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da Bob il 09 gen 2011 20:17


BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE
Di Alessandro d'avenia.
Finalmente.
Nella mia buia ricerca di un autore italiano seriamente leggibile, un piccolo raggio di sole.
Un'opera prima, con tutte le manchevoleze del caso, ma un autore che vale la pena di controllare da vicino.
UN inizio un po' rigido, la storia di un sedicenne e della sua crescita in mezzo a una tragedia più grande di lui, un tono che mi ha strappato, all'inizio, solo qualche piccolo sorriso, più cinico che altro. Per poi crescere, e prendermi, a volte anche troppo.
Bella lingua, l'italiano, quando è ben usata.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 10 gen 2011 18:00


ACCABADORA
Michela Murgia

Se devo dare un voto, è un 8 pieno. Bello stile, un italiano asciutto, violento, che richiama l'immaginario di una terra, con le sue ignoranze e le sue saggezze. Da brivido.
Questo topic mi sta portando fortuna.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 10 gen 2011 18:05


E con questo fanno tre di fila......
LA BAMBINA PERICOLOSA
di Silvana La Spina

Ok: è un giallo.
Ma non solo è scritto bene come giallo in sè: trasporta di peso in una realtà siciliana credibile, descritta senza fronzoli e senza indulgenze, sia pure con grande amore. Non voglio fare accostamenti blasfemi, eppure, in qualche punto, mi ricorda brani di Verga.
Anche se Verga è un'altra cosa.
da 8 in su: lettura piacevole, e libro intrigante.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 10 gen 2011 18:17


Sto leggendo Limit , di Frank Schatzing , la mole del libro on scoraggia , è scritto bene , interessante , descrizioni fantasiose , storia avvincente

da miciagilda il 22 gen 2011 17:18


TENERA E' LA NOTTE - Francis Scott Fitzgerald, 1941

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Tra le numerose versioni rivedute e rimaneggiate dall'autore, ho scelto di leggere quella pubblicata nel 1947 poichè tradotta e introdotta da Fernanda Pivano.

La storia, ambientata negli anni 30 principalmente sulla Costa Azzurra e in Europa, inizia incentrata su una giovane attrice americana in vacanza su queste spiagge esclusive e popolate da ricchi e annoiati americani.

La ragazza fa la conoscenza di un gruppo di amici tra cui spicca una coppia particolarmente affascinante: Dick e Nicole nei quali l'autore traspone la storia di se stesso e della moglie Zelda.

L'obiettivo si sposta dalla ragazza, di cui Dick finirà con l'innamorarsi, e si concentra sui due americani, lei, Nicole, ricca ex paziente del marito con problemi di schizofrenia e di depressione, lui il dottor Dick, brillante medico psicologo impegnato nella stesura di un saggio scientifico e alle cui cure lei si era affidata anni prima, fino ad unirsi a lui nella più classica delle situazioni di transfert.

Nel corso della lettura si assiste al progressivo miglioramento di Nicole che procede allo stesso ritmo del lento ma inesorabile processo di impoverimento e di perdita di prestigio e di energia di Dick.

Un romanzo che narra di giornate di ozio e di divertimenti, di feste e di vacanze ininterrotte che la ricca società americana utilizza per riempire un vuoto esistenziale, vuoto che Fitzgerald implicitamente attribuisce all'eccesso di denaro.

E così quello che alla sua prima pubblicazione venne "bocciato" come un libro superficiale e mondano risulta invece costituire una delle più impietose condanne e tragiche rappresentazioni del "Male", del massimo peccato capitale e dell'impoverimento di un uomo (e di una società) che perde così le proprie capacità mentali, la propria autonomia intellettuale e professionale e che risulta alla fine prosciugato dall'aver riversato ogni sua energia nella rinascita di Nicole e guastato, rammollito dall'eccesso di agi.

Una scrittura moderna che "profuma" di jazz con numerosi passaggi di incantevole carattere poetico.

VOTO 8,5

da fracina il 27 gen 2011 15:28


Fante ha scrittoSempre a livello di saggi gradevoli e poco impegnativi

Bill Bryson spiega a modo suo la storia dell'universo, la teoria della relatività, il big bang, le leggi dell'evoluzionismo...

