenti di grande forza e coraggio a crolli disperati. Chissà perchè si giudica sempre la debolezza e non si loda mai il sacrificio altruista. Mi taccio.

da tpt il 05 mar 2009 16:29


Fante, è evidente che ognuno di noi in questa storia non si può permettere delle certezze ma solo delle riflessioni, come è altrettanto evidente che non essendoci trovati in quella situazione ogni qualsiasi nostra opinione può venire confutata con poche parole ... "provaci, poi parla ...".

E' inoltre vero che probabilmente quel giorno che malauguratamente dovessimo trovarci noi stessi a dover prendere simili decisioni, per noi stessi, per un parente, per qualcuno comunque che ci è caro finiremmo col vacillare e non necessariamente col percorrere quel percorso che magari, allo stato attuale ci pare il più sensato.

Si, perchè non si può parlare di giusto o di sbagliato in tutta questa storia ma solo appunto di sensazioni.

Proprio per questo pur non condividendo l'azione del Sig. Englaro l'ho compreso e per nulla condannato.

Solo la vicenda delle foto mi ha lasciato davvero stranita.

da Bob il 05 mar 2009 19:40


vgaber ha espresso esattamente il mio pensiero.
Un'ultima e non polemica oservazione ad adem.
Io non credo che una legge di questo tipo possa essere fatta da persone più o meno direttamente coinvolte, e nemmeno da persone che, a suo tempo, lo siano state. Troppe cicatrici, troppo dolore, troppe esasperazioni hanno sicuramente portato ad una esasperazione del giudizio, in maniera certamente non lucida.
La legge, qualunque essa sia, deve essere fatta da persone che parlano a freddo, valutando quello che, secondo la nostra etica, appare giusto al di là di ogni considerazione personale, sentendo e valutando tutte le campane, sociali, morali, etiche, mediche. Che poi diventi scomodo adattarcisi se la cosa ci toccasse da vicino...bè, nessuno ha detto che comportarsi in modo giusto è facile.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da adem il 05 mar 2009 19:50


Bob ha scrittoIo non credo che una legge di questo tipo possa essere fatta da persone più o meno direttamente coinvolte, e nemmeno da persone che, a suo tempo, lo siano state.


Sono totalmente d'accordo, avevo scritto che vorrei anche la partecipazione di tali persone. Perchè quello che può sembrare etico i linea di principio (tralasciando il fatto che passerà come "etico" ciò che si accorda con la morale cattolica, che è un'altro discorso) alla luce della realtà delle singole situazioni forse può essere riconsiderato o modulato.

da cico140976 il 06 mar 2009 13:55


adem ha scrittoIl bisogno era dettato dal fatto che sotto le finestre della clinica c'erano decine di #### con bibite e panini che volevano "dar loro da mangiare a Eluana". C'era il bisogno, che il padre ha ammesso essere l'ultima risorsa, di rendere pubblica la situazione reale per difendersi dalla cagnara ideologica sollevata da una classe politica che preferisco non definire.



Quoto al 1000 per 1000.

12 messaggi
Pagina 1 di 1
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 46 ospiti

Moderatore: capohog

cron