santippe28 ha scrittoho afferrato il concetto di Figlidiputin, ma è talmente ben espresso che lo invito a dilungarsi, mi piace assai, fa conto che sono una zia un pò tarlucca , ( cosa molto plausibile e fors'anche veritiera)
Voglio dire fare un mercato di prodotti km0 dentro la Rinascente e poi affermare "i piccoli produttori non vengono sufficientemente valorizzati!". E grazie al cavolo: perche' non fai un mercato di prodotti popolari&popolani nei caveau delle pelliccerie Annabella di Pavia gia' che ci sei? Per dire un vero avvicinamento al consumatore sono i mercati di Campagna Amica anche se ancora pochi e poco differenziati (se chiedi a bruciapelo al primo che passa che differenza c'e' tra un mercato di Campagna Amica rispetto alle bancarelle tradizionali voglio vedere quanti sanno rispondere correttamente,forse il 5%; il che signfica che andranno al mercato tradizionale dove,giustamente, non e' tutto Bio,si vendono le pesche ma non LA pesca saturnina, in via di estinzione, ecc ecc)
Un esempio di come si fanno le cose per valorizzare seriamente la biodiversita':
http://blog.paperogiallo.net/2012/11/la ... spesa.html...mi pare che con le "gioiellerie" Farinetti non siano neanche parenti. Attenzione gioiellerie non perche' il chilo di cipolle dentro la Rinascente costi di piu' rispetto al kg di quelle bancarelle,non e' detto, ma perche' e' il contesto che tende ad escludere coloro che
veramente hanno un certo rispetto del cibo e non ne fanno una moda passeggera: io non me la immagino l'anziana con il grembiule un po sgualcito e il fazzoletto in testa che supera 2 piani di: profumi,cravatte di lusso,giacche Valentino Garavani,sguardi commiserevoli di fotomodelle anoressiche per andare a prendere la cipolla varieta' tal de tali, che riteneva scomparsa dai tempi delle elementari.