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Compagni/e di mangiate

da fracina il 11 lug 2012 19:03


Gente, guardate, ultimamente son stata molto occupata al lavoro e ho diluito le mie venute(per fortuna vostra!!eheh). Oggi rientrando dopo l'ultimo pranzo di lavoro in cui la signa lussemburghese, francese, spuzzese doc ordino' un'insalatina in un posto dove io avrei mangiato tutto, vengo alla domanda. Io, piuttosto che andar a cena con un salutista, dietista, bio...ista,che non mangia(a parte obblighi lavorativi), ho deciso che evito. Tristezza immensa dividere il desco con qualcuno che non condivide la passione. Che ne dite??

l'imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi

da silbusin il 11 lug 2012 19:10


Hai mai provato ad avere degli amici fraterni che però hanno "la diabeta"? :roll:

da buemuschiato il 11 lug 2012 19:29


c'è una cosa più triste ancora , credimi , ti faccio un paio di esempi ,al cinese una coppia ordina la cena , squillo di cellulare , lei fruga nel borsone e trovato il nefasto oggetto comincia a blaterare per tutta la cena , lui guardava nel vuoto mentre lei inesorabile continuava tra l'altro a voce alta , a battere il becco parlando di ca@@@e insulse mentre i suoi piatti venivano portati via intoccati o a malapena sforchettati , io me ne sarei andato mandandola a ca@@@e ,altra scena in un ristorante di Asti , lui conduce una strafica inglese al tavolo raccontandole di Asti e dintorni , la vamp manco lo caga leggendogli in faccia una rivista di moda , dice a lui di ordinare per lei , il micco ordina la specialità della casa , agnolotti al tartufo fresco , costosissimi ,e lei all'arrivo del piatto strilla " oh mio dio che puzza orrenda , ma cos'è sto schifo ? mandalo indietro , ma dove mi hai portata ? personalmente guardando quelle oche ho sentito istinto omicida

da toratoratora il 11 lug 2012 20:54


io ho una cugina diabetica, e ho avuto una ragazza celiaca e una vegetariana....
a parte quest'ultima di cui è una scelta personale, non tutti possono vivere il cibo liberamente...
io ad esempio sono astemio, e molte volte durante pranzi o cene in compagnia vengo quasi "discriminato" dai proprietari dei posti dove si mangia perchè non assaggio i loro vini...e che ci posso fare se proprio gli alcolici (sopratutto il vino..) non mi vanno giù..?
:oops:
certo se poi ci sono quelli che stanno tutta sera attaccati al telefono o quelli schizzinosi che tolgono le venatura di grasso al prosciutto perchè gli fa senso o che continuano a chiedere di modificare il piatto perchè quegli ingredienti non gli piacciono allora anche a me da molto fastidio..!

PANCIA MIA FATTI CAPANNA..!!

da buemuschiato il 11 lug 2012 21:09


se non sbaglio sei muratore no ? ricordo in gioventù muratori che scolavano vino a secchi :lol: :lol: :shock: :shock: :lol: :lol: , scherzo ovviamente ( ma mica tanto però ) ,ma ho notato che da quando sono entrate in vigore le norme anti alcool le squadre di stradini o muratori sono diventate assai morigerate , si è passati dal fiasco sulla ruspa al the freddo o all'acqua minerale , va beh considerazioni mie ,ma un mio amico ha sviluppato una intolleranza all'alcool che lo portava ad essere violento , dopo svariati esami ( tra l'altro è anzi era un bevitore assolutamente moderato ) si è arrivati con suo grandissimo sollievo alla diagnosi , niente di che , intolleranza all'alcool , basta non bere e rapporti sociali e famiglia sono salvi , per cui se dico che non bevo please non insistere , ci possono essere delle ragioni serie dietro

da PDM il 11 lug 2012 21:18


Io infatti resto sempre a casa..(..tranne la pizza 1 volta alla settimana)

da fracina il 11 lug 2012 21:40


No, no, non parlavo di problemi di salute o scelte che di vita, che rispetto. Parlo di chi, dopo aver detto si' a una cena in un bel posto, sapendo si mangera' e bene, ordina insalata o pollo grigliato. Io se son a dieta o non amo, sto a casa...(mi darebbe fastidio spendere 4 volte per qualcosa che so farmi meglio.....)