Bill Bryson
Breve storia di (quasi) tutto


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Sempre di Bill Bryson, i libri di viaggio, in particolare "In un paese bruciato dal sole "(che racconta l'Australia), Guanda, 2001, e il divertentissimo "Una città o l'altra (Neither here nor there)", Guanda, 2002 che guarda europa ed Europei da fuori, con un occhio ironico e divertito. Provateli, vi leccherete i baffi!!!:) se vi piace il genere.

Come autori contemporanei italiani vi considero 2 titoli della Mazzantini: "Venuto al mondo", stupenda storia di amore, in tutte le sue sfumature. Mi ha anche messo (cosa non da poco) una forte curiosità verso la ex Jugoslavia e il conflitto che l'ha martoriata. E' un libro che ti invoglia a sapere.
Sempre della Mazzantini "Zorro": <<I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca.
Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio.>>, non vi dico altro.
Io che son molto pazza l'ho amato. Voi gente seria...non so' ;P

da miciagilda il 27 gen 2011 16:17


AboVVo la Mazzantini...
:x :x

Prossimo giro, dai! :wink:

da fracina il 27 gen 2011 16:51


A me invece è piaciuta molto in questi 2. Va be', se hai letto il Catino di zinco, ti capisco... 8)

da miciagilda il 28 gen 2011 11:58


L'OMBRA DI QUEL CHE ERAVAMO, 2009 - Luis Sepùlveda

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Dopo tante delusioni e disillusioni e provati spiritualmente e fisicamente dalla dittatura tre amici, ex sostenitori di Salvador Allende, si ritrovano in una vecchia officina ad aspettare "l'Ombra" per un colpo a una banca mangiando polli allo spiedo.

Un bizzarro incidente manderà da loro qualcun altro: il testimone della morte accidentale de l'Ombra dal quale, inconsapevole di quel che nell'officina stava succedendo, sortirà un altro tipo di missione.

In una Santiago piovosa e grigia si avvererà una sorta di riscatto morale e materiale dalle tante ingiustizie subite e vissute.

Ironico e magistralmente spiritoso in alcuni passaggi, malinconico e nostalgico in altri, sebbene indubbiamente ben scritto, questo breve romanzo risulta un po' frettoloso e poco incisivo per uno scrittore che, come ben sappiamo, può raggiungere ben altre vette.

VOTO 5/6

da miciagilda il 07 feb 2011 22:44


LA VITA ISTRUZIONI PER L'USO, Georges Perec - 1978

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Pronta a cospargermi il capo di sale.
Pronta a mettere una sfilza di faccine che arrossiscono.
:oops: :oops: :oops:

Okay, espletate le doverose penitenze, vi annuncio che ho lanciato questo libro esattamente a pagina 224 su 500.

Sul retro c'è scritto: "La vita di un palazzo parigino: gli inquilini, gli oggetti, le azioni, i ricordi, le sensazioni, le fantasticherie...ecc., un capolavoro del Novecento".

Invitante, no?

Definito un capolavoro da Calvino, descritto come un romanzo oulipiano (yesss!), un iperromanzo (a-ri-yess!), analizzato con descrizioni così:

L'argomento di ogni capitolo, ordinati in modo apparentemente casuale, è in realtà ricavato da una scacchiera di dieci caselle di lato in cui ogni casella rappresenta una stanza dell'edificio: in verticale sono riportati gli otto piani più il piano terra e le cantine, in orizzontale sono riportate i diversi locali del piano più la rampa delle scale. Disegnata la scacchiera Perec si muove su di essa con il salto del cavallo degli scacchi in modo da toccare tutte le caselle una e una sola volta, in questo modo la prima stanza-casella toccata darà il nome al primo capitolo, la seconda al secondo e così via. I contenuti di ogni capitolo, oltre che essere legati al titolo del capitolo, sono definiti da un ulteriore meccanismo, abbastanza complesso, che associa ad ogni casella della scacchiera un elenco di voci, appartenenti a 40 categorie, che ha precedentemente stilato. Il risultato di tutto ciò è che ogni capitolo, prima ancora di essere scritto, aveva delle costrizioni sulla sua lunghezza, sull'ambientazione, doveva contenere dei particolari oggetti, delle citazioni e così via.

