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da miciagilda il 18 giu 2011 11:29


LA PARTITA, Alberto Ongaro - 1986


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Considero Ongaro uno dei migliori scrittori italiani viventi.

Scrittore (ma anche giornalista e sceneggiatore di fumetti con l'amico Hugo Pratt) veneziano, Ongaro narra di storie avventurose e torbide, tormentate e, direi, "maledette" in cui l'uomo fugge dal Male, dall'immondo, ma ne è anche l'artefice e così, alla fine, risultano perlopiù fughe da se stessi e dalle proprie paure.

Avendo già apprezzato Ongaro per La Taverna del Doge Loredan (che consiglio vivamente), non ho esistato ad acquistare "al buio" quest'altro suo romanzo, trovandone una copia in un negozio di libri usati, incredibilmente intonsa e ancora incellophanata.

Siamo nel '700; Francesco Sacredo è su una nave che lo sta riportando a Venezia dopo un periodo di prigionia a Corfù ma appena sbarcato scopre che suo padre ha nel frattempo dilapidato ogni sua ricchezza nel gioco d'azzardo, ivi inclusa la sua prestigiosa abitazione.

A prosciugarlo di ogni proprietà è stata (ed è ancora) la diabolica, intrigante e dissoluta nobildonna Matilde von Wallestein e Francesco trova proprio lì suo padre, seduto al tavolo da gioco, distrutto ma con i dadi in mano.

Francesco interviene, stravolto dalla scoperta e dal disgusto, ma la partita si trasferisce da suo padre a lui stesso, e sarà una partita la cui posta sarà la sua stessa persona.

Con questo romanzo Ongaro ha vinto il premio SuperCampiello.

Non vi anticiperò nient'altro e vi lascerò il piacere di leggere questo racconto, così come pregusterò la leggera sofferenza che proverete ogniqualvolta dovrete sospenderne la lettura.

Una storia e uno stile di scrittura che vi coinvolgeranno irresistibilmente. Imperdibile.

VOTO 8/9

da miciagilda il 18 giu 2011 11:49


UN LUOGO INCERTO, Fred Vargas - 2009

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La scrittura di questa autrice francese piace, e chi ha già conosciuto il suo commissario Adamsberg sa di cosa sto parlando.

Categoria thriller noir, che potrei vagamente assimilare a Larsson con la sua Lisbeth Salander, non tanto per i contenuti quanto per il piacere avvolgente ed avvincente della lettura.

Il commissario Adamsberg è un personaggio molto particolare, sembra spesso assente e distratto, "spalatore di nuvole" si dice di lui, ed ha abitudini di vita quanto meno originali; o lo si ama o lo si odia, ma ai lettori diventa immediatamente caro come fosse un amico in carne ed ossa, anche grazie ad una generosa vena di humor.

Molto piacevoli i dialoghi, irresistibili i personaggi dei suoi colleghi alla centrale di polizia, gattone incluso. C'è qualcosa anche di Pennac in questi libri.

In questa avventura il mistero nasce dal macabro ritrovamento di decine di piedi umani allineati nelle loro calzature ai margini di un cimitero dove si dice sia stato sepolto un vampiro. Vampiri? Ma non esistono... o no? :wink:

Godibilissima lettura di svago completo e divertimento assicurato, estremamente indicata sotto all'ombrellone.

VOTO 7/8

da miciagilda il 12 lug 2011 21:52


EMMA, Jane Austen - 1815

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Unanimemente considerato il suo capolavoro, Emma è stato l'ultimo romanzo che la Austen vide edito.

L'autrice descrisse la sua eroina come un personaggio "che non sarà molto gradito a nessuno se non a lei", frase che divenne celebre in quanto considerata la chiave di lettura dell'opera.

Emma è una giovane borghese, bella e intelligente, che vive col padre anziano, ipocondriaco e premuroso fino ad essere soffocante.

