Strini ha scrittoBob ha scritto io sono cresciuto in un periodo in cui, a fronte di strade assolutamente e totalmente libere, il mettere il piede giù dal marciapiede prima che diventasse verde il semaforo era considerato un delitto gravissimo, e il vigile non avrebbe avuto alcuna remora a multarti, e ancora oggi ho remore a farlo.
Sinceramente non mi ricordo che vent'anni fa si guidasse con più prudenza, anzi. Mio padre, classe '42, ha sempre guidato come un delinquente
Strini, io non parlo de comportamento del singolo. Anch'io guidavo a razzo (intanto, sto parlando di QUARANT'ANNI fa, non venti). Però, ero attentissimo alle linee d'arresto, ai gialli ai semafori, giravo un casino finchè non trovavo il parcheggio corretto (vabbè che non c'era un grande problema). Ma, soprattutto, ero perfettamente conscio che stavo facendo una cosa da non farsi. Se fossi stato beccato, mi sarei dato del pirla da solo, o, comunque, avrei riconosciuto all'eventuale pattuglia il diritto di multarmi. Oggi questo non succede: chi viaggia nel centro della strada crede nel suo diritto di farlo. Si nc@@a con te se ti fermi al giallo perchè è convinto che tu
debba passare. Se ti fermi alle strisce pedonali, quello dietro ti da del pistola, perchè
davvero lo pensa.
E' questo, il problema. Ci sono dietro anni e anni di permissivismo, di buonismo, di tolleranza massima (altro che zero) verso queste "piccolezze". E non ci si è mai resi conto che il rapinatore è quello a cui si è spesso perdonato di aver strappato di mano le figurine al compagno. (Quelli che sono bastardi dentro, non li salvi in nessun modo: pazzi sono, e pazzi restano, comunque. Sono inevitabili)
Ora si parla di tasso a 0,2, meno di un bicchiere di vino. Ma è una scemenza. Chi passava il limite dello 0,5, già basso di per sè, e ampiamente sufficiente a mantenerti nella sobrietà, se ne frega altamente dello 0,2, 0,35, 0,5 e quant'altro. Fa i comodi suoi, PUNTO.
Dai, Strini, anche su queste pagine abbiamo inveito conto chi ci ha dato multe salate per "sciocchezze". Invece, la multa è sacrosanta. Si può criticare la legge, ma non la multa. "Ho preso 120 euro di multa, e andavo a 90 alle quattro di notte su un vialone deserto nel deserto del Sinai in un giorno di divieto di transito ai cammelli...."
"Ma quanto c'era di limite?" "50".
E allora? Che ci si lamenta a fare? Hai giocato, e hai perso. E cara grazia che hai giocato solo con te steso e non con altri. Se ti fermavano perchè avevi tirato sotto a 90 una persona che passava nel suddetto vialone del Sinai, che dicevi?
IO critico la legge. Se passa, è una idiozia. Perchè non serve. Chi si fionda a 120 all'ora su un gruppo di trenta persone, non ha la minima idea di cosa sia un limite al tasso alcolico. E' semplicemente ubriaco fradicio, e se ne sbatte.
E, per di più, una volta sobrio, è probabile che incolpi la "maledetta sfortuna" di aver trovato, che so, la pattuglia, la telecamera, le foglie bagnate, il gatto che attraversava la strada, quello che vuoi. Difficile che si guardi allo specchio e dica "sono stato un pazzo criminale". Se lo facesse, allora non avrebbe neppure bevuto.
Io prego Dio e tutti i santi di non farmi mai cadere in quell'errore. So di poter bere un paio di bicchieri di vino, e, solitamente, lo faccio. Ma già se prendessi l'ammazzacaffè dopo un pasto abbondante, mi sentirei in colpa totale ( e tieni presente che sarei probabilmente ancora sotto lo 0,5, anche se per poco).
Scusate lo sfogo.