primus ha scrittoCommenti??
La recitazione è buona, il canovaccio scadente. O meglio, il genere giallo-musical non fa per me: in un giallo di costruzione razionale prima mi si mostrano
(di sfuggita) le scene
(mute) che determinano il delitto... qui, no. Una trama imbastita, man a mano, solo d'aggiunte a chiacchiere: dov'eri, ero al casino di caccia, non è vero, poi sono tornata, ho visto tizia, cosa faceva, non faceva nulla, vabbè confesso, stava... solo rilanci a chiacchiere, appunto, non ho nulla di visivo cui aggrapparmi. Di seguito:
un musical ogni venti minuti, a stoppare il film, ammazza atmosfera e concentrazione; infine, pure l'esagerazione montante dei sentimenti in gioco m'infastidisce un poco: leziosità, invidia, avarizia, corna, ira, presunto concepimento incestuoso, suicidio, un bel sabba conclusivo, con le viscere del morto offerte a Satana, avrebbe coronato una spirale montante tenuta insieme con lo scotch. Il dubbio: è un giallo raffinato, oppure una gara a chi la spara più grossa? Rivedendo per la millesima volta "
Parenti Serpenti" di Monicelli, la
mia risposta è bell'e pronta.
In tutto ciò l'aspetto positivo, l'unico che potrebbe spingermi a rivedere il film a stralci, è Emmanuelle Béart:
da infarto...
Ho tentato tante volte di vederlo...