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LITTLE MISS SUNSHINE (film dvd)

da deloZio il 25 nov 2007 23:38


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Tragicomica avventura degli Hoover, modesta e strampalata famiglia senza aspirazioni, il
cui viaggio verso un concorso di bellezza per bambine si trasforma in baraonda colossale.

Dell'allegra - ma non troppo - brigata fanno parte papà Richard (GREG KINNEAR), votato al successo
e condannato alla sconfitta; mamma Sheryl (TONI COLLETTE), incline al "buonismo" educativo, e suo
fratello Frank (STEVE CARELL), reduca da un tentativo di suicidio per amore di un uomo; l'adolescente
Dwayne (PAUL DANO), cultore di Nietszche, ha fatto voto del silenzio; il nonno (ALAN ARKIN), espulso
dalla casa di riposo per abuso di sostanze stupefacenti... una combriccola che, a bordo di un pulmino
Volkswagen, accompagna la piccola Olive (ABIGAIL BRESLIN) alla finale del concorso di bellezza che dà
il titolo al film (scritto e diretto da JONATHAN DAYTON e VALERIE FARIS).

Un apologo sui perdenti assolutamente imperdibile!
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Allora... avete presente quei film che si acquistano perché attirano l'occhio dall'espositore, e che dopo
la prima visione si nascondono nel mucchio? Ecco: questo dvd l'avevo praticamente cestinato. Storiella
misera, inverosimile, sgraziata: la solita America dei sobborghi, vita grama - quiz in tv - roast chicken -
concorsi di bellezza tra bambini per genitori infelici... patetico, a dir poco. Invece, in capo ad un paio di
settimane m'è tornata la voglia di guardarlo; poi dopo un settimana, e ha iniziato ad affascinarmi. Infine,
ho iniziato a metterlo di sottofondo prima di dormire, a conciliare il sonno (lo faccio coi film che gradisco,
perché mi rilassano)... e non capivo il motivo di tutto ciò, sinché ho ascoltato il commento audio dei due
registi:

La cosa buffa è che quando ci hanno mandato il copione non lo abbiamo letto subito. Sapevamo
che era il viaggio di una famiglia stramba che termina in una gara di bellezza, e abbiamo pensato:
perché mai dovremmo dirigere o anche solo vedere un film così?!”. È stato solo quando abbiamo visto
come erano stati presi personaggi forse già visti in altri film, e gli si era dato volto nuovo ed autentico…

l’aspetto interessante non è tanto la trama, quanto i personaggi e il modo in cui si esprimono.
Sono la struttura generale e il tono del film che ci sono piaciuti, non la storia in sé. È difficile anche
per le persone che hanno visto il film; dicono: “devi vedere questo film”, ma non sanno spiegare perché.
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Al ché, non vi consiglio certo di comprarlo. Fossi matto!... ma se vi capitasse in visione sul satellite,
concedetegli una possibilità. E per favore, guardate i dvd in lingua ORIGINALE: sempre siano lodati i
sottotitoli, se del caso, perché il doppiaggio in italiano fa spesso più male che bene.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Celo il 26 nov 2007 09:21


Mi associo al consiglio.
A me il film è piaciuto da subito: personaggi talmente surreali da risultare estremamente realistici... diverse scene in cui non si sa bene se ridere o piangere... sceneggiatura asciutta ma incisiva... Bello! 8)

Se poi a qualcuno interessano anche i premi, ha vinto l'oscar per la sceneggiatura e per il miglior attore non protagonista (il nonno, Alan Arkin).

da maxbor il 26 nov 2007 10:58


LITTLE MISS SUNSHINE - Voto 6,5

E' uno di quei film americani che esprimono un tipo di comicità che in Italia dovremmo paragonare a quella dei vari Boldi e De Sica.
Spesso li evito perchè già detesto la bieca comicità di quelli italici, alcune rare volte scopro invece dei grotteschi di qualità dove, in questo caso per le tragicomiche avventure on-the-road di una famiglia ovviamente...originale, godo momenti di pura ilarità.
L'ho visto poche sere or sono su Sky scelto fra mediocrità e cose già viste. Abbastanza gradevole, vi ho ritrovato numerose citazioni, per non dire una sceneggiatura in parte copiata, di quello che ritengo il miglior film del genere:
NATIONAL LAMPOON'S VACATION (Usa 1983, di Harold Ramis con Chevy Chase) Voto 7,5. Cambia la meta ma le disavventure sono ancora più iresistibili, merito in gran parte di un Chevy Chase nella sua più convincente interpretazione. Critica divisa (classico!) ma con grande successo di pubblico yankee.
Ci furono dei seguiti, con gli stessi attori, che ebbero un giusto minor sucesso (National Lampoon's Christmas Vacation del 1989 e Las Vegas:una vacanza al Casinò del 1997).
A chi è piaciuto "Little Miss Sunshine" se capitasse l'occasione consiglio di non lasciarselo sfuggire!

