balcone ha scrittoInfatti mi domandavo (retoricamente) come mai in una sezione come questa, dove si parla anche delle scuregge dei pidocchi, nessuno avesse commentato l'accaduto.... ovviamente il post non poteva che essere di questo tenore. Insinuazioni molto basse, scarso peso alla gravità del fatto, ma del resto, vista la sua posizione politica, non merita di vivere Belpietro.
Ora attendo che qualcuno sottolinei come tenga più al proprio cane che alla vita di uno spregievole servo di berlusconi
maxbor ha scrittobalcone ha scrittoInfatti mi domandavo (retoricamente) come mai in una sezione come questa, dove si parla anche delle scuregge dei pidocchi, nessuno avesse commentato l'accaduto.... ovviamente il post non poteva che essere di questo tenore. Insinuazioni molto basse, scarso peso alla gravità del fatto, ma del resto, vista la sua posizione politica, non merita di vivere Belpietro.
Ora attendo che qualcuno sottolinei come tenga più al proprio cane che alla vita di uno spregievole servo di berlusconi
L'innocenza di chi, come te, si sforza di credere ancora in qualcosa (politicamente parlando) mi fa davvero tenerezza. E non è retorica.
Sarebbe certamente grave se un Tramaglia di turno avesse voluto attentare a qualsivoglia individuo politicamente schierato, ma sarebbe GRAVISSIMO se una situazione farlocca fosse presa a pretesto per allertare e impaurire (ovviamente dei comunisti mangiabambini) tutto il popolo (quello delle libertà, chiaramente).
Per vostra informazione e diletto vi posto un paio di interventi da altri forum.
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Doktor Cudo da Arena Politica di finanzaonline.com
L'ATTENTATO A DEL PIETRO: TANTE TRACCE NIENTE IPOTESI
L’odio di uno solo. Il rapinatore solitario e anche un po’ disperato, magari tossico, che tenta il colpo in quel palazzo della buona borghesia milanese. E infine anche l’ipotesi che nessuno pronuncia ma tutti pur con estremo timore e cautela lasciano scivolare via tra le parole e le pause: la montatura. Una cosa sembra certa agli investigatori e agli inquirenti a tre giorni dal fallito attentato al direttore di Libero Maurizio Belpietro: chi ha agito giovedì sera tra le 22 e 40 e le 23 nel palazzo in via Monte di Pietà, pieno centro di Milano, difficilmente è riconducibile a un gruppo terroristico. «Chi organizza un’azione così eclatante poi la vuole firmare, deve far sapere chi è stato. Invece in questo caso, a tre giorni dai fatti, manca ancora qualcosa che assomigli a una rivendicazione» osserva il prefetto Carlo De Stefano, fino a pochi mesi fa direttore dell’Antiterrorismo del Viminale.
L’inchiesta è affidata ai sostituti Pomarici e Pradella e coordinata dall’aggiunto Armando Spataro, responsabile del pool antiterrorismo della procura di Milano. «Chi solleva critiche su questo non sa quello che dice» taglia corto il senatore Gerardo D’Ambrosio (Pd), ex capo del pool Mani Pulite e a sua volta, ai tempi del pool, «protetto» dall’agente scelto Alessandro M, lo stesso che giovedì sera ha sparato tre colpi di pistola mettendo in fuga l’attentatore di Belpietro.
D’Ambrosio ce l’ha con il senatore Maurizio Gasparri (Pdl) che polemizza sulla «scelta» di affidare l’inchiesta a Spataro. Gasparri non sa, o fa finta di non sapere, che non si tratta di una scelta ma di un obbligo dettato dall’organizzazione degli uffici di procura. Una polemica gratuita, quindi, la sua, oltre che «insensata» considerata l’esperienza del pool antiterrorismo di Milano. D’Ambrosio dice qualcosa di più: «Sono molto contento che l’indagine sia affidata a Pomarici e Spataro, entrambi colleghi di grandissimo valore ed esperienza. In più, che certo non guasta, Pomarici già si occupò, anche se l’inchiesta era affidata a Brescia, del fallito attentato del 14 aprile 1995 contro di me. E tra i due fatti ci sono curiose analogie, nella dinamica, nell’assoluta mancanza di tracce».
Il capo scorta Alessandro M, («un giovane molto attento e impegnato nel suo lavoro, uno che lo prendeva molto sul serio» dice D’Ambrosio) è stato ascoltato nuovamente anche ieri dagli investigatori. Quei venti minuti sono passati al setaccio, ricostruito metro dopo metro e secondo dopo secondo. Digos e polizia scientifica anche ieri hanno continuato i sopralluoghi non solo nel palazzo di via Monte di Pietà - nei due cortili interni, nelle scale e sul pianerottolo tra il quinto e il quarto piano dove il caposcorta ha sparato tre colpi contro lo sconosciuto a cui s’era inceppata l’arma – ma anche lungo le vie di fuga che danno su via Borgonovo.
È escluso infatti che l’attentatore sia fuggito dall’ingresso principale dove c’era il secondo uomo della scorta di Belpietro che non ha visto nulla. L’unica alternativa via di fuga passa da un secondo cortile interno, da un muro di cinta alto due metri, da altri cortili di un altro palazzo che affaccia su via Borgonovo sorvegliato telecamere e portiere.
