Quest'estate, viaggio in Costiera amalfitana, agosto: ci compriamo il navigatore per non perderci su quelle stradine prevedendo di girare un po'.
Alloggiamo all'hotel Iaccarino, accanto al Don Alfonso a S.agata sui 2 golfi, in alto sulla collina: prima sera, decidiamo di andarci a mangiare una pizza a valle, a Sorrento.
Accendiamo il navigatore e via, si parte in discesa.
A un certo punto la vocina di indica di svoltare a sinistra. Manchiamo la strada, senza riuscire a capire dove sia: il navigatore ricalcola e ci fa tornare indietro, insiste, svoltare a sinistra.
Troviamo la strada: passa fra delle casette di un microborgo e scende.
Ci inoltriamo, il navigatore dà l'ok, è la strada giusta, proseguire.
La strada si fa stretta, sempre di più, scende, sempre più ripida. Ci diciamo: vabbè, si allargherà.
Di colpo "precipita" su due curve a gomito, una dà sul piazzalettinino d'ingresso di una villa che però non consente manovre, l'altra scende...nel nulla.
Siamo nel panico: siamo su una pendenza assoluta, senza poterci girare e in quel momento...da sotto sale una macchina. Panico!!
Nella macchina sopraggiunta c'è un signore del luogo, ci dice in pratica "
ca**o fate qua" e gli spieghiamo come ci siamo arrivati. Lui studia la situazione e ci fa:
ok, torno indietro, c'è un piazzaletto poco sotto, scendete con me, lì fate manovra e vi girate, e mi seguite.
Lo seguiamo in quel budello a pendenza 45°, arriviamo al piazzaletto, ci giriamo e lui ci fa: ora seguitemi su.
Facciamo per imboccare la salita ma la nostra macchina non la regge, non riesce a salire, si spegne più volte, la strada che avevamo sceso con difficoltà, a salire è ancora peggio e ha curve strettissime, non ci passiamo: ci troviamo bloccati.
Bloccati nel nulla, alle 9.30 di sera fra gli ulivi, nel buio assoluto, senza sapere COME muoverci e tornare.
Il signore torna indietro a piedi a vedere che fine abbiamo fatto, bella forza lui c'ha er pandino 4x4 piccolo e snello, e deride la nostra macchinetta cittadina. Si offre:
vabbè ci provo io a tirarvi fuori, datemi le chiavi, io so come salire, ve la guido io la macchina fin su, seguitemi a piedi.
Accettiamo benedicendolo.
Sale in macchina e di nuovo, povera macchinina, non gliela fa: si spegne, perde giri, lui la riaccende, sgasa, insomma il tizio la deve portare così su di giri per riuscire a salire su quella pendenza con la necessaria velocità a passare la curva, che inizia a fumare dappertutto. Fumano le gomme, fuma il motore, puzza di bruciato dappertutto.
Però riesce a portarla su su su, fin all'inizio della strada.
La macchina è in una nube nera, temperature mai viste. Lui ci dice di buttarla, ci deride ancora per queste macchinacce cittadine, aspetta che si raffreddi un po' e poi ci fa strada cmq a Sorrento.
Nel salutarci ci dice:
eeeeh ma quella che stavate facendo è un vecchio sentiero, non carrozzabile (lui proveniva penso dai campi poco sotto dove aveva fatto dei lavori, e cmq era attrzzato con un 4x4),
sono sbagliate le mappe di tutti i satellitari! ma sapete quante grosse macchine, più grosse della vostra, ci sono morte su questo sentiero? Suv, audi enormi, bmw... tutte scese come voi e lì rimaste, troppo lunghe per potersi girare, troppo grosse per potersi maneggiare, restate lì incastrate o a motore rotto... lo sanno tutti
((Poi la macchina ha puzzato per vari giorni e temevamo si fosse rotto tutto, però grazie al cielo s'è ripresa.))
Morale?
Fosse stato per me, a quelli del tomtom gli avrei fatto causa. Da allora non me fido più.