Ecco, proprio a te quindi pongo questa domanda:

ci sei mai stato? E se si, ti è mai capitato di avvertire ci fosse qualcosa di poco pulito all'interno dell'esercizio?

Te lo domando perchè vorrei capire se dobbiamo gioco-forza affidarci alle istituzioni che controllano certo, ma non lo possono fare in maniera capillare oppure se abbiamo noi stessi clienti il modo di valutare quantomeno lo stato di reale igiene di un locale adibito alla vendita o alla somministrazione di alimenti.

guarda io andavo ogni tanto per i formaggi: parmigiano vacche rosse, pecorini etc.

per il resto non ho mai preso niente, come non ho mai preso niente in altre gastronomie della zona per due motivi: aspetto non accattivante e prezzo alto.

certo che anche su quel formaggio nella foto, una volta porzionato, come si fa a riconoscere l'attacco del roditore?

io sono comunque convinto che ci siano esercizi messi anche peggio di quello a partire dal bancone, sarei curioso di vedere il retrobottega.

Spesso è difficile per il cliente rendersi conto del reale stato di igiene di un locale.

Un mentro di giudizio, per esempio, al ristorante puo' essere la pulizia dei bagni e lo stato delle stoviglie e della tovaglieria.

Ma in un negozio di alimentari la faccenda si fa ben piu' difficile, temo ....

tpt ha scrittoSpesso è difficile per il cliente rendersi conto del reale stato di igiene di un locale.

Un mentro di giudizio, per esempio, al ristorante puo' essere la pulizia dei bagni e lo stato delle stoviglie e della tovaglieria.

Ma in un negozio di alimentari la faccenda si fa ben piu' difficile, temo ....

guarda che il punto non è la pulizia dei bagni, ma i ratti nella cella.
Mio suocero ha fatto il frigorista per 50 anni. Negozi splendidi, celle intoccabili. Questo è il punto.
Bisogna fidarsi, non c'e' altro sistema.

tpt ha scrittoUn mentro di giudizio, per esempio, al ristorante puo' essere la pulizia dei bagni

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Come mi suggerì un tale, se non c'è cura per uno spazio accessibile al pubblico, figuriamoci cosa succede nel priveè....

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quote="
Bisogna fidarsi, non c'e' altro sistema.

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......Bisogna controllare di più .....questo è il sistema!!!

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Te lo domando perchè vorrei capire se dobbiamo gioco-forza affidarci alle istituzioni che controllano certo, ma non lo possono fare in maniera capillare oppure se abbiamo noi stessi clienti il modo di valutare quantomeno lo stato di reale igiene di un locale adibito alla vendita o alla somministrazione di alimenti.[/

quote]

Tutti gli espletamenti di carattere sanitario sono rappresentati da autocertificazioni inerenti le attrezzature utilizzate, i macchinari e gli elementi refrigeranti presenti nella struttura....Una specifica relazione tecnica descrive tutto il processo di trasformazione e il percorso che fa il cibo prima di arrivare al consumatore finale, se a ciclo manuale devi rispettare la catena acquisto-stoccaggio-preparazione-distribuzione che dichiari un questa relazione tecnica.
Per cui la legge in materia è chiaramente di salvaguardia della salute del consumatore finale.
....In mezzo a tutto questo ci sta la prima visita dell'ASL che accerta la veridicità delle dichiarazioni.....Poi....IL NULLA !!!!!!

Capirete, quindi, che sta tutto alla formazione culturale e professionale del gestore portare avanti il progetto di igiene e salvaguardia della salute......

Temo tu abbia ragione Fulvia. Di contro posso assicurarti che l'Ufficio Igiene ed Alimenti della Asl ha pochissimo personale preposto ai controlli.

Io invece non riesco a capacitarmi di come la Fulvia in 5 anni di forum non abbia ancora imparato a usare il Quote e a far da mangiare

fulvia ha scritto[

quote="
Bisogna fidarsi, non c'e' altro sistema.

......Bisogna controllare di più .....questo è il sistema!!! [/quote]

parlavo dei clienti Fulvia,i clienti devono fidarsi. Ovvio che i controlli li deve fare l'asl & Co., mica i clienti.

Concordo appieno. Ci sono due verità ben evidenziate da fulvia. In modo succinto si può dire quanto segue. (state attenti che poi vi interrogo)
La prima è l'installazione tecnica degli ambienti e le procedure: relazione degli addetti,ecc. Tutto a posto? Ok puoi andare.
La seconda è che ovviamente l'ASL non può effettuare controlli seriati su tutti gli esercizi commerciali che trattano alimenti. A campione lo fanno i NAS oppure la ASL se sollecitata.
QUINDI bisogna fidarsi della professionalità dell'esercente.
Poi ci sono le "voci" e il passa parola. Chi oggi va più in un ristorante cinese? E tra pochissimo in quelli finti jap? Chi va in un kebap o kebab sicuro del rispetto delle normative? E in una macelleria islamica? O in un ristorante etnico che fa tanto "in" ma dove si rischia l'out intestinale?
Parlemess ciar: bisogna avere fiducia, un po' di kulo e un po' di sana "prevenzione". Poe, tuc chel nol sciopa 'ngrassa.

Fante ha scritto

tpt ha scrittoUn mentro di giudizio, per esempio, al ristorante puo' essere la pulizia dei bagni

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Come mi suggerì un tale, se non c'è cura per uno spazio accessibile al pubblico, figuriamoci cosa succede nel priveè....

non è così, e ho visto con i miei occhi che non è così.

sono tornato sul luogo del delitto per controllare e ho scoperto una cosa alquanto strana.

Il locale delle volte è stato chiuso dall'asl mentre il locale "la casa del formaggio", che vende grossomodo gli stessi prodotti delle volte e che è della stessa proprietà è aperto.

cioè le forme di grana, parmigiano, pecorino delle volte non si possono vendere alle volte ma alla casa del formaggio sì???

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quote="Fante"]Io invece non riesco a capacitarmi di come la Fulvia in 5 anni di forum non abbia ancora imparato a usare il Quote e a far da mangiare

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Ma ho imparato ad usare il mestolo di legno...Vuoi provare ganàssa?????

Fante ha scrittoIo invece non riesco a capacitarmi di come la Fulvia in 5 anni di forum non abbia ancora imparato a usare il Quote

Fante NON ha scrittoe a far da mangiare

.....Lo sapevo che non avresti potuto essere tu ...topolone.....

.....Qualche dispetùss sensa rispètt!!!!