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Sempre più cibi etnici...

da capohog il 10 mag 2010 11:12


Certamente esiste anche un fattore legato all'economicità...
qualche volta mi concedo un kebab... col risultato della rumba nello stomaco per tutta la giornata però :cry:

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 10 mag 2010 12:07


In parte hai ragione, l'offerta dei cibi etnici, almeno a Milano, è solitamente legata a una certa economicità. Tuttavia, io credo che giochino in parte anche fattori di curiosità, legati alla voglia di scoprire nuovi sapori: una volta, tu ti nutrivi attraverso una rosa ristretta di opzioni, che faceva sì che gli stessi ravioli, ad esempio, fossero un cibo "festivo", eccezionale, da assaporare e gustare in modo particolare proprio perchè raro. Oggi, c'è a disposizione, anche attraverso i cibi preconfezionati (quindi supermarket, niente ristoranti), una scelta estremamente ampia, che fa sì che, nelle case, si mangi tutto e il contrario di tutto.
Cosa viene a mancare? La spezia, l'aggiunta particolare, etnica, appunto. E di qui la conseguenza. Facilitata, anche, dal fatto che non è costoso indulgervi.
Sul Kebab abbiamo già parlato: personalmente,lo trovo gustoso, e, comunque, sicuramente vantaggioso, economicamente parlando, rispetto a un panino di tipo italiano. Dato che il kebab viene mangiato, in genere, da persone che non superano i quarant'anni, ecco che la difficoltà di digestione è un fattore irrilevante. Senza contare che basterebbe chiedere una versione senza salsa piccante.
Detto questo, con un kebab da 3 euro mi sazio sufficientemente. Con un panino italiano da 5, non sono neppure a metà strada. E per un giovane, questo conta parecchio.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 10 mag 2010 12:26


Bob ha scrittoIn parte hai ragione, l'offerta dei cibi etnici, almeno a Milano, è solitamente legata a una certa economicità. Tuttavia, io credo che giochino in parte anche fattori di curiosità, legati alla voglia di scoprire nuovi sapori: una volta, tu ti nutrivi attraverso una rosa ristretta di opzioni, che faceva sì che gli stessi ravioli, ad esempio, fossero un cibo "festivo", eccezionale, da assaporare e gustare in modo particolare proprio perchè raro. Oggi, c'è a disposizione, anche attraverso i cibi preconfezionati (quindi supermarket, niente ristoranti), una scelta estremamente ampia, che fa sì che, nelle case, si mangi tutto e il contrario di tutto.
Cosa viene a mancare? La spezia, l'aggiunta particolare, etnica, appunto. E di qui la conseguenza. Facilitata, anche, dal fatto che non è costoso indulgervi.
Sul Kebab abbiamo già parlato: personalmente,lo trovo gustoso, e, comunque, sicuramente vantaggioso, economicamente parlando, rispetto a un panino di tipo italiano. Dato che il kebab viene mangiato, in genere, da persone che non superano i quarant'anni, ecco che la difficoltà di digestione è un fattore irrilevante. Senza contare che basterebbe chiedere una versione senza salsa piccante.
Detto questo, con un kebab da 3 euro mi sazio sufficientemente. Con un panino italiano da 5, non sono neppure a metà strada. E per un giovane, questo conta parecchio.


Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimpaticone!

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 10 mag 2010 13:07


Bè, poi ci sono quelli che non conoscono i propri limiti..... :twisted: :twisted: :twisted:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefanbo il 10 mag 2010 14:15


A parte la battuta su Capohog (tutta la mia solidarietà, veleggiando anch'io sui 110, anche se per 192 cm :shock: :D :D ) quoto in toto Bob.

Moltissimi cibi che un tempo venivano definiti particolari oggi sono alla portata di tutti, ed io ricordo, trenta e passa anni fa che la maggior parte dei cibi o pronti (leggi in scatola) o surgelati erano semplicemente immangiabili, oggi alcuni farebbero quasi (sottolineo QUASI) gola se non ad un gourmet di sicuro in concorrenza con qualche tavola calda/rosticceria non tra le più eccelse ma comunque decenti.

