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La legge elettorale

da maxbor il 08 set 2010 16:18


Premesso che sono personalmente a favore del vecchio buon "proporzionale" che calza a pennello agli italiani.
Infatti, come regolarmente si vede, in ogni contesto (dalle assemblee dei condomini fino alle più grandi associazioni sociali o partitiche) si registrano frazionamenti in mille rivoli. Quindi lasciamo da parte inquadramenti forzati che la gente non gradisce.

Ma torniamo ai giorni nostri.

Ecco quanto ha detto oggi Angela Napoli, deputala di Fli (iniziate a prendere confidenza con questa sigla) da repubblica.it:



CATANZARO - "Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite". E' la dichiarazione shock di Angela Napoli, deputata di Futuro e Libertà e componente della commissione parlamentare antimafia, in una analisi delle conseguenze dell'attuale legge elettorale durante un'intervista a Klaus Davi. Immediata la reazione indignata delle deputate del Pdl, che chiedono l'intervento della presidenza della Camera. Fini raccoglie l'invito e bacchetta la deputata di Fli: "Non è consentito ledere la dignità delle deputate con accuse generalizzate quanto teoriche". Angela Napoli si dice sorpresa: "Non volevo criminalizzare le colleghe del Parlamento italiano, nè ritengo che debbano sentirsi da me oltraggiate coloro, e sono convinta la stragrande maggioranza, che hanno conseguito meritoriamente il seggio parlamentare. E, comunque, me ne scuso". Per Flavia Perina, Angela Napoli "è caduta in una trappola".

"Se non c'è meritocrazia...". "Purtroppo può essere vero - aveva dichiarato la Napoli a Klaus Davi - e questo porta alla necessità di cambiare l'attuale legge elettorale. E' chiaro che, essendo nominati, se non si punta sulla scelta meritocratica, la donna spesso è costretta, per avere una determinata posizione in lista, anche a prostituirsi o comunque ad assecondare quelle che sono le volontà del padrone di turno". In una nota, Angela Napoli ha anche definito "ipocrita" il ddl del ministro Mara Carfagna che prevede il carcere per i clienti delle prostitute. "Se veramente diventasse legge, sarebbero non tanti, ma tantissimi i parlamentari arrestati. Salvo che i parlamentari beccati con prostitute se la cavino con l'immunità, mentre un operaio o un camionista finirebbero per pagare nella solita logica di casta, come sempre avviene".


HO FINALMENTE CAPITO PERCHE' L'ATTUALE SISTEMA ELETTORALE SI CHIAMA PORCELLUM. :twisted:

da maxbor il 13 set 2010 10:30


Il Premier ieri ha precisato: non toccatemi il Porcellum. 8)

da repubblica.it:

BERLUSCONI: "IL GOVERNO VA AVANTI LA LEGGE ELETTORALE NON SI TOCCA"

ROMA - "Escludo che si debba andare a votare. La situazione è sotto controllo e in Parlamento ci sono le condizioni per andare avanti fino al 2013. Gli italiani vogliono che andiamo avanti e che continiuamo a fare le riforme". Silvio Berlusconi, a 'Mattino Cinque', ripete quello che è il suo mantra da qualche giorno. Nonostante le fibrillazioni della maggioranza, il governo è saldo. E vuole continuare a lavorare: "Nei prossimi 3 anni faremo le altre riforme che sono contenute nei 5 punti". Quanto ai finiani "hanno dichiarato a più riprese di volere essere leali con gli italiani e rispettare il programma, e su questo punto sono assolutamente sicuro". Totale sintonia, invece, con Umberto Bossi. ''Sappiamo intenderci con poche parole da qui e' nato un rapporto politico e un'amicizia solida''.

Quello che non si farà, invece, è la riforma della legge elettorale "Non è prevista. Proprio la legge attuale ha tolto il paese dall'ingovernabilità, e ha dato la possibilità di avere governi che durano 5 anni".

