Luca75 ha scrittoPuntata n.2: Caso reale. Dirigente semplice donna. Prima gravidanza a rischio: a casa dal lavoro tre mesi prima del parto fino a quattro mesi dopo per aspettativa. Tornata al lavoro, per tre giorni ha consumato i 30 giorni di ferie accumulati durante la gravidanza e l'aspettativa. Tornata al lavoro per quattro mesi, di nuovo incinta, è stata a casa per ulteriori otto mesi di gravidanza a rischio più quattro-sei mesi di aspettativa. Poi le ferie. Ora lavora part time e la sua presenza è subordinata alle influenze, ai morbilli e a come dorme la notte. Non si è vista al lavoro per due anni ed è tuttora inaffidabile in termini di presenze garantite. Poveretta per la fatica e beata per la maternità.. Ma come fa un datore di lavoro ad aspettarla, laffidandole mansioni impegnative?
MarioLino ha scrittofabibilla ha scritto
Solo? il mio ne è costato 15mila.
ma ti ha fatto fare il salto di qualità sul lavoro, in termini di posizione e stipendio?
perché silbusin era già al top del top del top del top, quindi l'ha fatto solo per arricchimento personale e per bacchettarci sul forum.
MarioLino ha scrittofabibilla ha scrittoin entrambi martellavano dicendo quello che ha riportato Silbusin.
spiegami bene: secondo i bocconiani il top manager (a che livello? multinazionale, nazionale, grande azienda, pmi, ristorante di primus?) non E' operativo, oppure non DOVREBBE esserlo?
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