tpt ha centrato il problema: la cucina su misura, quella fatta da un falegname, non costa necessariamente di più di una cucina di serie, anzi, ti assicuro, spesso costa molto meno. Alla fine di questa risposta vedo se riesco a mettere in rete la foto dell'ultima che ho fatto.
Il problema delle cucine di serie è che spesso e volentieri paghi il nome e non la qualità. Nella migliore delle ipotesi, paghi la "possibilità" di scegliere, anche se poi non scegli affatto e stati sul normale.
Per quanto riguarda i piani, le filosofie sono diverse. Personalmente, sono assolutamente contrario ai piani di quarzite, fragranite, corian e quant'altro. Però, ammetto che il metro di giudizio usato è un po' quello che uso per i ristoranti
: paghi gli orpelli, e non il valore intrinseco. Io bado al sodo: vorrei pagare esattamente per quello che mi danno.
Ora, i piani in fragranite e simili (del corian ti dico dopo) sono, in pratica, degli agglomerati di pietre, legati con resine. Tutto per variare i colori e dare uniformità.
Tenuto conto che quello che resiste è la pietra, e che l'uniformità in una pietra non mi va, non vedo perchè dovrei spendere di più (quasi il doppio) per avere un prodotto che vale qualitativamente (non resiste bene al calore) meno.
Il Corian è stato un'invenzione degli anni 80.
Una lastra di 3/5 mm (Nota bene, millimetri, non cm) che si sagoma a piacere, e si salda con il suo stesso materiale. Questo ti consente di fare anche forme curve tridimensionalmente parlando, tipo, appunto, i lavelli. Però, per farli, occorre una cifra paragonabile o superiore a quella necessaria per il piano in quarzite.
Ha invece una particolarità che lo rende eccezionale per le forniture alberghiere: è limabile. Con una paglietta di ferro finissima, riesci ad asportare pochi micron di materiale, sino a ripulire dalla superficie le orrende macchie lasciate dalle sigarette accese che i clienti abbandonano sempre sui lavandini o sui piani di lavoro.
Parliamoci chiaro: il materiale che dà meno problemi, è il granito. Ha il difetto di costare abbastanza (meno della quarzite), ma a mio vedere non necessita neppure della protezione di cui parlava tpt.
Quello che risolve veramente tutto, checchè se ne dica, è il piano in laminato, nelle versioni ruvide antigraffio. Costa meno della metà di un marmo, e ha una vita paragonabile a quella della cucina stesa. Se lo devi cambiare, è perchè anche le antine stanno cadendo a pezzi.
Quando parlavo del lavello scavato in marmo, intendevo i lavelli che il vecchio IACP installava, DI SERIE, nelle case popolari liguri. Il marmo è tenero, e si scava facilmente. Inoltre, Carrara è a due passi, e quindi il blocco necessario costata poco. Solo, per scavarlo, occorrono frese di grandi dimensioni, altrimenti, come è prevedibile, la piccola resa impiega una vita a scavare il buco della vasca. E allora ecco che il lavello costa uno sproposito. In liguria, invece, parecchi vecchi marmisti hanno ancora le vecchie frese di grandi dimensioni, che servivano per scavare le centinaia di lavelli necessari allo IACP, e possono permettersi di fare il tuo lavello in un decimo del tempo necessario ad un pur bravo artigiano lombardo.