Mauro1980 ha scrittoChe un prodotto scaduto non sia necessariamente avariato è ovvio, ma, come scritto anche dal moderatore, i prodotti scaduti sono rifiuti, non alimenti per animali, quindi vanno trattati come le norme per questo genere di rifiuti prevedono prevedono (biogas, compost, discarica) (decreto 152).
Di focaccine e panettoni scaduti ne ho visti e li uso per preparare la pastura da andare a pesca, vi assicuro che alcuni dentro sono verdi, non li uso neanche per la pastura, li butto diretti nella compostiera.
Pensare che qualcuno li dia da mangiare a delle povere bestie mi fa incazzare e non poco.
Vi fidereste poi di un allevatore che usa merce solo scaduta, ma che lui reputa non avariata? io no
Aggiungo, il corrierone milanese, parla di un piccolo allevatore di 750 suini, guarda caso per questi traffici usano sempre piccoli disperati, magari sull'orlo del tracollo.
Spero, in caso d'accertamento, in una pena esemplare.
Mauro1980 ha scrittoOltretutto hai appena denunciato un conflitto d'interesse per cui dovresti astenerti a formulare alcuni giudizi... leggi la premessa, innanzitutto.
.
Mauro1980 ha scritto...Il conflitto d'interesse c'è anche quando si difende, non solo il proprio operato, ma quello di clienti o amici o soci d'affari, ovvero non si è più in quella situazione d'imparzialità richiesta.... in questo caso un "concorrente" , per cui dovrei solo godere delle disgrazie altrui o alimentare il sacro fuoco dello sdegno... ma non è così, che si fa buona ( e corretta) informazione...
santippe28 ha scrittoChe ... Poi grave illegalitá . leggere il codice penale gioverebbe, ho avuto personalmente a che fare con casi di frode in commercio a tutela delle parti civili , ...non è che gli imputati siano stati condannati a ste grandi pene . Max 6 mesi , pena sospesa , o patteggiamento. Per i nostri giudici non è considerato reato grave a meno che non ci scappi il morto...se hanno frodato, che paghino e basta. Vorrei solo dare il giusto peso non solo all'accaduto ma anche prendere esempio di come si argomenta la notizia: destinare , esempio (ribadisco : "ESEMPIO") buccette esauste di pomodoro o prodotti da forno raffermi o polpa di barbabietola fermentata come sottoprodotto in aree dove l'alimentazione zootecnica non le ammette , è senz'altro un fatto grave dal punto di vista della difesa delle eccellenze che ne derivano. Immettere per alimentazione umana prodotti pericolosi per la salute a breve/media o lunga (come prodotti ittici surgelati già in stato di decomposizione/potenzialmente intossicanti, oppure ricordate il caso del colorante mutageno SUDAN nei derivati del peperoncino di una decina di anni fa? O dell'infestazione di FUSARIUM e relativa presenza di aflatossine, fra i più potenti mutageni in natura, nei derivati farinacei da alcune aree dell'EST Europeo e utilizzate da grandi aziende di trasformazione di pasta... ecc) è un altro paio di maniche. In alcuni casi le multinazionali, a volte anche citate in questi consessi, hanno la forza mediatica per "condizionare" il ridimensionamento dei casi, mentre nel frattempo attuano le azioni correttive "pulenti". Altri poveracci, sulla stregua di grancasse che martellano anche per i "sentito dire" effettuato da ignoranti leggenti o giornalisti d'assalto degni di scrivere su riviste legittimate a comparire sui travolini delle parrucchiere, sono sotto la gogna mediatica per molto meno, e senza le giuste ridimensionate una volta chiariti i casi...
inappetente ha scrittoAltri poveracci, sulla stregua di grancasse che martellano anche per i "sentito dire" effettuato da ignoranti leggenti o giornalisti d'assalto degni di scrivere su riviste legittimate a comparire sui travolini delle parrucchiere, sono sotto la gogna mediatica per molto meno, e senza le giuste ridimensionate una volta chiariti i casi...
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