l'imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi

da buemuschiato il 11 lug 2012 21:52


ho un po divagato ,è vero , posso dire che se esco per mangiare fuori e vado in un dato posto non ordino certo pollo e insalata , con acqua naturale e niente caffè , solo per fare il salutista o il presunto figo , come te piuttosto evito l'uscita , cioè mi vesto , magari faccio pure km di macchina , parcheggio etc etc , poi pollo e insalata ? me li faccio a casa in cinque minuti e evito tutto lo sbattimento no ? bah vai a capire la gente , personalmente se esco a cena me ne sbatto di diete e ammennicoli vari e pur senza ingozzarmi mangio quel che mi pare e ci bevo pure su , ma se fosse un pranzo di lavoro cercherei di moderarmi anche per rimanere lucido e presente

da capohog il 12 lug 2012 00:16


buemuschiato ha scrittoho un po divagato ,è vero , posso dire che se esco per mangiare fuori e vado in un dato posto non ordino certo pollo e insalata , con acqua naturale e niente caffè , solo per fare il salutista o il presunto figo , come te piuttosto evito l'uscita , cioè mi vesto , magari faccio pure km di macchina , parcheggio etc etc , poi pollo e insalata ? me li faccio a casa in cinque minuti e evito tutto lo sbattimento no ? bah vai a capire la gente , personalmente se esco a cena me ne sbatto di diete e ammennicoli vari e pur senza ingozzarmi mangio quel che mi pare e ci bevo pure su , ma se fosse un pranzo di lavoro cercherei di moderarmi anche per rimanere lucido e presente


pollo e insalatina? :roll:

96 cubic inch of good vibs

da buemuschiato il 12 lug 2012 05:38


:lol: :lol: :lol: fa caldo e ci sono milioni di zanzare , capitemi.......

da butter_fly il 12 lug 2012 09:51


io ho sforbiciato diversa gente, negli anni, per motivi alimentari. sono convinta che chi abbia grossi pregiudizi* alimentari abbia anche diversi problemi di adattamento sociale e apertura mentale. quando vado a cena fuori rizzo le orecchie al momento delle ordinazioni altrui: e quasi sempre c'è il tizio o (più spesso) la tizia che ordina insalata e tagliata, che magari non compaiono neanche in carta, dopo aver commentato con sdegno il resto del menu. ma state a casa...

*occhio, parlo di pregiudizi e non di gusti, scelte personali o altro. rifiutarsi di assaggiare qualcosa è un pregiudizio, rifiutarsi di mangiarlo perché, avendolo assaggiato, non piace, è un diritto. esempio: un collega di un mio carissimo amico non mangia cucina "etnica" perché fatta da "infedeli". ergo: perché frequentare certa gente? :twisted:


da miciagilda il 12 lug 2012 10:03


Adesso, non per fare il bastian contrario, però...
Se uno è a dieta per un paio di mesi e in quei due mesi lo invitano fuori a cena, secondo voi non ha il diritto di accettare, trascorrerere una serata in compagnia e ordinare la tagliata con l'insalatina? :)

Non è che siete un po' talebani inside? 8)

Chiaro che se parliamo della diva che per non lasciarsi andare vive di fettina e vegetali crudi... vabbé, è un'altro discorso. :wink:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da copperhead69 il 12 lug 2012 10:08


