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Maiali nutriti con rifiuti speciali

da Mauro1980 il 19 lug 2012 19:47


Roba da far accapponare la pelle

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/artic ... 5969b.html

Abita a pochi km da questi mega-allevamenti, sono sempre stato contrario all'allevamento intensivo per varie ragioni, la mia è un voce minoritaria, ma questi eventi non fanno altro che cementare quello che ho sempre pensato

Se un fatto viene reso pubblico, almeno 10 rimangono nascoste

In mezzo c'è un certo Romano Freddi, non Pizza e fichi, un gruppo da oltre 200 milioni di fatturato

Re: Maiali nutriti con rifiuti speciali

da manufood il 20 lug 2012 16:49


Mauro1980 ha scrittoRoba da far accapponare la pelle

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/artic ... 5969b.html

Abita a pochi km da questi mega-allevamenti, sono sempre stato contrario all'allevamento intensivo per varie ragioni, la mia è un voce minoritaria, ma questi eventi non fanno altro che cementare quello che ho sempre pensato

Se un fatto viene reso pubblico, almeno 10 rimangono nascoste

In mezzo c'è un certo Romano Freddi, non Pizza e fichi, un gruppo da oltre 200 milioni di fatturato


al sud ai maiali danno ben altro... :?

da Mauro1980 il 20 lug 2012 19:03


purtroppo quando le imprese diventano così grandi e chi li gestisce così potente controllarli diventa difficile perché facile è nascondere le malefatte nel grosso

Mi chiedevo se oramai l'allevamento suinicolo è tutto intensivo ovunque
A pochi km, c'è un veterinario che alleva 4-5 suini, allevamento all'aperto con porcilaia annessa e paglia, ma penso sia l'unico :) e 5 suini sono niente

In altre zone d'Italia com'è?

da manufood il 23 lug 2012 11:54


Mauro1980 ha scrittopurtroppo quando le imprese diventano così grandi...

Mi chiedevo se oramai l'allevamento suinicolo è tutto intensivo ovunque...

A pochi km, c'è un veterinario che alleva 4-5 suini...

In altre zone d'Italia com'è?


credo tu ti sia risposto da solo, quando devi fare grandi numeri per soddisfare la domanda temo che non si scappi dall'intensivo.
contadini ed altri che allevino poche bestie per fortuna che ci sono ma rimangono realtà locali, autoconsumo o poco oltre sicuramente non produzioni industriali o fornitori GDO.

da Mauro1980 il 23 lug 2012 18:20


IL POST DI Mauro1980 è STATO CANCELLATO DALLA REDAZIONE A CAUSA DEI CONTENUTI DIFFAMATORI

Per qualsiasi chiarimento da parte dell'autore, si prega di scrivere ai responsabili de ilmangione.it attraverso l'apposita sezione

da copperhead69 il 24 lug 2012 08:42


Purtroppo quando un prodotto, per quanto qualificato, diventa di massa, l'approvvigionamento della materia prima non può più essere quello dei piccoli allevatori, e le conseguenze possono essere le più varie.
Vedi Bresaola Valtellina prodotta con carni provenienti dall'Uruguay (che per inciso, quando ne sequestrarono una partita, c'era stato qualche problema, ma non dipendente dalla provenienza quanto dal cattivo stoccaggio).

da Mauro1980 il 24 lug 2012 12:35


Mauro1980 ha scrittoIL POST DI Mauro1980 è STATO CANCELLATO DALLA REDAZIONE A CAUSA DEI CONTENUTI DIFFAMATORI
Per qualsiasi chiarimento da parte dell'autore, si prega di scrivere ai responsabili de ilmangione.it attraverso l'apposita sezione

Concordo, la bramosia di condividere informazioni, dev'essere messa in secondo piano rispetto al rischio d'incombere in guai giudiziari.
Mi sembrava di essere stato cauto e rispettoso verso tutti, ma se c'è questo rischio avete fatto bene a cancellare.
Vi ho scritto comunque per conoscere le vostre ragioni.
Copperhead69 ha scrittoPurtroppo quando un prodotto, per quanto qualificato, diventa di massa, l'approvvigionamento della materia prima non può più essere quello dei piccoli allevatori, e le conseguenze possono essere le più varie.

Purtroppo è così Copper, anche i grandi nomi del Crudo di Parma (Pio Tosini, Ruliano, Devodier, ecc...), prodotto che stradoro, devono fare i conti, parole sentite da loro in persona, con allevamenti sempre più intensivi dove la qualità finale delle carni non è la priorità.
Ho un'amica che lavora in un grosso macello di zona e spesso mi racconta dei maiali che macellano, la qualità è tutt'altro che soddisfacente, fatta eccezione per qualche piccolo allevamento dove ai suini viene dato spazio e tempo per crescere in modo salutare.

