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da Bob il 14 mar 2009 11:35


[quote="tpt"]me ne fotto. /quote]
IL punto sta tutto lì.
Uno, se ne fotte.
Ne ha il pieno diritto, intendiamoci, ma poi non può venire a lamentarsi di eventuali reazioni negative.
E il guaio è che , piaccia o no, giusto o no (ripeto, anche qui il punto è sempre quello) le conseguenze sociali del nostro comportamento su quello che consideriamo il "nostro" matrimonio, in alcuni posti ricadono, guarda un po', su altri. Leggasi gentori o famiglia in genere.
Devono ricadere solo su di noi? Ebbene no. Gli sposi....So' ragazzi.
Ma la famiglia, eh no, quella no, "doveva" intervenire.
Certo che è una scemenza: sfondi una porta aperta. Ma le tradizioni, se ci si vuole mantenere ben sistemati nel nostro contesto, non si sovvertono al brucio: si scalzano a poco a poco, a piccoli passi.
Credi che a mio tempo non l'abbia fatto? Allora, fare la lista era una roba osée. Fatta.
Fare i biglietti di partecipazione moderrni e allusivi era osée. Fatti.
La bomboniera "utile" era osée. Fatta.
Laura si è sposata in sari (con lo stomaco nudo, ahhhhhhhhhhhhh....) e io in MARRONE. Velluto di seta marrone. IPER osèe.

Però era quel tanto che potevo permettermi per avere un matrimonio "mio"senza creare "troppi" problemi alla mia e sua famiglia (che pure so per certo hanno ricevuto critiche per tutto questo). In più, dalla mia, avevo il fatto che, sai. 'sti architetti,se non sono originali....
:roll: :lol:
Vedere il matrimonio come un puro fatto privato è possibile: ma allora lo si fa davvero in privato, genitori e testimoni, senza comunicare nulla a nessuno, fuori zona, e via. Se cominci a selezionare, sei finita.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tpt il 15 mar 2009 18:44


Difatti: dal momento che considero il MIO matrimonio come MIO, devo tener conto che qualcuno rimarrà scontento, che potrò ricevere delle critiche, che le potranno ricevere i miei genitori.

Fa parte del gioco. :roll:

da vgaber il 15 mar 2009 20:37


Bob ha scrittole conseguenze sociali del nostro comportamento su quello che consideriamo il "nostro" matrimonio, in alcuni posti ricadono, guarda un po', su altri. Leggasi gentori o famiglia in genere.
.

Perdinci, quando la smetteremo d'essere considerati figli di famiglia?...non ci si sposa più ventenni , e ci si sposa proprio con l'idea di creare nucleo familiare a sè...non vedo come possano intervenire i genitori, o come il voler pensare il matrimonio come qualcosa di 'intimo' possa compromettere gli equilibri sociali (che paesino, o città, implicano in ogni caso, seppur in maniera diversa). Pensa che quando si riceve un invito a nozze, personalmente considero il doverci andare, alla stregua di un supplizio :oops:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da Bob il 16 mar 2009 12:12


vgaber ha scritto
Bob ha scrittole conseguenze sociali del nostro comportamento su quello che consideriamo il "nostro" matrimonio, in alcuni posti ricadono, guarda un po', su altri. Leggasi gentori o famiglia in genere.
.

Perdinci, quando la smetteremo d'essere considerati figli di famiglia?...non ci si sposa più ventenni , e ci si sposa proprio con l'idea di creare nucleo familiare a sè...non vedo come possano intervenire i genitori, o come il voler pensare il matrimonio come qualcosa di 'intimo' possa compromettere gli equilibri sociali (che paesino, o città, implicano in ogni caso, seppur in maniera diversa). Pensa che quando si riceve un invito a nozze, personalmente considero il doverci andare, alla stregua di un supplizio :oops:

Ho detto: non insisto. Ognuno è libero di pensarla come crede, e io,, come la penso, l'ho detto.
Ma, solo per chiarire, il discorso era ovviamente rivolto a matrimoni di giovani. Se uno si sposa a sessant'anni, o in seste nozze, sono affari suoi. Con le stesse considerazioni di cui sopra, intendiamoci, ma sempre affari suoi. Anzi, in quel caso, tendo a convenire che è buon gusrto non coinvolgere a forza gli altri più di tanto.
E ora mi taccio, e vi lascio al vostro asociale comportamento..... :P :wink:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da caneciccio il 16 mar 2009 12:37


... ma insomma Bob, se tua figlia si sposa, che fai? :shock: la metti sotto al baldacchino? :shock: :shock:

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Fante il 16 mar 2009 12:59


a maggior ragione se sono giovani porcaccia miseria, lasciateli soli! che si arrangino! ma che è sta mania dei genitori di presenziare sempre manco fossero degli agenti di custodia!

I due giovani si sposano, chiesa o comune e poi via mega festa con gli amici ovunque... alla cugina Zelinda di 99 anni nel polmone d'acciaio, offesa a morte per non essere stata invitata, si dirà " E zia, sai come sono fatti i giovani!" Bon, chiuso l'incidente dilomatico.

da tpt il 16 mar 2009 13:28


Anche perchè, diciamocelo ... gli sposi, anche se hanno idee diverse, grazie all'ammmmmore arrivano ad un accordo che li renda felici entrambi ma se è necessario rispettare usi e costumi di entrambe le famiglie che magari sono completamente diverse, diventa davvero un guaio.

Pretendere di accontentare tutti è mera presunzione. Preferisco di gran lunga siano felici gli sposi e stop.

da Bob il 16 mar 2009 13:35


caneciccio ha scritto... ma insomma Bob, se tua figlia si sposa, che fai? :shock: la metti sotto al baldacchino? :shock: :shock:

Se fosse una consuetudine locale, perchè no? In quel caso, neppure a lei parrebbe strano. Qui, ovviamente, non è il caso.
E mettere d'accordo TRE famiglie ( 2 genitori e sposi) non è poi così difficile, se si usa un poco di buon senso.

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