E quoto anche il fatto che se vai di tramezzini o panini italici (poche lodevoli eccezioni: una catena autostradale della Campania chiamata Sarni, tutti i panini a 3,50€ ma assicuro che valgono spesa, qualità e saziano :D ) non vai lontano con 3€, mentre col kebab di sicuro sei già un passo avanti per riempire lo stomaco ad un prezzo equo...
Come d'altronde (penso sia uguale a Milano) se vai ad un cinese a pranzo mangi tranquillo due piatti (uno di carne e l'altro no) a 5 o 6€, stai seduto ed anche lì ti sazi, quindi è ovvio il successo di queste formule! :wink:

da Paulyste il 10 mag 2010 19:30


Il kebab sopravviverà perché è un cibo da strada; gli altri saranno destinati, credo, a ridimensionare il loro successo: è già capitato con i cinesi (oggi quasi vuoti rispetto a un tempo, a meno che non si siano almeno parzialmente convertiti al giapponese) e in minor misura con i messicani e forse gli indiani... ora è il momento dei giapponesi, dei libanesi (et similia), dei greci, degli spagnoli... verrà presto o tardi il momento degli svizzeri? :lol:

da Bob il 10 mag 2010 19:50


PaulySte ha scrittoIl kebab sopravviverà perché è un cibo da strada; gli altri saranno destinati, credo, a ridimensionare il loro successo: è già capitato con i cinesi (oggi quasi vuoti rispetto a un tempo, a meno che non si siano almeno parzialmente convertiti al giapponese) e in minor misura con i messicani e forse gli indiani... ora è il momento dei giapponesi, dei libanesi (et similia), dei greci, degli spagnoli... verrà presto o tardi il momento degli svizzeri? :lol:

Essere un cibo da strada non basta, e ne abbiamo avuta la prova in una spedizione mangionesca per provare dei panini italiani di "cibo da strada". A 8 (diconsi OTTO) euro cad.
Ci vuole anche la disponibilità ad essere tali, a presentarsi come tali.
Cosa che un esercente italiano difficilmente fa.
Infatti, chi sopravvive, sono i vari chioschetti su ruote.
Dove, peraltro, non è facile trovare cose decenti.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefanbo il 10 mag 2010 19:51


Hai ragione sul cibo da strada Paulyste, come qui a Roma la "pizza al taglio" è sempre esistita e continua, fortunatamente, a mietere contentissime e nuove "vittime". 8)

Concordo anche sui cinesi, ma insisto, a pranzo nei quartieri di ufficio a Roma, il loro pubblico ce l'hanno, ma (di nuovo per la mia città di adozione) giapponesi, libanesi greci e spagnoli, salvo rare eccezioni (e forse anche giustamente, dopo tutto, se di qualità, non possono essere troppo economici) non sono certo nella categoria "budget" dei cinesi e/o "kebabbari", ergo pur non arrivando alle vette dei ristoranti francesi o svizzeri (fascia alta) non sono certo alla portata di tutte le tasche (e di questo si parla, saziarsi low cost), quindi se prima i messicani (carestosetti anzichèno) tra una tequila bum-bum ed un ballo sui tavoli facevan proseliti nella gioventù dorata romana, ora gli altri etnici fanno un po' fatica ad imporsi, specie se si tratta di veri e propri "ristoranti".

Se poi il cibo (come da te sottolineato) diventa "da strada" (nei quartieri della "movida" romana gli etnici, furbescamente, lo fanno) allora tornano ad essere competitivi e pieni, altrimenti ti assicuro che passarci davanti, pranzo o cena, è una desolazione tipo "Deserto dei Tartari"... 8)

da silbusin il 10 mag 2010 20:21


stefanbo ha scrittoHai ragione sul cibo da strada Paulyste, come qui a Roma la "pizza al taglio" è sempre esistita e continua, fortunatamente, a mietere contentissime e nuove "vittime". 8)

