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Il Capodanno della nonna

da tpt il 28 dic 2007 16:07


La tovaglia candida, le stoviglie nuove: quelle della festa.
Scopro ora cosa hai fatto tutta mattina in cantina: ti sentivo armeggiare, spostavi gli scatoloni pieni di polvere e ricordi. Hai trovato il secchiello per il vino, quello in argento che ci regalarono i Rossi per il nostro 25 anniversario. Mai usato … ma questa è una serata speciale, è l’ultimo dell’anno, il nostro ultimo dell’anno. I figlioli ormai grandi ci hanno spiegato che quel viaggio alle Maldive era proprio un’occasione da non perdere e pazienza se contriti ci hanno spiegato che la partenza per la sospirata vacanza era per il giorno 24 dicembre. Mi hai vista spentolare il giorno della vigilia di Natale. Ho preparato il brodo per i cappelletti, il lesso, la salsa verde e la mostarda, come quando i bambini erano ancora piccoli ed il pranzo di Natale era per loro un supplizio presi com’erano dai nuovi giocattoli che Babbo Natale aveva fatto trovare loro sotto l’albero. Pazienza se io e te non potevamo concederci neppure un piccolo pensiero. La gioia dei nostri ragazzi era per noi il dono più bello. Questo è stato un Natale diverso. La messa di mezzanotte eppoi a letto, come due anziani qualsiasi, con i nostri capelli bianchi posati sul cuscino. Ma ora si avvicina l’ultimo dell’anno e quest’anno hai cercato per me il secchiello del vino. Ho rovistato per trovare l’Argentil … una bella strofinata e la nostra tavola è sembrata quella di un re: io la tua regina. Non ho preparato nulla. Si sa, i vecchi si accontentano di poco. Ma tu hai pensato anche a questo. La rosticceria sotto casa ringrazia per il dono di un buon quarto della nostra pensione mensile. Ma stappi la bottiglia messa in fresco della quale nemmeno mi ero accorta. Mi dici auguri, gli occhi umidi della commozione che solo sa prendere il cuore delle persone che amano e che sanno di essere tanto amate. Che moglie vecchietta ed indegna sono: non ho messo neppure le lenticchie a bagno. Pensavo di coricarmi presto, come tutte le altre sere. Ma accipicchia hai pensato anche a quelle! E c’è anche il cotecchino, si dice porti bene dopo la mezzanotte. Fuori si sentono gli schioppettii dei fuochi d’artificio, ma io sento solo il battito del tuo cuore …. Il suono dell’amore.
Buon Anno, vecchio caro amore mio! Sarò anche vecchia e stralunata ma la giarrettiera rossa era ancora nel baule … in cantina, vicino al secchiello per il vino. E questa sera la indosserò. Non sarò ridicola perché l’amore non lo è mai, anche alla nostra età che vede nascere questo nuovo anno.

da grasderost il 31 dic 2007 10:13


L'hai scritta te o l'hai tratta da qualche parte ?

C'è della poesia...... e un po' fa sempre bene.

Brava !

da tpt il 31 dic 2007 12:44


Uhm .... l'ho scritta io. :oops:
Grazie.

da santippe28 il 09 gen 2008 13:03


L'ho letta solo ora. Complimenti , la trovo stupenda e mi ha fatto commuovere. Fa riflettere , personalmente pur essendo appena una teen ager 8) 8) 8) preferisco sempre trascorrere le vacanze natalizie all'antica , seguendo le tradizioni, non le cambierei mai con un viaggio alle Maldive , almeno finchè non resterò sola al mondo , senza amici , nè parenti.

da tpt il 09 gen 2008 13:14


Grazie Santippe. Anch'io non partirei mai per le vacanze di Natale.
Ma so cosa vuole dire trascorrere questa festa senza la famiglia e sinceramente (anche se oramai me ne sono fatta una ragione) trovo che le piccole cose, chi ti è vicino ogni giorno meriti il tuo sorriso anche in queste occasioni. Ed è quello che cerco di fare.

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