Fante ha scrittoChe si debba vigilare sui prezzi sono anche d'accordo, che il problema delle famiglie sia il prezzo della pasta, se permettete, dubito.
Quoto, ed aggiungo; i rincari in tanti settori(benzina,energia,acqua...) sono evidenti e determinanti,ma per quello che ho potuto vedere nella grande distribuzione la pasta è aumentata circa di 6-7 centesimi al pacco...e questo non credo faccia la differenza.
Faccio ora due brevi digressioni economiche:
- in Europa, e specialmente in Italia, l'inflazione "percepita" è assai diversa dai tassi ufficiali aventi fonte Istat ed Eurostat. Perchè? Vogliono tutti truffarci? No, ma esiste una differenza sostanziale di contenuti tra il paniere di beni che vengono usati per calcolare i tassi ufficiali e i beni da noi consumati giornalmente: è ovvio che il paniere è molto ampio e contiene beni il cui prezzo in questi anni è addirittura diminuito
; il paniere viene rivisto abbastanza spesso, ma non basta mai!!
- sempre di più in campo economico viene attribuita grande importanza al fenomeno delle "aspettative" più o meno razionali; cioè, in soldoni, se la gente si aspetta che le tasse triplicheranno ( perchè lo ha annunciato il governo, perchè l'ha detto Silvio, perchè l'ha detto la fattucchiera, perchè è umido e mi fa male il ginocchio..) smette di consumare e questo si riflette sull'economia reale: in Italia il momento non è dei più felici (nemmeno dei più infelici a dire il vero) e le persone sono diventate molto "sensibili". Se dunque la pasta aumenta di 5 cent....i media cominciano a creare l'allarme e a fare da cassa di risonanza....la pasta diventa problema nazionale e i consumi del bene rallentano per circa un mesetto
Il risultato è che però così facendo in Italia si passa da un allarme nazionale all'altro che si esaurisce con un nulla di fatto in circa due settimane!! Ricordate l'allarme benzina di agosto?