Lo Slow Food in tanti decenni di attività ha cercato, ma con scarsi risultati, di avviare con la pratica del community support(abbastanza diffusa negli USA) un meccanismo virtuoso per cui piccoli allevatori, certi delle entrate economiche, allevassero i suini in maniera rispettosa dell'animale.
La cosa purtroppo non ha mai preso piede, se non in scala microscopica (c'è un allevatore di mora romagnola nel bresciano che li lascia liberi nel bosco), addirittura alcuni allevatori dopo qualche anno hanno smesso, probabilmente il tempo ed il lavoro che ci dedicavano era troppo rispetto alle loro aspettative di guadagno.

da primus il 24 lug 2012 12:37


Mauro1980 ha scrittoVi ho scritto comunque per conoscere le vostre ragioni.


si vabbè, ciaoo.... :lol: :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Mauro1980 il 24 lug 2012 15:20


primus ha scritto
Mauro1980 ha scrittoVi ho scritto comunque per conoscere le vostre ragioni.


si vabbè, ciaoo.... :lol: :lol:

anche loro avranno da fare, piuttosto che rispondermi
comunque vediamo :)

da manufood il 24 lug 2012 15:48


"Contattaci" anche tu! :P :twisted: :lol:

da Mauro1980 il 25 lug 2012 00:24


ilmangione.it mi ha risposto, da parte mia posso solo constatre l'efficienza del servizio contattaci.
Anche la spiegazione è comprensibile, l'editore vuole difendersi dalle possibili ripercussioni di una società così ricca e potente.
Ora, spero solo che la magistratura faccia chiarezza e la stampa ci informi bene, perché la cosa è grave, ne va di mezzo la salute nostra, degli animali e la reputazione di un prodotto così importante per la nostra economia, dopo le mozzarelle di bufala blu, il pollo alla diossina, ci mancava solo il Parma da suini alimentati a rifiuti, ma temo che accadrà come sempre accade in Italia,dopo il clamore mediatico iniziale, il processo partirà tra qualche mese e finirà tra qualche anno senza che la stampa ne parli.

Tornano al discorso allevamento, ho un paio di domande per Manu e Primus, dalle vostre parti, ovvero Milano, Pavia, Lodi c'è qualche piccolo allevamento di suini, qualcuno che alleva con amorevole cura questi animali?

da guenon il 25 lug 2012 10:11


Andando sul pratico, si conoscono i possibili effetti sulla nostra salute il consumare carni alimentate con scarti -non meglio precisati- dell'industria alimentare? Tipo il maiale pazzo :) ?
Suonerà strano ma, non essendo cosciente del rischio fisico, pongo come fatto più grave la concorrenza sleale e la relativa presa per i fondelli, marchio DOP, verso il consumatore.

Quando il dito punta al cielo io guardo il dito...

da Mauro1980 il 25 lug 2012 12:34


Di malattie particolari non ne ho ancora sentite, ma di quelle comuni (varie forme influenzali) ce ne sono finché vuoi, non è un caso che i suini vengano imbottiti di farmaci, non siamo ai livelli dei polli, oramai contenitori di antibiotici viventi, ma anche ai suini danno molti farmaci.

Sulla qualità poi, la ricerca continua di alimentazioni alternative a basso costo ha avuto effetti nefasti.
Qualche hanno fa testarono l'olio di palma (prima del boom del biodiesel costava pochissimo) come integrazione all'alimentazione e si resero conto che i prosciutti invece di stagionare rancidivano, cosa simile accade a chi sbilancia eccessivamente la dieta con liquidi (siero dei caseifici) le carni diventano ricche di acqua, perdono in struttura e sapore.

Trovare suini di qualità è davvero difficile, qualcosa di seppur paragonabile agli Iberici ghianda intera difficilissimo, forse quelli che alleva Pasini, ma non li ho mai visti

da guenon il 25 lug 2012 14:01


Dunque ancora non sappiamo che patologie incombono su di noi.
In questo momento mi viene in mente una foto in un vecchio libro sulla cucina tradizionale bolognese: una cuoca che mostra con orgoglio un prosciutto con il grasso più spesso dell magro. :cry:

Quando il dito punta al cielo io guardo il dito...