E io, 'gnurante che non sono altro, all'ennesimo elenco di oggetti contenuti nell'ennesima stanza, al preciso riporto del catalogo completo di articoli per il bricolage della signora Moreau, che occupa le bellezza di 3 pagine, di cui un estratto (solo perchè vi voglio bene!): "PONTEGGIO MOBILE: 1 scala montante larga 1,6 con ruote, 1 scala montante larga 1,6 con ghiere, 2 rialzi di 60 cm., 1 piano 145x50 con parapetto, ringhiere e crocette, altezza regolabile di 30 in 30 cm. da 50 a 220. Ingombro al suolo 190x68. Dispositivo frenaggio. Peso totale 38 kg. Garanzia totale 1 anno"... ho detto BASTAAAA!!!

Aaaah, sono pronta ad iniziare un nuovo libro!
Speriamo che non sia un altro capolavoro così...

Illeggibile, neanche con tutta la buona volontà.

VOTO 2.

da miciagilda il 22 feb 2011 21:59


MILLENNIUM PEOPLE, JAMES G. BALLARD - 2003

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Aeroporto di Heathrow, esplode una bomba e la moglie di uno psicologo, il protagonista del romanzo, ci lascia le penne.

Inizia la sua indagine personale che, seguendo le tracce della polizia, lo porta a frequentare e parzialmente a spalleggiare un gruppo di "nuovi ribelli" che organizzano sommosse ed attentati.

La ribellione che fomentano e che li circonda è quella della classe media, della piccola borghesia che dà fuoco alle sue belle automobili, alle sue casette leziose in stile vittoriano. I motivi sono sempre quelli di qualsiasi insurrezione popolare ma in questo caso sono molto particolari: anche qui è la fame che spinge alla violenza, ma è fame spirituale.

L'idea su cui si basa il libro è molto originale ed attuale: l'impoverimento dei valori, il condizionamento mentale e comportamentale delle famiglie per bene che arrivano a dare un taglio alle convenzioni sociali e perfino alla pulizia maniacale della casa, che dicono "basta" alla prigione dorata del circolo vizioso lavoro-casa e alto tenore di vita-debiti-lavoro.

Lo stile narrativo manca però di mordente e di ritmo e nonostante l'ottimo soggetto finisce col risultare un po' noioso.

Si riprende benino nel finale con relativo immancabile colpo di scena.

Molto più bello il suo "Il Condominio".

VOTO 5,5 quasi 6

da miciagilda il 09 mar 2011 16:41


santippe28 ha scrittoSto leggendo Limit , di Frank Schatzing , la mole del libro on scoraggia , è scritto bene , interessante , descrizioni fantasiose , storia avvincente


Finito?
Com'è andata? :D

da miciagilda il 18 mar 2011 22:46


IL DONO, Vladimir Nabokov - 1937

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Sono riuscita a leggerlo tutto! Ma non sono riuscita a capirlo tutto... :oops:

Un librone sugli imigrées dell'intellighentia russa in Germania.
Moltissimi riferimenti a scrittori e poeti che non si conoscono, un capitolo inizialmente censurato in cui si demolisce Cenysevskji, con maestria, con ironia: si sorride, capendo le allusioni, ma poco, non conoscendo il personaggio.
Molto faticoso ma talmente ben scritto che si resiste fino alla fine.
Non posso dargli un voto: dovrebbe essere alto ma io non ero alla stessa altezza. :oops: :D

Adesso passo a un libro leggero: avevo iniziato Critica della Ragione Pura ma sono svenuta a pagina 103. :cry:

da miciagilda il 31 mar 2011 13:18


Bob ha scrittoBIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE
Di Alessandro d'avenia.
Finalmente.
Nella mia buia ricerca di un autore italiano seriamente leggibile, un piccolo raggio di sole.
Un'opera prima, con tutte le manchevoleze del caso, ma un autore che vale la pena di controllare da vicino.
UN inizio un po' rigido, la storia di un sedicenne e della sua crescita in mezzo a una tragedia più grande di lui, un tono che mi ha strappato, all'inizio, solo qualche piccolo sorriso, più cinico che altro. Per poi crescere, e prendermi, a volte anche troppo.
Bella lingua, l'italiano, quando è ben usata.....


Ma sai che mi sono guardata in giro e non lo si trova? Devo fare un salto in una libreria seria... :wink:

da miciagilda il 31 mar 2011 13:35


SHINING - Stephen King, 1977

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E così, quando mi occorre una boccata di leggerezza, pesco un King dalla libreria e, superato l'iniziale scetticismo (relativo al livello di letteratura non proprio altissimo), mi ritrovo dopo poche pagine a pensare: "ma quest'uomo è un fenomeno!".

