Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
10 messaggi
Pagina 1 di 1

Il Labirinto del Fauno

da Fante il 10 gen 2008 11:44


Una sola parola: splendido!

Visto ieri sera su Sky....

Una bambina reagisce agli orrori della dittatura di Franco con la fantasia. Una splendida favola gotica.

da zot il 10 gen 2008 13:05


E' la seconda opera di Guillermo del Toro ambientata nel corso della lunga e tragica guerra civile spagnola, in cui sembra che la bambina si rifugi nel mondo delle fiabe.
Il mondo fiabesco è feroce se si sono lette fiabe vere (non quelle della Disney): nelle fiabe vere, i bambini vengono fatti a pezzi e mangiati dagli orchi, i fratelli vengono venduti dai fratelli, i genitori abbandonano i figli nei boschi, alle principesse viene segata la testa o gettati incantesimi tremendi da fate invidiose e crudeli.
Il mondo delle fiabe contadine, che è il mondo che ruota intorno al Labirinto del fauno, non è un rifugio dalle paure, ma una proiezione di queste paure che sorge direttamente dall’inconscio e dà vita ad un mondo ancora più terrifico e spietato.

da grasderost il 10 gen 2008 13:21


'stica :shock:

da santippe28 il 10 gen 2008 14:37


l'ho visto anch'io , mi è piaciuto molto , un film che , nonostante l'impegno , non è pesante , bellissimo.

da deloZio il 10 gen 2008 15:11


Immagine
.Illustrazione di Gustav Doré, per Pollicino di Perrault


Immagine sottofondo audio

zot ha scrittoIl mondo fiabesco è feroce, se si sono lette fiabe vere (non quelle della Disney)

A causa del bassissimo livello di alfabetizzazione (in alcuni casi pari a zero) fra gli agricoltori dell'Europa premoderna,
non disponiamo di registrazioni storiche sui serial killer delle epoche più remote. Tuttavia, esistono prove attendibili
che simili mostri esistessero anche nell'antichità. Tali prove sono giunte a noi sotto forma di favole. Al giorno d'oggi si
pensa alle fiabe come a una forma di intrattenimento per bambini, ma esse, in origine, erano destinate a un pubblico
adulto. Il contenuto estremamente macabro di molte fra queste storie, dimostra che chi le ascoltava aveva familiarità
con quel tipo di maniaci omicidi che oggi chiamiamo serial killer. In Il fidanzato brigante dei fratelli Grimm, per esempio,
l'eroina si introduce furtivamente nella casa del suo fidanzato e lo osserva mentre , aiutato da alcuni compari, porta a
casa una giovane donna, la fa ubriacare poi la uccide, la taglia a pezzi e ne mangia il cadavere.


In un'altra favola dei Grimm, L'uccello strano, una giovane donna troppo curiosa scopre che suo marito è un assassino
seriale quando entra in una stanza proibita, e vi trova una grande vasca piena di sangue e di cadaveri tagliati a pezzi.
Quando il marito torna a casa e si accorge che la moglie ha scoperto l'orribile verità, non perde tempo a liberarsene:

la gettò a terra, la trascinò per i capelli, la decapitò sul ceppo e la fece a pezzi,
sicché il suo sangue colò sul pavimento. Poi la buttò nella vasca, con le altre
.


Immagine

Forse, la fiaba più emblematica è Capuccetto Rosso. Molti studiosi ritengono che le antiche superstizioni sui
lupi mannari derivino, almeno in parte, da fatti reali e risalenti al Medioevo, commessi da assassini-mutilatori
che uccidevano con tale ferocia da far credere di essere uomini lupo, o licantropi.

