Ovviamente il problema c'è eccome....
Probabilmente un po' il meccanismo fiscale nel quale ci troviamo (la maggioranza delle persone tra dipendenti, regimi fiscali agevolati, partite iva che non si possono scaricare determinati costi in quanto non congrui con l'attività e chi più ne ha più ne metta) non incita a chiedere la ricevuta (anzi ai suddetti fa più comodo il cosidetto "sconto" nel non chiederla
), un po' il meccanismo farraginoso, che nel resto di Europa non esiste, dello scontrino fiscale (parlo per certo di Danimarca, Francia e Inghilterra, e USA al di fuori dell'Europa, ma sono certo che ce ne saranno molti altri), che lasciano all' azione di controllo ed alla congruità tra acquistato/venduto/fatturato l'accertamento dei redditi, fatto sta che un piccolissimo, stupido escamotage, se non vogliamo fare i Robin Hood e chiamare ogni volta la Finanza, c'è:
- pagare la prestazione (qualsiasi essa sia: idraulico/ristoratore/professionista/meccanico) o con assegno a ancora meglio in Bancomat o carta di credito: 3 mezzi che obbligano virtualmente il fornitore d'opera all'emissione della ricevuta o quantomeno a correre un rischio notevole se non la fa (trovandosi un incasso "tracciabile" e non giustificabile altrimenti in caso, ovviamente remoto, di accertamento...)
Non dico che sia la panacea, è ovvio, ma è un piccolo rimedio (e parlo per esperienza personale).