Inutile raccontarvi la trama, credo che tutti avrete quanto meno visto il famoso film diretto da Kubrick, ma posso dirvi che:

- il finale del libro è diverso da quello del film,
- nel film, inevitabilmente, vanno a perdersi certe sfumature e alcuni dettagli (chiamali dettagli!) che nel libro sono preponderanti e irrinunciabili,
- forse è uno dei più bei libri di King.

Vi consiglio di non rinunciarvi perché pensate che sarà semplicemente un ripercorrere il film; King ha questa caratteristica, credo unica: si possono leggere i suoi romanzi anche dopo aver visto il film, senza che il libro ne venga in alcun modo penalizzato.

Mi è successo anche con Il Miglio Verde: se non l'avessi letto perché già avevo visto il film, mi sarei persa qualcosa.

Insomma: commerciale, scaltro, abile, malizioso quanto volete, ma che posso farci se mentre guidavo, mentre lavoravo, mentre cucinavo la mia mente andava incontrollabilmente a Wendy, al piccolo Danny e al terrificante Jack Torrance? King è' un Maestro e le sue storie entrano nel cervello come subdoli démoni!

VOTO 7/8

da miciagilda il 31 mar 2011 13:46


Un altro paio di cose su Shining: la figura di Jack Torrance e il suo percorso da ex (ma "ex" di fatto non lo è) alcolista racchiude una delle rappresentazioni più realistiche ed accurate dei processi mentali e famigliari che avvengono in persone vittima di questo problema che io abbia mai letto. Ho poi scoperto che King fece studi approfonditi su questi aspetti.

L'altra è una curiosità per i cultori dell'opera: Danny apre la "famosa" camera 217 esattamente a pagina 217 del libro. Ovviamente credo di parli solo della versione originale di King, che ha curato anche questo dettaglio da bravo perfezionista... :)

Ora mi taccio. :wink:

da ciliegina il 01 apr 2011 21:49


Sto leggendo il nuovo libro di Alberto Angela, tra un saggio di patrologia e una raccolta di scritti di padri apostolici...
Alberto Angela - Impero -Viaggio nell'impero di roma seguendo una moneta- Mondadori Rai Eri

Non è male, ma dopo 20 pagine i continui riferimenti all'attualità diventano insopportabili. Parlando del frumento che giunge a Roma dalle varie parti dell'impero definisce i depositi "pozzi di petrolio", oppure parlando di vestiti di ricche romane li definisce "griffati".
Ecco, sarebbe un ottimo saggio storico, è curato, pieno di curiosità ma mi scade tantissimo con questi continui riferimenti attualizzanti.
In effetti sono a metà e non riesco a schiodarmi.
Carino, nulla più. Voto 6.

Francesca

da Fante il 07 apr 2011 13:54


Vorrei segnalarvi questo libro

TANGENZIALI
di Gianni Biondillo e Michele Monina

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E' la cronaca di due amici, un architetto e un critico musicale, che decidono di esplorare la città di Milano su un percorso insolito, vicino alle tangenziali, cogliendo l'occasione per fare delle riflessioni sulla città e sulla società.

E' un libro che mi hanno regalato e sul quale nutrivo profonde perplessità per l'apparente inutilità dello stesso ( cosa mai potranno scoprire due persone nella banlieu milanese )

Sono invece rimasto piacevolmente colpito dalla capacità dei due autori di coinvolgere il lettore nel loro viaggio e sopratutto nella profondità mai banale di alcune riflessioni.

Lo consiglio caldamente, sopratutto a coloro che hanno ancora vivo un orgoglio milanese di rivoluzione e progresso, soffocato troppo spesso dalle mediocrità del popolo dell'happy hour

voto 8

da ciliegina il 08 apr 2011 15:23


Adoro Biondillo...Ora mi viene in mente solo uno dei suoi due gialli ambientati in quel di Quarto Oggiaro, "Per cosa si uccide". Mi è piaciuto moltissimo. Centro di questi romanzi è un bar, il bar Quinto, teatro un paio di anni fa di un regolamento di conti di mafia...Proprio come descrive lui.
Francesca

da miciagilda il 08 apr 2011 15:40


Dev'essere bello! Altra nota di pro-memoria per quando andrò in libreria! :P

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