Concordo anche sui cinesi, ma insisto, a pranzo nei quartieri di ufficio a Roma, il loro pubblico ce l'hanno, ma (di nuovo per la mia città di adozione) giapponesi, libanesi greci e spagnoli, salvo rare eccezioni (e forse anche giustamente, dopo tutto, se di qualità, non possono essere troppo economici) non sono certo nella categoria "budget" dei cinesi e/o "kebabbari", ergo pur non arrivando alle vette dei ristoranti francesi o svizzeri (fascia alta) non sono certo alla portata di tutte le tasche (e di questo si parla, saziarsi low cost), quindi se prima i messicani (carestosetti anzichèno) tra una tequila bum-bum ed un ballo sui tavoli facevan proseliti nella gioventù dorata romana, ora gli altri etnici fanno un po' fatica ad imporsi, specie se si tratta di veri e propri "ristoranti".

Se poi il cibo (come da te sottolineato) diventa "da strada" (nei quartieri della "movida" romana gli etnici, furbescamente, lo fanno) allora tornano ad essere competitivi e pieni, altrimenti ti assicuro che passarci davanti, pranzo o cena, è una desolazione tipo "Deserto dei Tartari"... 8)

perfetto, quoto al 100%.
aggiungo che quando si capirà quali siano le condizioni igieniche in cui questa ristorazione etnica viene fatta la stessa farà la fine dei cinesi.
dai kebbabbari andranno solo gli eaxtracomunitari, gli altri etnici chiuderanno.

da ciglio il 11 mag 2010 12:00


Esatto!! i locali etnici hanno una diversa concezione di pulizia e igiene di quella che ho io. Piuttosto non mangio!

da stefanbo il 11 mag 2010 12:07


Bè dipende dall'etnico.

Di sicuro il rischio scarsa/mancata igiene (visto che non si può fare un assioma a priori) è elevato per cinesi e kebabbari, indubbiamente, ma ad esempio è basso o inesistente per giapponesi o messicani (solo due nomi a caso) che pur sempre etnici sono :wink:

Poi, per parlare di igiene non so francamente quanti nostranissimi bar siano veramente in regola con l'igiene mentre preparano italianissimi tramezzini e panini, per non parlare dei furgoni che vendono di tutto e che stazionano davanti a stadi e concerti... :evil:

da Paulyste il 11 mag 2010 13:46


Ma poi chi ha detto che un po' di zozzume in cucina fa male? Secondo me rafforza lo stomaco e ci preserva da noiosi fastidi intestinali per ogni nonnulla che ingeriamo :wink:

da stefanbo il 11 mag 2010 13:57


Paulyste wrote:
Ma poi chi ha detto che un po' di zozzume in cucina fa male? Secondo me rafforza lo stomaco e ci preserva da noiosi fastidi intestinali per ogni nonnulla che ingeriamo


Quotatissimo! 8)

e ne ho la prova provata: mio cognato (ed annessa famiglia) è un superigienista, bè si ammalano (di turbe intestinali/stomacali e quant'altro) MOOOOOOOOOLTO più di noi che ovviamente non siamo zozzoni 8) , ma che mangiamo talvolta schifezze e schifezzuole varie :wink:

da capohog il 11 mag 2010 14:00


stefanbo ha scrittoPaulyste wrote:
Ma poi chi ha detto che un po' di zozzume in cucina fa male? Secondo me rafforza lo stomaco e ci preserva da noiosi fastidi intestinali per ogni nonnulla che ingeriamo


Quotatissimo! 8)

e ne ho la prova provata: mio cognato (ed annessa famiglia) è un superigienista, bè si ammalano (di turbe intestinali/stomacali e quant'altro) MOOOOOOOOOLTO più di noi che ovviamente non siamo zozzoni 8) , ma che mangiamo talvolta schifezze e schifezzuole varie :wink:


Ciò che non ammazza ingrassa si diceva a casa mia! :wink: :lol: :lol:

