Leggo e rileggo le interessanti discussioni nate sulle ceneri dalla recensione di un collega recensore e della replica che ne è seguita:da un lato Avvomarco che si domanda se forse non è il caso di rivedere il significato dei cappelli o di ripartire meglio il significato delle tre voci dalle quali nasce la media finale, dall’altra parte Bob si domanda la leicità di alcune, o tutte, le recensioni troppo personali o altresì legate a valori e gusti privi di quella maturità che ti permettere di distinguere tra un piatto valido prescindendo dalla propria soggettività; su tutti pone il veto Forchetta chiarendo che il sito ha il solo fine del mangione è di far “conoscere gli aspetti migliori della gastronomia e della ristorazione” …” In sostanza, ci interessa sapere dove si mangia bene, non dove si mangia male.”: non chiarendo però quali sono le regole per distinguere il bene dal male.( O forse non le ho comprese io!)
In mezzo a tutto c’è spazio anche per Balbo, che a solo una settimana di distanza, visita “La Luna Piena” cazziandola oltremodo.
Non entro nel merito della recensione perché non conosco minimamente il locale, ma quello che lascia imperterriti è il collegamento “ Al Giasarol” con il quale chiude il suo scritto: che è !? Mi sa molto di piccola vendetta!? Come si può ora prendere per veritiera la recensione con un simile dente avvelenato? Dove sono, Forchetta, quei filtri di cui parlavi!? Bob!...quel buon senso a cui ti appellavi!?...e Avvomarco, che recensioni sono mai queste, alimentate, forse, da interessi personali più che dallo spirito goliardico e gioviale che dovrebbe, in quanto non tecnici (almeno io), animarci?