[quote Maxbor]
I pensionati NO. Stesso discorso dei lavoratori dipendenti.
I disoccupati NO. Non guadagnavano nulla prima e nulla ora. Continuano a vivere a carico delle loro famiglie, pensioni degli anziani annesse.
I professionisti NO. Avvocati, Ingegneri, Medici, ecc. non rivelano particolari contraccolpi. Almeno, i miei amici e conoscenti continuano a tenere il medesimo tenore di vita di prima.
Gli artigiani NO. Il mio barbiere, il mio idraulico, il mio elettricista, ecc. hanno sempre da fare, continuano a richiedere appuntamenti ...a tempo.
Gli Imprenditori NO. Se a qualcuni gli affari gli vanno male gli sarebbero comunque andati anche senza crisi. Chi guadagna molto vive sempre bene anche con un po' meno.
Gli UNICI che soffrono questa crisi sono quella percentuale di persone, per fortuna non elevata, che avevano un lavoro e ora non lo hanno più.
Tanti in termini morali, pochi in termini economici.
Concordo con parte dell'analisi di Maxbor, con alcuni distinguo:
I pensionati "single", cioè senza figli/nipoti "problematizzati" (leggi nonni di precari/disoccupati ecc) è vero, chi invece appartiene alla categoria indicata ha dovuto ridurre i consumi per aiutar la prole.
I professionisti: dipende, dipende moltissimo dal settore nel quale operi. La mia nicchia (traduttori) se la sta passando piuttosto male, visto che anche le agenzie di traduzione che sono i nostri datori di lavoro hanno ridotto le commesse. Perchè? Semplice, se prima il cliente finale ordinava la traduzione di un manuale d'uso di un qualsiasi macchinario A PRIORI, ora lo fa solo DOPO aver venduto la macchina.
Altri professionisti, che conosco, che se la passano peggio sono coloro che offrono servizi procrastinabili nel tempo.
Mi spiego: se vengo citato DEVO avere un avvocato, se vendo una casa DEVO andare dal notaio, se sto male DEVO andare dal medico, ma probabilmente avrò meno bisogno e/o aspetterò prima di chiamare, solo per fare un esempio, l'arredatore d'interni (se non sono ricchissimo) e conosco gente che attende comunque prima di andare dal dentista (se non urgente), prova ne sia che ultimamente giornali e cassetta postale rutilano di offerte per pagare il dentista a rate, proprio perchè è calato il lavoro
Per gli artigiani da te citati ti do ragione, ma altri tipi (falegnami, restauratori) guarda caso o "cari" (intendo rispetto ad un barbiere) o anche loro "procrastinabili" (elettricista ed idraulico intervengono a sanare qualcosa che altrimenti ti impedisce una vita normale), non va poi così bene.
Hai poi dimenticato il piccolo commercio che se la passa VERAMENTE male, salvo poche eccezioni, probabilmente anche per colpa loro, ma ti assicuro che tra grande distribuzione, ipermercati e crisi è tutta una chiusura nei quartieri periferici.
Quindi la crisi c'è, e non solo drammaticamente, per coloro che han perso il lavoro.