Premetto che sono davvero spiaciuta per la morte del nostro soldato.
Non so se sia giusto chiamarlo eroe ma certamente ha portato alto l'onore della nostra Patria, di questo non ho alcun dubbio.
Quando accadono queste cose, quando accadranno e quando sono accadute mi ritrovo in preda a sentimenti molto contrastanti.
Se da una parte la reazione (pur con toni più pacati) è quella che lo stesso Tello ha avuto, di contro mi trovo sempre a pensare a quanto queste persone abbiano bisogno di un aiuto esterno per uscire dallo stato di dittatura e di arretratezza nel quale si trovano.
Penso ai soldati americani morti per restituirci la libertà durante la seconda guerra mondiale, penso a chi dice che in quel caso, come ai giorni nostri, l'intervento delle potenze straniere non è mai "a gratis", c'è sempre un tornaconto, tant'è che ci sono luoghi nel mondo dove non si interviene anche se le popolazioni si stanno massacrando in guerre etniche, religiose ... Non c'è petrolio, la terra non è in una posizione strategica, non frega una cippa a nessuno.
Eppure se una parte dei soldati che svolgono queste missioni (chiamiamole umanitarie, talvolta non lo sono affatto) lo fa non tanto per la Patria ma semplicemente perchè il compenso è assai allettante, c'è invece chi è mosso da principi davanti ai quali mi inchino.
Poi ci si domanda ... ma posso aiutare chi non vuole essere aiutato? Posso aiutare chi non mi vede come un aiuto ma come un nemico? Posso aiutare chi in definitiva non comprende io sono mosso da buoni propositi? La risposta è NO! Lo abbiamo sotto gli occhi ogni giorno: pensiamo un poco al nostro sud. Per anni sono state spese vite e denari per risollevare l'economia e la democrazia di un territorio arretrato sotto tanti punti di vista. Poliziotti morti per aver combattuto la mafia, la camorra, la n'drangheta. Ma si può ammazzare l'ignoranza? No, perchè io mi chiedo come sia possibile che i denari stanziati per poter dare al sud le infrastrutture di un paese civile siano finiti in fanteria. E' possibile perchè sono gli italiani del sud che votano i loro rappresentanti nei comuni, alle regioni, al governo centrale. E lo fanno non scegliendo una persona proba ed onesta ma solo perchè tizio o caio mi ha promesso che se do il mio voto mi danno la casa popolare, oppure un impiego in posta.
Ed allora queste persone pensano alla collettività oppure solo a loro stesse? Ed è giusto che il resto d'Italia paghi in termini di vite umane e di soldi, tanti, troppi soldi, tante troppe vite, per chi non guarda in faccia neppure il vicino della porta accanto?
No, perchè se il lavoro in posta lo danno a me perchè ho votato come mi è stato chiesto, quel posto io lo rubo a qualche altro ....
Ed ora torniamo alla situazione mondiale: è giusto aiutare una popolazione che in parte nega quel che loro accade? Dove le donne se non più obbligate non vogliono (per mentalità, ideologia, ignoranza) spogliarsi di quel velo che le copre da capo a piedi, dove l'istruzione viene vista come un optional, perchè io odio lo straniero, se è occidentale ancora di più, ma finchè cala le braghe per me ... prima mi faccio aiutare e poi lo secco?
Talvolta ho pensato che l'unico modo per aiutare davvero il sud di questa nostra Italia sia quello di stringere i cordoni della borsa e dire un bel "Signori e signori .... ora basta ... prima vi aiutate da soli eppoi vi aiutiamo noi tutti e ci riconsideriamo unica patria di questo mondo perchè ogni democrazia ed ogni piccolo passo verso le libertà individuali è passata nella storia attraverso lotte, sangue, e senso del dovere oltre quello dei diritti".
Prima di far colare il mio sangue, voglio tu sia disposto a far colare il tuo, per intenderci.
Se la vediamo da questo punto di vista ... verrebbe da dire ... andate e sgozzatevi! Poi penso ai soldatini americani che hanno salvato questa nostra Italia ....