Questo l'inno del Porcellum:

"Viva le donne, viva le belle donne, che sono le colonne dell'amoooooooor. "


:twisted:

da MarioLino il 13 set 2010 11:35


Be' non cambierà mai una legge elettorale che lo favorisce, in presenza poi di un suo elettorato super fidelizzato che passa sopra su ogni cosa, figuriamoci sui tecnicismi delle meccaniche di votazione/elezione.

da Luca75 il 13 set 2010 23:44


Ma una volta non si era fatto un referendum sul sistema bipolare e per l'abolizione della quota proporzionale? E non aveva vinto la riforma bipolare? ... Che, dopo poco tempo, è stata cancellata dal parlamento.
A me il proporzionale non piaceva perchè governare era impossibile. L'obiettivo del bipolare, la governabilità, è stato pienamente raggiunto. Che poi i governi facciano schifo, e che non poter dare la preferenza alla singola persona sia infame, questi sono problemi che non bisogna spacciare per la necessità di un ritorno al proporzionale...

da MarioLino il 14 set 2010 00:22


Il bipolarismo (ammesso che oggi ci sia...) si può salvaguardare anche con una legge elettorale proporzionale (con sbarramento). L'importante è dare agli elettori maggior potere nella scelta dei propri candidati. E dare a Camera e Senato una legge elettorale comune per non creare dissimmetrie nei rapporti di forza che potrebbero rallentare l'operato del governo

da maxbor il 14 set 2010 15:32


Un articolo di Francesco Merlo su Repubblica riguardante l'acquisizione di deputati e senatori, non ancora sul web, illustra oggi in modo emblematico il ricorso ad ogni mezzo da parte di Berlusconi per tenere in vita in modo artificiale un governo ormai frantumato.

Deve essere ritornato ben ritemprato dal viaggio (e vacanza?) in Russia dove l'amico Putin lo ha accolto con picchetti (ed escort?) d'onore.
Come dargli torto se per il secondo anno consecutivo ha ritenuto di disertare l'inaugurazione della Fiera del Levante, un tempo ideale occasione di confronto per le programmazioni governative post vacanziere?
Voi cosa avreste scelto fra caviale e (forse) bagordi ai possibili fischi di una Bari sinistrosa?
No, davvero, questa volta non me la sento di dargli torto. :twisted:

Ma il nostro premier tutte le ore che sottrae a quelle, poche, che dedica a se stesso (ma penso che stia diventando uno dei nostri perchè lo vedo un po' ingrassato) le impegna per il bene italico.

Però, forse, si è convinto che la legge elettorale si possa cambiare. Pare, leggo oggi, che stia per proporne al Pd il cambio dal Porcellum al Mattarellum.
Unico piccolo cadeau che verrebbe richiesto è il voto "costituzionale" al lodo Alfano. Un favore per pochi anni. Quando infatti lui non ci sarà più potrà anche essere rimosso. 8)

da maxbor il 15 set 2010 08:49


Ecco oggi l'articolo di cui vi parlavo, uno splendido affresco su 20 personaggi (ma saranno davvero tanti?) in cerca di gloria. :twisted:



