maxbor ha scrittoL' AMACA di Michele Serra
Repubblica — 10 novembre 2010
Il governatore del Veneto Zaia, nel legittimo sforzo di ottenere quattrini per la sua terra alluvionata, inveisce contro «chi vuole dare 250 milioni per quei quattro sassi a Pompei». Detta da un povero cristo che scava esasperato nel fango, la frase è giustificabile. Detta da un dirigente politico di alta responsabilità, è un' idiozia di quart' ordine. Degradante. Il problema della Lega - direi il suo problema costitutivo - è che la sua classe dirigente parla e pensa come il cosiddetto uomo della strada, illudendosi che questo sia "popolare". Non lo è affatto. Nessun partito popolare ha mai potuto o voluto eludere la questione - nevralgica - del miglioramento del linguaggio, del livello culturale, delle ambizioni della sua gente. Un partito popolare che non metta a disposizione del popolo parole, pensieri, obiettivi più alti e più importanti di quelli a cui il popolo è costretto dalla sua soggezione, non ha alcun rispetto del popolo.È un partito snob( sine nobilitate ), che spregia "la gente" al punto da ritenerla incapace di concepire pensieri generosi e di capire quelle "cose difficili" che è ingiusto rimangano patrimonio di pochi. Un dirigente politico che parla da ignorante è uno che non sa fare il proprio lavoro.
caneciccio ha scrittoPosso?
Io trovo benpiù che disdicevole quello che avviene per casi come quello veneto.
Mi spiego.
Terremoto in Abruzzo, muoiono 100 e passa persone, funerali in diretta e un'attenzione martellante al problema-Abruzzo messo in ginocchio da terremoto. E ci sta eh: figuriamoci.
Ma poi.
Alluvione catastrofica in una regione dove (per fortuna!) muoiono (solo) poche persone, però l'economia di un'area va egualmente a terra.
Lì i popoli viola, i media, i tg etc etc, solo marginalmente dicono "ah mannaggia". Perchè nno ci sono funerali da mandare in diretta?
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