È molto probabile che l'omicidio in serie sia un fenomeno molto più antico di quanto
noi immaginiamo. Le strane leggende incentrate su streghe, vampiri e lupi mannari
non sono forse altro che un tentativo di spiegare delitti tanto atroci da risultare incomprensibili
agl'abitanti delle piccole comunità di una volta
, sebbene oggi non ci stupiscano più. Tali mostri
dovevano necessariamente essere creature soprannaturali.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . JOHN DOUGLAS, mindhunter



Per noi, il lupo mannaro non è che il personaggio di vecchi film dell'orrore, ma gl'europei del
sedicesimo secolo la pensavano deversamente. Quando le autorità scoprivano che qualche
folle criminale era entrato in azione non limitandosi a uccidere ma spingendosi a sbranare e
ridurre in pezzi le sue vittime, non lo consideravano come una persona dominata da impulsi
psicologici deviati, bensì come qualcuno che aveva accolto in sé il potere di Satana,

tramutandosi in mostro: erano i loro stessi crimini a sembrare l'opera di creature infernali.


Quando le autorità riuscirono finalmente a identificare questi psicopatici, fu chiaro che
intendevano usarli per dare un esempio… i cittadini di Bedburg si spinsero decisamente
in là, quando si trovarono a giudicare Peter Stubbe.

Immagine Alcuni dei contenuti che seguono potrebbero disturbare la sensibilità di chi legge
Per prima cosa lo torturarono fino a obbligarlo a confessare. Poi lo legarono alla ruota,
gli strapparono pezzi di carne con tenaglie roventi, gli frantumarono gl'arti con il dorso
di un'ascia, lo decapitarono e bruciarono i resti del suo corpo. (da un pamphlet, 1590)


Quest'agghiacciante trattamento non era solo un atto di vendetta: aveva anche
lo scopo di fungere da deterrente per gl'altri aspiranti lupi mannari nella zona.



Immagine
. . . . . . ..clicca sull'immagine



Avevo scelto di non intervenire più in questa Sezione, ma per il buon zot mi concedo una deroga.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Fante il 10 gen 2008 15:32


Tra l'altro....non ho mai capito perchè in questi libri sui serial killer vengano citati così raramente i dittatori che delegavano lo sterminio ma che certamente li appagava....

da il_verza il 10 gen 2008 15:54


non ho mai capito perchè in questi libri sui serial killer vengano citati
così raramente i dittatori che delegavano lo sterminio ma che certamente li appagava


Semplice: il dittatore, anzi no l'uomo di potere in genere, non rientra nella classificazione psico-patologica del "serial killer". Eccezioni di genere ve ne sono, ovviamente, ma per lo più sono persone che non avrebbero il fegato di eseguire ciò che loro stessi ordinano ai loro sottoposti. Personalmente, quindi, avrei dei dubbi pure sul reale appagamento.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da Fante il 10 gen 2008 16:20


il_verza ha scrittoPersonalmente, quindi, avrei dei dubbi pure sul reale appagamento.


Non concordo

Stalin, Pinochet, Pol Pot, non potevano non bearsi del terrore
Il serialkiller punisce una categoria di persone. C'è un sorta di celebrazione del dominio fisico e del potere con spiccate connotazioni sadiche.

Sono esistiti infatti anche dittatori certamente spietati ma non sterminatori

da il_verza il 10 gen 2008 17:02


Fante ha scritto Stalin, Pinochet, Pol Pot non potevano non bearsi del terrore



E sia, ma le loro "attività" sterminatrici non rientrano nella definizione di serial-killer; è un problema di inquadramento sistematico del fenomeno, non di saltuaria abiezione morale.

ps: se non l'hai già fatto, leggi I volenterosi carnefici di Hitler di Goldhagen.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da silbusin il 10 gen 2008 17:38


Bisogna anche dire che nelle due favole citate dei fratelli Grimm sia il brigante che lo stregone vengono puniti con la morte.
La certezza della pena... 8)
Anche le mille e una notte nasce da una serie di delitti di Shāhrīyār, e i racconti ne raccontano altri.
Sheherazade o Sherazade alla fine viene perdonata (?) dal sultano assassino. Se fosse stata la mantide di Cairo, l'amico Shāhrīyār non avrebbe dormito tranquillo.
Anche nella sinfonia di Korsakov ci sono diversi adagio e gravi che stanno a significare la drammaticità degli eventi per poi sfociare nell'armonioso e liberatorio finale (sin troppo da operetta).
:roll:


in generale evito di far sfoggio di cul-tura se no fante mi si avvilisce. :oops:

10 messaggi
Pagina 1 di 1
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 34 ospiti

Moderatore: capohog

cron