capohog ha scrittoad una educazione al gusto dei bambini fatto anche di sperimentazione di sapori nuovi (non la classica triade pasta al pomodoro, cotoletta fritta e patate) secondo me si rende sempre più necessaria.
nebbiolo75 ha scrittoarticolo relativo alla trasmissionevorrei puntualizzare se mi è possibile che ci sono vacche che al picco della loro miglior lattazione producono anche settanta litri di latte al giorno, ma che la media degli allevamenti italiani di pianura, cioè quelli più produttivi è ben più bassa dei trenta litri di media. Vacche allevate in alpeggio producono mediamente 18 - 20 litri. Altra precisazione doverosa l'animale produce molto solo quando stà bene, quindi ha spazio a sufficienza per dormire, per mangiare e acqua a sufficienza. Senza questi requisiti l'animale non produrrà mai molto. L'animale munto più volte al giorno avrà beneficio, perché la genesi dell'animale da latte e quella di allattare il proprio cucciolo tre quattro volte al giorno, quindi ha un apparato mammario funzionale in quel senso. Ritengo report una trasmissione si interessante ma un pò faziosa, perché parlare dei polli di veronesi e non di amadori che è l'altro grande attore della scena italiana dell'indotto dei polli? ed oltre modo allarmista.
Ieri sera facendo zapping in tv mentre ero a fare il volontario come soccorritore (fortunatamente non è successo nulla tutta la sera), mi sono visto l'inizio di Report. Hanno fatto vedere le immagini di un pollo da rosticceria e come 'si crea' questo mostro (non per colpa del pollo ovviamente). In cinque minuti di immagini sono stati ripercorsi i 37 giorni di vita del pollo. Il pulcino appena nato, viene trasportato in nastri trasportatori da una gabbia all'altra, imbottito di miscele e chimica varia per gonfiarlo, antibiotici (a quantità assurde) per curarlo. Tutto questo per la nostra fame veloce di carne, che sembra non essere sufficiente quella proveniente dai nostri allevamenti e dobbiamo prenderla dall'estero (sarà vero questo?... boh).
La trasmissione ha preso la piega di snocciolare numeri riguardo a quanto ci vuole per fare un kg di carne bovina a fronte di persone che muoiono di fame. In pratica con tutti i cereali e legumi che danno alle mucche ci sfameresti milioni di persone.
Inoltre a furia di antibiotici per non far ammalare gli animali, si creano virus sempre più potenti, potenzialmente pericolosi anche per l'uomo.
Un dato che mi ha impressionato, ma che già conoscevo avendo visitato un allevamento, è quello delle mucche. Ai giorni d'oggi una mucca fa circa 50 litri di latte al giorno. Se la mucca pascolasse tranquillamente nei prati, mangiando erba ed integrando qualcosa in foraggi vari, arriverebbe a malapena a 30 litri. E' proprio necessario questo accanimento? Poi si parla di latte crudo...io sono un estimatore del latte crudo, ma dopo aver visto l'allevamento sinceramente farei meno uso anche del latte pastorizzato.
Zolletta ha scritto... vorrei puntualizzare se mi è possibile che ci sono vacche che al picco della loro miglior lattazione producono anche settanta litri di latte al giorno, ma che la media degli allevamenti italiani di pianura, cioè quelli più produttivi è ben più bassa dei trenta litri di media. Vacche allevate in alpeggio producono mediamente 18 - 20 litri. Altra precisazione doverosa l'animale produce molto solo quando sta bene, quindi ha spazzio a sufficenza per dormire, per mangiare e acqua a sufficenza. Senza questi requisiti l'animale non produrrà mai molto. L'animale muonto più volte al giorno avrà beneficio, perché la genesi dell'animale da latte e quella di allattare il proprio cucciolo tre quattro volte al giorno, quindi ha un apparato mammario funzionale in quel senso. Ritengo report una trasmissione si interessante ma un pò faziosa, perché parlare dei polli di veronesi e non di amadori che è l'altro grande attore della scena italiana dell'indotto dei polli? ed oltre modo allarmista.
Zolletta ha scritto perché parlare dei polli di veronesi e non di amadori che è l'altro grande attore della scena italiana dell'indotto dei polli?
stefanbo ha scrittoIl vero rompibàl è, tanto per capirci, l'asceta che compare sul nostro sito chiedendo a tutti noi di pentirci e di digiunare (no non di astenerci dalla carne, ma proprio tutto ) o quello che sul sito, per dire, di fan dei Kiss dice che solo Nilla Pizzi è degna di cantare. Ecco, forse loro han sbagliato sito e target!
Bob ha scrittoNon ho visto la trasmissione, e non commento le notizie riportate. So solo una cosa: io vado ogni anno ad Asiago, dove le malghe per la produzione del formaggio si sprecano. La produzione di latte ( e le vacche sono tutte rigorosamente libere di fare i loro bovini comodi, tant'è vero che le trovi spesso sulla strada) si aggira attorno ed oltre i 40 litri, con punte da 60-65, questo per ammissione degli allevatori.caro bob, scusa se replico i tuoi dati, ma anche io sono allevatore di vacche da latte, ne mungiamo 400, e con il latte prodotto facciamo dell'ottimo grana padano nel nostro caseificio aziendale. Grana che vendiamo anche in cascina ad una stagionatura di 36 mesi. Credimi, ma sono dati che penso si possano trovare sul sito dell' associazione nazionale allevatori, le aziende che arrivano a 40 litri di media capo/giorno ci sono ma sono molto pochi e non di sicuro in malga, la media nazionale si aggira attorno se non ricordo male ai 26.0 litri capo/giorno. Se un giorno passi per brescia ti faccio vedere l'allevamento e poi ti faccio assaggiare il grana vecchio di 3 anni. ps: ribadisco che una vacca che produce molto vuol dire che è sana, non stessata, non maltrattata e ben alimentata. Le mucchine son animali generosi, più vengono ben trattate e più ripagheranno il proprio allevatore!
Formaggi a gogò, e vacche a gogò.
Visitano il forum: Nessuno e 32 ospiti
Moderatore: capohog