Ma niente e nessuno ha visto qualcosa.
«Un delitto perfetto» osserva un alto funzionario del Dipartimento delle pubblica sicurezza del Viminale, «in tre giorni di indagini non sembrano emergere indizi, evidenze o prove». Neppure un’impronta o un rametto spezzato, qualcosa che testimoni la fuga. «Ma neppure - insiste il funzionario - qualcosa che dica che è stata tutta una montatura».
Tutta la dinamica sembra «molto strana» riflette D’Ambrosio, «a cominciare da quei tre colpi sparati a vuoto, eppure Alessandro è uno che ci sa fare con le armi. Anche del mio attentatore non si seppe più nulla, fino a quella confidenza, anni dopo, di Pitarresi, ex picchiatore fascista poi diventato spacciatore che raccontò di essere stato incaricato di fare un attentato a uno del pool... Inchiesta di cui poi non ho saputo più nulla».
"Non ho dubbi sulla dinamica"
E' gia' pronto qualche il disperato a cui hanno dato sta' missione o fanno fare il casting alla Marcuzzi?
"Cercasi uomo somigliante a identikit onde evitare figura di
mèrda. Compenso adeguato. Consulenza legale gratuita..."
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Vedrai che arriveranno a scrivere "...nulla di fatto per il presunto scherzo fatto al direttore. Ancora mistero su come l'autore dello scherzo, si sia impossessato del mantello dell'invisibilita' da una base segreta americana nel deserto del dakota. Mantello che permette a chi lo indossa di volare e scavalcare muretti, sorvolare cortili e assorbire il rumore degli spari anche a distanza.
Superpippo ci fa' una pippa, cribbio."
"Si e' trattato di un semplice test per verificare per quanti giorni riusciamo a far passare per vera una càzzàta grande come una casa. Col dossier telekom vi abbiamo preso per il cùlo per mesi. ogni tanto bisogna testare se ne siamo ancora capaci.
Per il bene del paese, cribbio"
"pronto?"
"Pronto"
"Sono io, allora...non l'hanno bevuta...siete dei dilettanti. Minimizziamo questa figura di mèrda, fate passare un po' piu' di fica in video, e vediamo un po' di evitare, in futuro, certe iniziative, e' chiaro?"
"chiarissimo".
"Bene".
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VOTASILVIOVOTASILVIOVOTASILVIOVOTASILVIOVOTASILVIO
primus ha scrittonon voglio giustificare il folle gesto, ma a me Belpietro sta incredibilmente sui coglioni.
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Fante ha scrittoC'è da dire che i creatori di complotti si sono sempre probabilmente diplomati alla Scuola Di Nonna Papera perchè riescono, seppur con la complicità di forze dell'ordine, giornalisti, servizi segreti e ovviamente multinazionali farmaceutiche a inscenare falsi attentati facilmente svelabili.
E' inquietante vedere come si dia sempre più credito a ipotesi minori, spesso rintracciate su qualche sito imbecille, piuttosto che fare affidamento a organi di informazione certamente controllati, manipolati, lottizzati ecc ma senz'ombra di dubbio più attendibili.
Belpietro, in quanto direttore di un quotidiano nazionale, ha secondo me più che diritto a una scorta se davvero a rischio
I soldi della scorta? Vogliamo vedere quanti poliziotti vengono usati ogni domenica negli stadi? Perchè il servizio d'ordine non viene affidato ai club che pagano miliardi per dei calciatori?
Fante ha scrittoC'è da dire che i creatori di complotti si sono sempre probabilmente diplomati alla Scuola Di Nonna Papera perchè riescono, seppur con la complicità di forze dell'ordine, giornalisti, servizi segreti e ovviamente multinazionali farmaceutiche a inscenare falsi attentati facilmente svelabili.
silbusin ha scrittoA me Belpietro è antipatico al cubo perchè è l'altra faccia di Travaglio: l'arroganza allo stato puro.
adem ha scrittosilbusin ha scrittoA me Belpietro è antipatico al cubo perchè è l'altra faccia di Travaglio: l'arroganza allo stato puro.
Boh, premesso che Travaglio è sicuramente arrogante, riuscire a far percepire sullo stesso piano lui e Belpietro è la base del successo (delle strategie difensive) di Berlusconi&Co.
Travaglio molto spesso (non sempre, purtroppo) dice e documenta verità scomode, Belpietro è uno dei 1000 sottoposti pagati dal Cavaliere per mandare in vacca qualsiasi discussione seria, per ridurre la politica ad uno scontro acrimonioso tra persone e non tra idee. (come Bondi e Vito prima, Sallusti e Lupi ora).
Secondo me, ovviamente.
Sulla vicenda della scorta, mi ricordo qualche timida polemica tempo fa per alcuni magistrati cui è stata revocata... ora scopro che Belpietro ce l'ha da 8 anni. E mi cadono le braccia (non solo quelle).
Fante ha scritto
I soldi della scorta? Vogliamo vedere quanti poliziotti vengono usati ogni domenica negli stadi? Perchè il servizio d'ordine non viene affidato ai club che pagano miliardi per dei calciatori?
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