da inappetente il 25 lug 2012 14:23


guenon ha scrittoDunque ancora non sappiamo che patologie incombono su di noi.
...da quel che si è riusciti a sapere, in questo momento nessuna. Ritengo sia esclusivamente una frode alimentare che, erroneamente, oggi viene trattata alla stregua se non peggio di effettivi casi di pericolo alla salute pubblica. Come al solito, l'ignoranza dei non addetti , soprattutto di chi detiene il potere della comunicazione, crea solo ed esclusivamente allarmismo pro domo sensazionalismo. Se fosse stata in pericolo la salute pubblica, ci sarebbe un seguito allo scoop iniziale già sgonfiato in maniera "assordante" dopo "l'assordante" boom della notizia e del come è stata data... si è "solo" frodato il disciplinare che impone un'alimentazione particolare per ottenere le DOP al prodotto finito, così come l'alimentazione particolare per avere latte destinato a Parmigiano Reggiano DOP. Da quello che so per voci attendibili, sono sottoprodotti di lavorazione alimentari altrimenti destinati. Per sottoprodotti o, comunque, fra i prodotti dell'industria conserviera di pomodoro, ad esempio, ci sono le pelli di pomodoro parzialmente disidratate dopo centrifugazione per estrarne i succhi, che in altri contesti vengono addirittura utilizzate come integrazione alimentare per uso zootecnico, non in regime di DOP, come , ad esempio, gli insilati proibiti per la zona del parmigiano ma ammessi in quella del Grana Padano. Se frode c'è stata, ha da pagare giustamente; far passare , però, per avvelenatori pubblici alla stregua della messa in commerciodi prodotti pericolosi per la salute pubblica, è cattiva informazione al limite della denuncia... 8)
Ultima modifica di inappetente il 25 lug 2012 17:12, modificato 1 volta in totale.

da santippe28 il 25 lug 2012 14:30


che poi anche i maiali allevati dai nostri avi , non è che mangiavano cibo di prima scelta neh, in primis , perchè era un lusso e poi perchè ai maiali si è sempre dato da mangiare un pò di tutto in quanto onnivori. E i salumi dei maiali , pur così allevati , erano ottimi ed avevano ottimo sapore ( avercene al giorno d'oggi ... ) , da sta cosa secondo me si evincono anche i limiti di certi protocolli o disciplinari che dir si voglia

da guenon il 25 lug 2012 15:31


inappetente ha scritto
guenon ha scrittoDunque ancora non sappiamo che patologie incombono su di noi.
...da quel che si è riusciti a sapere
...
far passare per avvelenatori pubblici alla stregua della messa in commerciodi prodotti pericolosi per la salute pubblica, è cattiva informazione al limite della denuncia... 8)


Ecco!

Quando il dito punta al cielo io guardo il dito...

da manufood il 26 lug 2012 11:56


inappetente ha scritto[ Se frode c'è stata, ha da pagare giustamente; far passare , però, per avvelenatori pubblici alla stregua della messa in commerciodi prodotti pericolosi per la salute pubblica, è cattiva informazione al limite della denuncia... 8)


grande inappetente!

da Mauro1980 il 26 lug 2012 15:59


inappetente ha scrittosi è "solo" frodato il disciplinare che impone un'alimentazione particolare per ottenere le DOP al prodotto finito,
...
Da quello che so per voci attendibili, sono sottoprodotti di lavorazione alimentari altrimenti destinati


Qui si sta minimizzando, facendo grossi errori di misura
La procura indagante parla non di sottoprodotti, ma di RIFIUTI SPECIALI
Per la legge italiana, la parola RIFIUTO SPECIALE ha un ben preciso significato, per approfondire vi consiglio di leggere la parte del decreto unico sull'ambiente, il famoso D.lgs 152/06 o successivi, dove lo definisce.
http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/06152dl.htm
Sempre dal decreto, quegli scarti possono essere usati in un digestore anaerobico al fine di produrre biogas, ma non assolutamente per l'alimentazione animale.

Quindi non è un caso di disciplinari come alcuni media stanno dicendo, ma di grave ricilaggio di rifiuti.

Invito a informarvi e riflettere meglio, ciò che è accaduto è grave

Sull'allevamento dei suini di un tempo (diciamo fino a 50 anni fa) si potrebbe parlare per mesi, sintetizzando,
Nessuno ha mai dato loro caviale (in campagna non sapevan nemmeno cosa fosse il caviale) ma secondo me i suini nelle corti agricole erano allevati meglio di ora, vivevano 1 anno e mezzo contro i 10 mesi di adesso, e venivano nutriti a crusca, orzo, mele campanine bacate, verdura non più buona, avanzi, (i piatti venivano lavati con farina gialla, il residuo dato da mangiare ai maiali) cose migliori e più genuine di pizzette avariate, buone solo a far biogas.
Non è un caso che le carni e di conseguenza i salami fossero più buoni

da inappetente il 26 lug 2012 16:06


Mauro1980 ha scritto
Quindi non è un caso di disciplinari come alcuni media stanno dicendo, ma di grave ricilaggio di rifiuti.

Invito a informarvi e riflettere meglio, ciò che è accaduto è grave

...direi gravisismo. Anzi , mi congratulo con te perchè parli sempre a ragion veduta e non ti perdi in generalizzazioni. Dimmi, quindi, di che natura, precisamente, sono questi rifiuti che hanno dato da mangiare a questi poveri suini. Da Arcisodale del Culatello Supremo, aborro ogni negligenza disciplinare alla ottimale riuscita delle eccellenze del mio territorio di origine, quindi ,visto che sei edotto e preciso... precisa...tank you...

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