da deloZio il 26 nov 2007 14:07


maxbor ha scrittouno di quei film americani che esprimono un tipo di comicità che
in Italia dovremmo paragonare a quella dei vari Boldi e De Sica.
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Non confondiamo comicità con commedia:
questo film, a parte un paio di sorrisi qua e là, non mira a strappare la risata.
Rappresenta invece, a mio parere, un passaggio psicologico focale: vale a dire,
il modo e il momento in cui questi personaggi smettono di preoccuparsi per ciò che
valgono/non valgono agl'occhi della gente, ai propri prim'ancora, godendo così di un
momento di felicità isterica. Il finale, pur inconsistente che sia, è liberatorio: conosco
e ugualmente apprezzo una commedia del 2004 che tratta i medesimi temi, pur partendo
da presupposti differenti... ma il finale è indigeribile, duro come la ghisa; posterò commento.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da deloZio il 26 nov 2007 15:40


deloZio ha scritto...
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• Inciso - in contesto di condivisione, il mio "concetto" di comicità americana è il seguente.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Celo il 26 nov 2007 15:51


maxbor ha scrittoLITTLE MISS SUNSHINE - Voto 6,5

E' uno di quei film americani che esprimono un tipo di comicità che in Italia dovremmo paragonare a quella dei vari Boldi e De Sica.
Spesso li evito perchè già detesto la bieca comicità di quelli italici, alcune rare volte scopro invece dei grotteschi di qualità dove, in questo caso per le tragicomiche avventure on-the-road di una famiglia ovviamente...originale, godo momenti di pura ilarità.
L'ho visto poche sere or sono su Sky scelto fra mediocrità e cose già viste. Abbastanza gradevole, vi ho ritrovato numerose citazioni, per non dire una sceneggiatura in parte copiata, di quello che ritengo il miglior film del genere:
NATIONAL LAMPOON'S VACATION (Usa 1983, di Harold Ramis con Chevy Chase) Voto 7,5. Cambia la meta ma le disavventure sono ancora più iresistibili, merito in gran parte di un Chevy Chase nella sua più convincente interpretazione. Critica divisa (classico!) ma con grande successo di pubblico yankee.
Ci furono dei seguiti, con gli stessi attori, che ebbero un giusto minor sucesso (National Lampoon's Christmas Vacation del 1989 e Las Vegas:una vacanza al Casinò del 1997).
A chi è piaciuto "Little Miss Sunshine" se capitasse l'occasione consiglio di non lasciarselo sfuggire!


Sinceramente fatico parecchio a trovare punti in comune tra i due film.
Il secondo è chiaramente un film comico. Divertente, ben fatto, ma comico.
Little miss sunshine è film dolceamaro e sociologicamente molto più incisivo.

da maxbor il 26 nov 2007 19:06


[quote="maxbor"]LITTLE MISS SUNSHINE - Voto 6,5

E' uno di quei film americani che esprimono un tipo di comicità che in Italia dovremmo paragonare a quella dei vari Boldi e De Sica.
Spesso li evito perchè già detesto la bieca comicità di quelli italici, alcune rare volte scopro invece dei grotteschi di qualità....."


Nella frase successiva a quella richiamata da deloZio spiego che talvolta, come in questo caso, fra pellicole che immaginerei di bassa lega scopro dei grotteschi di qualità.
LIttle Miss Sunshine è opera emblematica ma che rimane pur sempre una tragicommedia. Il grottesco è infatti quel genere che ti fa ridere di situazioni comunque drammatiche.
Si dice "Non c'è matrimonio senza pianto né funerale senza riso" perchè la natura umana è duttile e non sempre inquadrabile in rigidi schemi comportamentali.
L'impostazione del film richiama l'intrattenimento, com'è facilmente deducibile anche dalla locandina pubblicitaria, sebbene non sia sempre esilarante.
Detto questo volevo aggiungere che in questo film ci sono situazioni e personaggi che non possono essere spacciati per originali.
Il pulmino che deve essere sempre spinto è una scena dalle mille citazioni che alla lunga diventa stucchevole.
Il nipote che sceglie di rimanere muto è quasi un clone dello Zì Nicola eduardiano che ho recentemente rivisto a teatro.
La morte del genitore durante il viaggio è ripresa quasi integralmente da "National Lampoon's Vacation".
In entrambi i film la meta è pretestuosa. I personaggi sono come "drogati" dall'irrinunciabilità di conquistare qualcosa di effimero.
Il confronto fra i due film, simili ma non ovviamente uguali, è secondo me più che attinente e comunque non ho visto nel secondo, per quanto detto, tutta l'originalità decantata.
Entrambi non possono essere definiti drammatici sebbene il dramma sia presente, sia da vivo che...da morto, né ritenuti opere filosofiche sebbene non manchino di far riflettere.

Prossimo passaggio su SKy di Little Miss Sunshine, giovedì 29 novembre ore 14,30.

da maxbor il 27 nov 2007 11:01


Volevo solo aggiungere che i due Premi Oscar dati al film (sceneggiatura e attore non protagonista al "nonno") li ritengo alquanto generosi.

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