Ricerca dell'università Cattolica La «Peggio gioventù»? I 30enni di oggi Una serie di record negativi per l'Italia, fanalino di coda su quasi tutti gli indicatori rispetto ai Paesi europei
La ricerca elenca una serie di record negativi, che ci vedono fanalino di coda su quasi tutti gli indicatori rispetto ai Paesi europei. Secondo Rosina «i giovani italiani risultano avere il minor peso elettorale di tutta Europa; hanno la più bassa scolarizzazione e occupazione, i salari sono fra i più bassi. Il nostro Paese ha il sistema previdenziale più iniquo e al contempo il maggior debito pubblico ereditato dalle generazioni precedenti. In Europa i giovani italiani sono quelli che contano meno dal punto di vista sociale, economico, demografico e politico».
«La stessa spesa sociale in Italia è assorbita per lo più dall’old age (61% contro il 47% della media europea, dati Eurostat) e siamo il Paese europeo che destina meno risorse verso le giovani generazioni. Ed è per questo che si appoggiano fortemente alla famiglia di origine, il loro vero ammortizzatore sociale».
La generazione che è cresciuta sulle ali del boom economico è stata dunque «più brava a indebitarsi che a produrre ricchezza». Ed è quella stessa a cui 12 milioni di 18-34enni, il popolo dei «bamboccioni», il prossimo 12 aprile, dovrà rinnovare la propria fiducia.
E' "quasi" vero.
SE fai bene i conti, quelli a cui dovremmo riassegnare una certa fiducia sono i NIPOTI della generazione del boom.....Sono passati quasi sessant'anni....
"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"