Bob ha scrittoACCABADORA
Michela Murgia
Se devo dare un voto, è un 8 pieno. Bello stile, un italiano asciutto, violento, che richiama l'immaginario di una terra, con le sue ignoranze e le sue saggezze. Da brivido.
Questo topic mi sta portando fortuna.....
Bob ha scrittoBIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE
Di Alessandro d'avenia.
Finalmente.
Nella mia buia ricerca di un autore italiano seriamente leggibile, un piccolo raggio di sole.
Un'opera prima, con tutte le manchevoleze del caso, ma un autore che vale la pena di controllare da vicino.
UN inizio un po' rigido, la storia di un sedicenne e della sua crescita in mezzo a una tragedia più grande di lui, un tono che mi ha strappato, all'inizio, solo qualche piccolo sorriso, più cinico che altro. Per poi crescere, e prendermi, a volte anche troppo.
Bella lingua, l'italiano, quando è ben usata.....
Zolletta ha scrittoSi Miciagilda, perdona la mia poca chiarezza nel esporre la domanda , comunque mi riferivo a questo libro,
devo dire ho trovato molto interessante sia dl punto di vista estetico, veramente ben scritto e ben tradotto, sia nel esporre ed affrontare alcuni profondi problemi del uomo. In quarta di copertina se ne descrive solo la storia "apparente".
“Setzuko era diversa. Per sentirsi veramente viva aveva bisogno di qualcosa simile a una poesia. Una poesia squisitamente erotica. Un concetto il più vicino possibile a una sensazione carnale. Non, come accade agli uomini, un’idea che si trasforma in sensazione carnale, bensì una sensazione carnale che si trasforma in idea, che prende a rifulgere come un gioiello di carne...”
miciagilda ha scrittoUn altro paio di cose su Shining
...
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Eat ha scrittomiciagilda ha scrittoUn altro paio di cose su Shining
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Il libro e il film, apparentemente simili, sono profondamente diversi.
King ebbe pesanti scontri con Kubrick (King come spesso accade per film tratti da romanzi collaborò inizialmente alla sceneggiatura) e abbandonò presto la collaborazione con Kubrick.
Uno dei fondamentali punti di scontro tra scrittore e regista fu il motivo della malattia di Jack Torrance, per King dovuta solo all'Overlock Hotel (curioso come nel romanzo, a mia memoria, si parli quasi sempre dell' hotel e quasi mai di fantasmi come sarebbe lecito pensare), per Kubrick il punto focale era la psiche umana.
Uscì successivamente una versione di "Shining" fedele al romanzo di King, un filmetto passato inosservato, mentre il film di Kubrick rappresenta una delle vette più alte del cinema horror a mio modesto parere. L'opera di denigrazione di King fu cancellata da un film pressochè perfetto, uno dei pochi casi in cui il film supera il romanzo da cui è tratto (che "Arancia Meccanica" sia un altro di questi casi???)
Di curiosità sul film ce ne sono a iosa, ma sarei ancora più OT di quanto sono ora, mi piace solo ricordare le 85 (ottantacinque!!) ripetizioni della scena in cui Hallorann mostra a Danny e Wendy le dispense delle cucine.
Mi inchino davanti al genio di Kubrick.
miciagilda ha scrittoBob ha scrittoACCABADORA
Michela Murgia
Se devo dare un voto, è un 8 pieno. Bello stile, un italiano asciutto, violento, che richiama l'immaginario di una terra, con le sue ignoranze e le sue saggezze. Da brivido.
Questo topic mi sta portando fortuna.....
Sostengo l'8 pieno.
Non c'è una pagina, una parola di troppo.
Asciutto e crudo, pagine di forti emozioni e temi delicati.
Autentico, intenso, rurale, oscuro, umano.
Molto bello. Grazie Bob.
Metto l'immaginetta, merita...
miciagilda ha scrittoLA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, Paolo Giordano - 2008
Questo romanzo ha vinto il premio Strega e il Campiello Opera Prima. Ora ne è stato ricavato anche un film.
Avevo grandi aspettative, lo si è visto ovunque e tra le mani di chiunque, il classico "ma come, non l'hai letto??", ma parzialmente le ha deluse.
Vi ho trovato, sì, una storia desueta, originale e trattata con leggerezza e con profondità al tempo stesso, e si è fatto leggere molto scorrevolmente. E' anche uno di quei romanzi le cui situazioni rimangono tra i ricordi come se fossero vero vissuto. Questi i meriti.
Purtroppo lo stile della scrittura mi ha ricordato troppo De Carlo, soprattutto quando ho incontrato l'esclamazione "Uao" per la quarta o quinta volta: fastidio.
Forse dovrei giudicarlo senza dimenticare che si tratta del romanzo d'esordio di un giovane scrittore e accettarne le immaturità.
Ma sono una lettrice esigente e non lo farò...
VOTO: 5/6
Narbok ha scrittomiciagilda ha scrittoLA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, Paolo Giordano - 2008
Questo romanzo ha vinto il premio Strega e il Campiello Opera Prima. Ora ne è stato ricavato anche un film.
Avevo grandi aspettative, lo si è visto ovunque e tra le mani di chiunque, il classico "ma come, non l'hai letto??", ma parzialmente le ha deluse.
Vi ho trovato, sì, una storia desueta, originale e trattata con leggerezza e con profondità al tempo stesso, e si è fatto leggere molto scorrevolmente. E' anche uno di quei romanzi le cui situazioni rimangono tra i ricordi come se fossero vero vissuto. Questi i meriti.
Purtroppo lo stile della scrittura mi ha ricordato troppo De Carlo, soprattutto quando ho incontrato l'esclamazione "Uao" per la quarta o quinta volta: fastidio.
Forse dovrei giudicarlo senza dimenticare che si tratta del romanzo d'esordio di un giovane scrittore e accettarne le immaturità.
Ma sono una lettrice esigente e non lo farò...
VOTO: 5/6
Personalmente, non va oltre il 4. L'intreccio non mi è sembrato niente di che, mi ha lasciato poco e, soprattutto, mi è parso pure scritto male. Insomma, più che altro marketing. Parere personale eh.
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