Vi segnalo questo interessante articolo sugli OGM
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Riassumendo...
lo studio riportava che il mais OGM può aiutare a mantenere rese che sono del 28-43% più alte che le controparti non transgeniche. Non solo. A parte i benefici della produttività, il MON810 ha anche surclassato il mais convenzionale in termini di livelli di fumonisine, tossine che sono prodotte da funghi capaci di infettare la pianta attraverso le lesioni causare dalla piralide. il MON810 contiene 60 parti per miliardo o meno di fumonisine, mentre la varietà non OGM ne contiene 6000, un livello non adatto per il consumo umano per la legge Italiana e Europea. Se fosse stato il mais transgenico MON810 a contenere alti livelli di tossine, l’interesse dei politici, dei media e del pubblico nei dati sarebbe stato probabilmente intenso. Ma la risposta a questi dati sconvenienti è stata poco ricettiva, nel migliore dei casi.
I dati delle fumonisine dal test sarebbero stati particolarmente imbarazzanti per la coalizione. Molti dei suoi membri hanno fatto campagne contro una proposta di abbassare il livello di soglia delle fumonisine da 4000 a 2000 parti per miliardo, in gran parte perché per l’agricoltura biologica, con il suo limitato arsenale di agenti antifungini, sarebbe stato difficile rimanere al di sotto di quel livello. Infatti, nell’anno in cui il test è stato effettuato, più del 50% del mais italiano ha superato le 4000 parti per miliardo di fumonisine, e sarebbe stato considerato non adatto al consumo umano; se fossero stati adottati i nuovi limiti, praticamente tutto il mais italiano sarebbe stato inadatto al consumo umano.
Le conclusioni dell'autore Dario Bressanini
Chi “opera in campo scientifico” pubblica su riviste scientifiche internazionali dotate di referee. Non mi pare di aver visto recentemente su Nature qualche articolo dei membri della coalizione “liberi da OGM”.
Ministro De Castro, Lei che quando dirigeva Nomisma ha detto chiaro e tondo che l’Italia non può fare a meno degli OGM per le proprie produzioni agroalimentari di punta (Parmigiano, Grana, Parma, San Daniele), vuole per cortesia inserire nell’articolo una postilla che escluda esplicitamente quegli “istituti” che non abbiano al loro attivo pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali? Non vorrei fra qualche mese dovermi leggere l’ennesimo editoriale di Nature…
Ministro Mussi, Lei è il “mio” Ministro, visto che sono un ricercatore universitario. Non pensa che sarebbe meglio indirizzare quei 3 milioni in modo più preciso? Escludendo fantomatiche fondazioni (posso peccare ancora? ), e indirizzarle magari agli studenti di dottorato Italiani, che percepiscono meno di 1000 euro al mese. E quelli, la ricerca scientifica, la fanno davvero!