La mia riflessione è di estrema banalità.
Le cene di lavoro sono un discorso a parte, IMHO. In quel caso gli elementi sono di tipo diplomatico/commerciale. Sta a noi decidere o giudicare il tipo di locale, l'opportunità ecc.
Ma veniamo ai rapporti di tipo personale / familiare.
Una volta, si diceva "usciamo per un boccone". Con un amico/a che non si vedeva da tempo, con un familiare, ecc ecc.
La cena era funzionale all'incontro, alla chiacchierata. Bastava la sufficienza, e la compatibilità con le esigenze dell'interlocutore o degli interlocutori (chiaramente non un ristorante di tutto pesce se l'amica è intollerante o non le piace).
Molti ristoranti mettevano d'accordo la compagnia, insomma l'agriturismo, la simil-trattoria...
Oggi, senza voler tornare su discorsi già fatti, andare a mangiare (decentemente) al ristorante, è un impegno economico, non ci sono storie.
In più, e in correlazione a ciò, sempre meno si fa il tipo "tavola calda". Spesso i menu sono impegnativi, insomma non ha senso andar fuori tanto per far qualcosa e per stare in compagnia. Al limite, si va in pizzeria. Oppure a quella serie di nuove proposte che vanno dagli Happy Hour ai bistrot...

da butter_fly il 12 lug 2012 10:31


miciagilda ha scrittoAdesso, non per fare il bastian contrario, però...
Se uno è a dieta per un paio di mesi e in quei due mesi lo invitano fuori a cena, secondo voi non ha il diritto di accettare, trascorrerere una serata in compagnia e ordinare la tagliata con l'insalatina? :)

Non è che siete un po' talebani inside? 8)

Chiaro che se parliamo della diva che per non lasciarsi andare vive di fettina e vegetali crudi... vabbé, è un'altro discorso. :wink:


ma infatti non si sta parlando di casi particolari come questo (l'essere a dieta per un periodo e il diritto, ci mancherebbe, di uscire :-))

credo che, banalizzando, il discorso sia: essendo noi appassionati di cucina e cibo, che effetto ci fa trovarci a cena con chi non ha la nostra stessa passione e dunque mangia solo per sopravvivere?


da miciagilda il 12 lug 2012 11:15


Beh, il disaccordo è ogni giorno dietro l'angolo!
"Noi andiamo da MacD, vieni?"
"Buoooni questi tortellini alla panna: cucinano bene qui, e poi leggero!"
"Mi sa che le patatine non sono quelle surgelate, e poi si siente che l'olio di frittura è fresco!" (bastoncini di plastica unti e nooove ore di digestione...)
"Scelgo io il ristorante, ne conosco uno speciale..." (e poi si rivela un pacco)

Circondata da "magnamàl"... :? :D

E poi chi non beve, mi turba sempre un po'. 8) :lol:

Queste le cose, più che altre, che mi allontanano da eventuali compagni di tavola.

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da franferrari il 12 lug 2012 11:27


copperhead69 ha scritto
non ha senso andar fuori tanto per far qualcosa e per stare in compagnia. Al limite, si va in pizzeria.


Secondo me dipende sempre da dove vivi, che amici hai, che locali frequenti...

Per me un piatto di salumi decenti (nemmeno buoni) e un buon primo, in una trattoria anche ruspante ma fresca (mi faccio influenzare dalla stagione), batte pizza 10 a zero.
Stesse chiacchiere che farei in pizzeria, ma meno casino e più tranquillità.

Ovvio che, per frequentare gli amici, in base alle disp economiche ecc... ci si adatta!

da guenon il 12 lug 2012 11:28


In questo momento sono nella situazione, forse, opposta. :(
Venerdì prossimo sarò in un ristorante che, per come si mangia in quella serata particolare, non ci entrerei neanche col calzascarpe e che invece mi toccherà RIaffrontare giusto per passare per un'allegra serata fra amici.

PS Comunque in quella degli agnolotti al tartufo vorrei essere stato nel tavolo accanto (e magari catturare al volo il piatto che tornava indietro :twisted: )

Quando il dito punta al cielo io guardo il dito...

da franferrari il 12 lug 2012 11:29


Per me il compagno di tavola è quello che, quando decidi di andare in un ristorante, non ti risponde sempre "decidi tu, per me è uguale".

Cazzo, ci sono persone che dovrebbero tatuarsela sta frase...

da miciagilda il 12 lug 2012 11:32


Posso tatuarla al mio ex? 8) :lol:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da franferrari il 12 lug 2012 11:50


miciagilda ha scrittoPosso tatuarla al mio ex? 8) :lol:


Guarda, stando al novero delle mie frequentazioni, possiamo pure dividere le spese e far fare un timbro.
Il tempo è denaro 8)

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