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 11 mag 2010 14:13


Ora non esageriamo:sono il primo a sostenere che l'iperigiene è addirittura pericolosa, a fronte di una vita normale, ma bisogna distinguere tra una zozzura "normale", e una zozzura che sfocia nel velenoso. Se casualmente e saltuariamente trovo un po'di polvere dove non dovrebbe esserci, non sto a farne una tragedia, ma ricordo ancora con orrore che il più grosso nido di cimici della mia caserma, durante il CAR, era a fianco del tritacarne.
Personalmente, trovo che sia difficile avere roba antigienica durante la preparazione di un kebab: la carne è cotta direttamente, il pane passa dal forno, le patate sono quelle che sono, e la verdura pure. Certo, la carne può essere guasta o di strana provenienza (difficile: scarsa qualità, forse, ma difficilmente di topo...), le mani del kebabbaro possono non essere linde, e le vaschette possono non essere pulitissime. Ma si tratta di rischi che si corrono in qualunque esercizio, indipendentemente dalla sua etnia, e, pur disdicevoli, non sono diverse dalle porcherie che assumiamo rotolando nella terra quando abbiamo un paio d'anni o giù di lì..(anzi, queste sì sono quelle che ci fortificano...Abbasso il Milton e i suoi derivati!!!).
C'è più rischio dove i cibi vengono realmente "cucinati".

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da cico140976 il 11 mag 2010 14:18


Bob ha scrittoOra non esageriamo:sono il primo a sostenere che l'iperigiene è addirittura pericolosa, a fronte di una vita normale, ma bisogna distinguere tra una zozzura "normale", e una zozzura che sfocia nel velenoso. Se casualmente e saltuariamente trovo un po'di polvere dove non dovrebbe esserci, non sto a farne una tragedia, ma ricordo ancora con orrore che il più grosso nido di cimici della mia caserma, durante il CAR, era a fianco del tritacarne.
Personalmente, trovo che sia difficile avere roba antigienica durante la preparazione di un kebab: la carne è cotta direttamente, il pane passa dal forno, le patate sono quelle che sono, e la verdura pure. Certo, la carne può essere guasta o di strana provenienza (difficile: scarsa qualità, forse, ma difficilmente di topo...), le mani del kebabbaro possono non essere linde, e le vaschette possono non essere pulitissime. Ma si tratta di rischi che si corrono in qualunque esercizio, indipendentemente dalla sua etnia, e, pur disdicevoli, non sono diverse dalle porcherie che assumiamo rotolando nella terra quando abbiamo un paio d'anni o giù di lì..(anzi, queste sì sono quelle che ci fortificano...Abbasso il Milton e i suoi derivati!!!).
C'è più rischio dove i cibi vengono realmente "cucinati".


Quoto al 100%

:)

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Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

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Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

da stefanbo il 11 mag 2010 14:22


Hai di nuovo ragione Bob: effettivamente sul kebabbaro (al contrario della ristorazione, cinese ad esempio) siamo allo stesso identico rischio dell'italico bar, nè più, nè meno.

Inoltre la maggior parte dei kebabbari utilizza carne surgelata in arrivo dalla Germania se fanno parte del marchio Doner Kebap.

Invece quando parlavo di mio cognato sostengo che se Fante avesse avuto la fortuna di averlo come cliente della sua farmacia di Milano già starebbe vivendo di rendita, visto che è lui il maggior responsabile della scomparsa di Amuchina durante la bufala dell'epidemia suina (infatti lui la usa da prima e da sempre, nel senso che mangia amuchina e... :shock: )! :D :D :D

da Bob il 11 mag 2010 14:31


stefanbo ha scrittoHai di nuovo ragione Bob:

Non ti dico: una noia, ma una noia....... 8) 8) 8)

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefanbo il 11 mag 2010 14:37


Adesso non ti montare la testa però, Bob 8)

Guarda che su altri argomenti sui quali hai peraltro dottamente dissertato (leggi topic religione, sennò non si capisce il senso :wink: ), ma sui quali mi sono autoimposto il silenzio-stampa, non ti quoto manco per niente... :shock: :D :D :D

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