IL CAMBIO D'ABITO DELL'ULTIMA ORA

Repubblica — 14 settembre 2010 - prima pagina

NON sono i voltagabbana e neppure i traditori, sono i topi che per tutta la vita aspettano il loro pezzo di formaggio e, come si addice ai topi vengono fuori solo quando la nave affonda, ballano tra le macerie della politica, mangiano pietanze di risulta: una fetta tagliata male, un sufflé sgonfiato, una panna smontata, roba comunque commestibile e ancora gustosa. Berlusconi fa il casting, qualche volta applica un tariffario, qualche altra si limita a spostare gli ascari da un casella all' altra, sa come solleticare le vanità, fa i conti, somma e sottrae, promettee divide, consegna la propria forza alle loro debolezze. Francesco Nucara, per esempio, che finalmente va e viene da Palazzo Chigi e da Palazzo Grazioli, era già alloggiato con Berlusconi, ma solo adesso ha smesso la vita grama che gli toccava quando il governo era solido. Il suo compito storico era infatti quello di trascinare malinconicamente ai margini del centrodestra l' identità polverosa del Partito Repubblicano. Perciò scriveva comunicati stampa che nessuno mai leggeva, inutilmente si offriva ai talk show, era come l' ombra di Montale, pronta a staccarsi da sé per offrirsi in dono. Ebbene, ora non gli pare vero di sentirsi dire che è l' ago della bilancia, cita Spadolini e Aldo Moro, annuncia la nascita del gruppo parlamentare "Responsabilità Nazionale", si fa inseguire dai cronisti, dice «saremo almeno venti», e scatena così la caccia agli altri 19 «che nella Smorfia fa ' risata' » spiega Francesco Pionati che è meridionale: la risata che manca a Berlusconi. Era dai tempi di De Mita che l' avellinese Francesco Pionati non giganteggiava sulla scena. Da vero intellettuale della Magna Grecia si è consolato scrivendo La mia poesia e Studiare all' europea, gli è stato conferito il premio «Miglior senatore dell' anno» e anche lui rimanda a una politica fatta in casa, autentica e ruspante, che facilmente risveglia i vecchi pregiudizi dei Vicerè: «Piccoli uomini che si sentono più astuti che prudenti, litigiosi, adulatori, timidi quando trattano i propri affari ma d' incredibile temererarietà quando maneggiano la cosa pubblica e allora agiscono in tutt' altro modo: diventano avidissimi mangiatori». Ma sono piccoli anche come mangiatori gli uomini che Berlusconi ha convocato per fare numero perché il numero, si sa, è potenza anche seè depotenziata. C' è, per esempio, Vincenzo Scotti, che fa ancora la mossa di ministro degli Interni, è l' Amarcord di un' epoca fa, come Bobby Solo con la sua lacrima, Little Tony con il suo ciuffo, Peppino di Capri con la sua coppa di champagne: sono quelli che non rinnovano mai il loro repertorio, ebbero un ruolo importante ma appunto come Scotti ora cercano la comparsata. Anche lui stava già ai margini del centrodestra, ma anche lui è pronto per ogni maggioranza. E poi ci sono quelli dell' Udc meridionale, Sicilia e Calabria: Saverio Romano, Calogero Mannino, Giuseppe Drago, Michele Pisacanee quel Riccardo Villari che il centrodestra aveva già pescato nelle acque del centrosinsitra, fu l' acheo eletto dai troiani, l' epatologo di Capri che, nonostante la contestatissima presidenza della Commissione di Vigilanza Rai, è rimasto famoso solo per il suo fidanzamento con Barbara d' Urso, aggraziato pilastro del berlusconismo a Canale 5. Il capo di questo pezzo dell' Udc in trasloco è Totò Cuffaro, quello del vasa vasa, quello dei cannoli, quello condannato per mafia, il solo che ancora porta voti, anche se meno di una volta. Ebbene, il futuro capogruppo Nucara lascia intendere che pure gli altri cinque siciliani, quelli del governatore Raffaele Lombardo, sono stati reclutati. Ma forse non sa che i siciliani Cuffaro e Lombardo si elidono a vicenda: dove va l' uno non può andare l' altro. Molto più realisticamente quindi sia Cuffaro sia Lombardo sono sul mercato, ma sono squali veri tra tanti pesciolini ornamentali nell' acquario di Montecitorio. Ancora non hanno deciso se aiutare Berlusconio se lasciarlo cadere, insomma stanno alzando il prezzo. Ecco il dilemma: darsi o negarsi? Se lo chiede anche la raggiante Daniela Melchiorre che «diniana eterododssa» ora si autodenifisce senza ironia. Da sottosegretario di Mastella, la Melchiorre contribuì a fare cadere il governo Prodi e fu poi rieletta con il centrodestra. In visibile astinenza da poltrona, ha dato corpo a mille denominazioni trasformiste. Si va da "Noi donne giuriste" a "Liberal democratici repubblicani" passando per "Movimento associativo italiani all' estero" che alle europee del 2009 risultò la lista meno votata del Continente con lo 0,23 per cento. Tuttavia ha avuto il suo riscatto quando è stata proclamata, in un festoso referendum tra i camionisti, la deputata più sexy d' Italia. Come si vede è un altro imbroglio berlusconiano questa grande armata di ascari, questa sgangherata compagnia raccogliticcia. È sempre Berlusconi infatti che, di volta in volta, ha assegnato a questi uomini le diverse parti in commedia. Nulla a che fare dunque con la nobiltà del trasformismo e neppure con gli indiavolati tormenti del tradimento. Qui non c' è un nobile Bruto, ma l' alito guasto di un Jago minore. È insomma un altro trucco, l' ultimo dei lifting: Berlusconi spaccia i più vecchi, marginali e dimenticati berlusconiani per giovani vivaci e nerboruti neoberlusconiani, cambia d' abito ai clienti, rinnova i pupazzi in vetrina: un vero capolavoro di mediocrità. - FRANCESCO MERLO

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