da maxbor il 20 ott 2010 10:35
Da lastampa.it risulta che è il trapano l'oggetto più rubato nei supermercati. In calo libri e dischi.
Per la gastronomia è in testa il vino ma una signora milanese si mise sotto il cappotto anche uno stoccafisso congelato!
20/10/2010 DOSSIER. PICCOLI E GRANDI VIZI
E’ IL TRAPANO IL PIU' RUBATO
Tra gli oggetti più rubati nel mondo al primo posto c'è il trapano
Svelati i dati mondiali sui taccheggi. Per gli italiani «irresistibili» cinture e vini
Il trapano elettrico come oggetto del desiderio globale: così bello che ti vien voglia di rubarlo, e infatti lo fai. Ovvero: bricoleur, sì, ma a costo zero. È uno dei dati più sorprendenti emersi dalla ricerca presentata ieri a Milano dal Barometro Mondiale dei Furti nel Retail: su 42 Paesi presi in esame, in cima alla classifiche delle cose più rubate nei negozi del mondo risultano attrezzi e minuterie per il fai-da-te casalingo, con una speciale predilezione per il rumoroso e ingombrante aggeggio. Seguono, nell’ordine, articoli di pelletteria, prodotti cosmetici (le creme per il viso, in particolare) e profumi, tagli di carne fresca, giochi per la consolle, lamette da barba (le numero uno nei taccheggi da supermercato, tanto che si piazzano vicino alle casse per esercitare un maggior controllo). E poi cartucce per le stampanti, orologi di marca e bottiglie di champagne o di spumante di alta gamma. Ma in Italia? I trapani elettrici scendono al settimo posto, le borse e cinture sono in cima, compaiono in posizioni assai rilevanti lettori Mp3 e Mp4, cartucce per stampanti, pile e batterie ricaricabili. Per quanto riguarda i generi alimentari, in linea con le abitudini nazionali, ecco vino, salumi e parmigiano.
India, Brasile e Marocco sono i Paesi con la più alta percentale di differenze inventariali, cioè dov’è più alto il divario fra le entrate che si sarebbero dovute realizzare sulla base dell’inventario e degli acquisti e l’ammontare effettivamente ottenuto. Taiwan, Hong Kong e l’Austria sono i Paesi più virtuosi. Noi siamo al 28esimo posto, meglio di Spagna, Francia e Regno Unito ma peggio di Germania, Cina e Giappone. In totale , 87, 506 miliardi di euro globalmente, 3,205 miliardi per l’Italia.
Verrebbe la tentazione di tracciare l’identikit sociologico del nuovo consumatore (a sbafo): un furbastro forse cleptomane ma sicuramente ipertecnologizzato che fa a meno dei libri (pare che oramai ben pochi, in proporzione, se li filino nei grandi store multimediali), pasteggia a champagne e la cintura la pretende firmatissima. Ma la crisi, allora? Attenzione, però. Il dato non fa differenza fra chi ruba per sé e chi lo fa per lavoro, cioè per alimentare il mercato nero; né fra chi, tra i battitori solitari, ruba un etto di prosciutto perché muore di fame oppure un iPod come prova di coraggio da fornire ai compagni di scuola. Dunque, a fronte di un certo numero di indigenti e pensionati alla quarta settimana (altrimenti come si giustificherebbero quegli adesivi per dentiere alla nona posizione italiana?), ecco spiegate tutte quelle borse e tutto quel materiale elettronico sparito dagli scaffali. Alla Checkpoint Systems, l’azienda leader mondiale per la gestione delle «differenze inventarialila prevenzione dei furti in negozio, siegano che è materia di ricettazione perfino il parmigiano reggiano, perché è poco ingombrante, ben riciclabile e, pur essendo un formaggio, non troppo deperibile. Nemmeno le famigerate lamette da barba servono esclusivamente per uso personale.
Ci sarebbe da divertirsi (la sapete quella della signora che svenne dopo aver tentato di nascondersi nel cappotto uno stoccafisso surgelato? In un supermercato milanese ancora se ne favoleggia), se non fosse per il fatto che finiamo per rimetterci tutti, visto che molti dettaglianti ricaricano sui prezzi di vendita ciò che spendono in sistemi di sicurezza, e ogni famiglia al mondo ci smena in media 152 euro (163 in Italia). Resta la fascinazione del trapano elettrico: ormai protetto, anche nei negozi nazionali, da un complicato sistema di cavetti allarmati. Pare che se lo facciano sgusciare nelle borse le signore, perquisite con meno attenzione dei mariti. E c’è pure una spiegazione per così dire ideologica: che risparmio a fare su muratori e carpentieri se il Black&Decker mi costa sui 300 euro?