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Scarpe infette

da Fante il 13 mag 2011 17:15


Inchiesta davvero interessante

Però il giornalista intervistato è davvero poco credibile, dai! Sarà un raccomandato!

8)

da fulvia il 13 mag 2011 23:53


Aveva anche il singhiozzo..... :roll:
Comunque è già successo a quell'oca di mia figlia, nota braccino corto della famiglia, e grande estimatrice di scarpe a basso costo..... :twisted: Un paio di ballerine cinesi le avevano conciato i piedi tanto da dover ricorrere ad una pomata al cortisone..... :? :?

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da lav il 14 mag 2011 00:23


Ma porc...
Sono davvero sconvolta per tre motivi:
- il cromo esavalente è quello di Erin Brockovich, quello che, per intenderci, ha fatto venire ottanta tumori alla protagonista di CSI....
- Esiste una testata che si chiama "La conceria"
- Non è il solito pippone che vede nei cinesi il male assoluto! Solo che a questo punto uno potrebbe dedurre: se vai dai cinesi ti danno le scarpe infette, se vai dagli italiani ti danno le scarpe cinesi... ma se mi si rompono le scarpe dove vado???? :shock:

A parte gli scherzi: perché è in "Avanzi"; mi sembra una cosa interessante, per non dire utile...

da caneciccio il 14 mag 2011 13:34


Bah, che io non ami i cinesi e le cineserie è risaputo.
Io in ogni caso compro SOLO (100%) scarpe italiane, con un made in italy bello grosso su, poi certo se falsificano anche quello che ne so... :roll:
E non c'entra lo spendere poco!! ieri ho comprato una ciabattina estiva di Positano in pelle, tutte fatte a mano, dallo stockista del mercato a 15 euro :D c'hanno su un made in Italy gigantesco :lol:
Evitare il made in China sul resto è molto difficile, purtroppo.

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da stefanbo il 14 mag 2011 15:03


Non è questione se falsificano il marchio (a quel punto ci puoi fare pochissimo) ma di COSA s'intenda per Made in Italy

Ricordo una trasmissione di Report, mai smentita, che evidenziava come per fregiarsi del marchio Made in Italy bastava che UNO/QUALCHE componente fosse fatto in Italia.

Spero (ma vorrei lumi da chi ne sa più di me, quando non sono certo non "sparo" mai) che 100% italiano significhi veramente ciò... :roll:

Se invece come per molte DOP (tipo Bresaola della Valtellina DOP fatta con zebu africano...) alla fin fine si risolve in vuote parole e pochi fatti, allora....

OVVIAMENTE anche se Made In Italy, se è "Made in Prato" (che è Italy :D ) da cinesi, in laboratori al buio e senza alcuna garanzia, rimane sempre purtroppo Made in italy (il marchio non è Made By Italians...)

Mi spiace ma non ci si salva, IMHO :evil: :oops:

da Eat il 14 mag 2011 15:11


stefanbo ha scrittoSpero (ma vorrei lumi da chi ne sa più di me, quando non sono certo non "sparo" mai) che 100% italiano significhi veramente ciò... :roll:


A memoria (quindi potrei benissimo sbagliare) credo che da una legge del 2010 si possa mettere il marchio "made in Italy" se almeno 2 fasi della lavorazione delle scarpe sono realizzate in Italia.

da stefanbo il 14 mag 2011 18:06


Ho fatto varie ricerche in rete, e mi pare di aver capito, in grandi linee, questo:
"Made in Italy" basta addirittura che l'idea e/o il progettatore siano italiani, cioè NESSUNA tutela... :twisted:
"Made in italy 100%" (o dichiarazione simile) secondo decreto Ronchi del 2009, TUTTA la filiera deve essere italiana, quindi effettivamente una vera garanzia enche di confezionamento e materiali (contraffazioni a parte, ovvio!)

Insisto, non è il mio campo, e se qualcuno ne sa di più ben venga il suo contributo!! :wink: :D

da Luca75 il 14 mag 2011 18:46


Nell'abbigliamento, non serve che il capo venga prodotto in Italia. Tutte le linee di accessori delle grandi maison italiane (il cento per cento delle borse, delle cinture ecc. Per le scarpe poco meno). Ultimamente, e questo è un male minore, c'è la tendenza a far arrivare anche i tessuti dei vestiti, o a far fare alcune lavorazioni in cina.
In pratica, i capi vengono prodotti all'estero ma assemblate in Italia. Sostenendo che l'assemblaggio è la parte più importante, si tratta di made in italy.. Ti lascio il link delle puntate di report perchè erano fatte mooolto bene,
http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... b6dcc.html
http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... 3eb19.html
http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... 012ac.html

da stefanbo il 14 mag 2011 18:51


Grazie Luca75, purtroppo allora è peggio di quel che speravo, ma un po' come paventavo, ergo NESSUNA sicurezza che un prodotto sia stato interamente confezionato, prodotto in Italia con merci italiane.... :oops: :oops:


Perfettamente inutile quindi, per l'abbigliamento, cercare il marchio... :twisted:


da caneciccio il 15 mag 2011 11:34


Lo sospettavo già (banalmente pensavo a contraffazioni di marchio)
Secondo me c'è cmq modo di capire... guarda la manifattura, come è fatta, se è cucita bene o tirata via... sono cose che con un po' di occhio si sgamano. Ci sono scarpe che pur marchiate MiI non comprerei mai, e altre che le vedi subito, possono durarti anni. Quello secondo me è il MiI serio, fatto da artigiani o ditte serie, non da gente ammassata in capannoni che fa una scarpa in 2 minuti...

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tantoramai il 15 mag 2011 19:37


scarpe da tennis rigorosamente "plastica" mi durano una stagione ma le pago davvero poco..... off ... un anno fa sono andata a comperare un phon (ho una criniera) visionati un centinaio se non di più e portato a casa un phon cinese :cry: non ho avuto scelta, tutti erano made in muso giallo

l'unico made in cermania era da viaggio

da Luca75 il 16 mag 2011 00:48


Diciamo che dai 250 euro in su, anche se sono stati fatti in Cina o con manodopera a basso costo, non è che ti rifilino robaccia... Però è un po' come con gli asterischi nei surgelati-- Oltre una certa cifrà avrò il diritto che l'etichetta sia chiara.. Poi posso decidere consapevolmente.
PS: ma anche sotto quella certa cifra. Perchè non è che chi ha più soldi da spendere abbia anche diritto ad un trattamento più onesto!!

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