La storia in sé, volendola riassumere spietatamente, consiste in una serie di situazioni domestiche e di società, visite reciproche di cortesia, incontri, balli, cene, serate di giochi da tavolo e picnic (tutto quanto può servire ad ammazzare la noia) al limite dello sbadiglio o del lancio del libro, poiché tutto si svolge con sussiego, una quantità di complimenti, di riguardi, di ghirigori da far saltare i nervi a chi, come me e come molti di voi, si trova normalmente ad incastrare mille impegni in pochissimo tempo, lavorando da mane a sera e con una buona dose di stress.

Esauriti i giudizi negativi, dirò che ho trovato questo romanzo di una grande bellezza, nel senso: ogni personaggio, ogni carattere vengono dipinti a piccoli e delicati tratti, così che col passare delle pagine si ha l'impressione di conoscerne ogni risvolto mentale, di poterne misurare l'intelligenza, la simpatia, la stupidità. E questo avviene per mezzo di Emma stessa.

Emma è fondamentalmente una bambina viziata, cresciuta senza mai dover lottare per affermare le proprie idee, né tantomeno per doverle ridimensionare, ha una mente brillante e pronta, così che non si accorge di come alcuni suoi difetti e di come le sue iniziative (piuttosto invadenti e insensibili) siano deleteri per la vita degli altri.

Nel corso del romanzo accadranno molte cose, in questo senso, tali da provocare in lei un processo di autocritica, tanto opportuno quanto doloroso.

Il finale non lo svelo, anzi: fate attenzione all'introduzione di questa edizione (ovvero: non leggetela prima) poiché, sebbene la traduzione sia ottima e alla fine venga riportato un interessante scritto di Walter Scott, vi rivelerebbe il finale (robb de matt...). :wink:


VOTO 8/9

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 12 lug 2011 22:08


A CIASCUNO IL SUO, Leonardo sciascia - 1965

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E' stato molto piacevole riprendere a leggere le opere di un autore conosciuto ai tempi della scuola e poi, sebbene subito apprezzato, dimenticato per molte altre letture meno degne.

Questo di Sciascia è un romanzo giallo; 150 pagine che provocano curiosità, sorrisi, amare riflessioni su una Sicilia degli anni '60, tenebrosa e spietata.

La vicenda si apre con una lettera anonima. E' un giallo, mi fermo qui!

Sul retro dell'edizione Adelphi c'è scritto: "Il romanzo dell'oscura, crudele Sicilia. Il dramma di un investigatore lucido che, quanto più indagava, tanto più <nell'equivoco dell'ambiguità, moralmente e sensualmente si sentiva coinvolto>".

Non servirebbe aggiungere altro, se non fosse che mi preme riportare quanto Calvino scrisse a Sciascia a proposito di quest'opera: "Ho letto il tuo giallo che non è un giallo, con la passione con cui si leggono i gialli, e in più il divertimento di vedere come il giallo viene smontato, anzi come viene dimostrata l'impossibilità del romanzo giallo nell'ambiente siciliano."

Da leggere, indubbiamente.

VOTO 8

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 23 lug 2011 18:37


PUNTO CONTRO PUNTO, Aldous Huxley - 1928

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Le vicende di vari personaggi vengono narrate in questo romanzo con l'obiettivo di demolirne i caratteri con una satira pungente e una critica di quello che nella loro vanesia borghesia rappresentano nella società o, meglio, nell'umanità.

Le loro insoddisfazioni, le loro frustrazioni, le coppie mal assortite, gli scrittori inconcludenti, i deboli; Huxley colpisce là dove colpì anche con Un Mondo Nuovo, quattro anni dopo, ma questa volta "zooma" su singoli individui che potremmo definire comuni.

E' un libro che sprizza intelligenza e polemica, ma che durante le sue 528 pagine a volte stanca, è molto cerebrale, colto, quasi un trattato di sociologia o di filosofia camuffato da romanzo.

Io preferisco una cosa o l'altra: queste vie di mezzo non sempre mi esaltano.

Una vera e propria trama non c'è, ma ci sono dei passaggi decisamente belli e grandi spunti di riflessione.

Ve ne copio uno, come esempio:

"Nessuno ti chiede di essere altro che un uomo. Un uomo, bada bene: né un angelo, né un demonio. Un uomo che cammina cautamente su una corda tesa tra due pali: da una parte stanno la mente, la volontà e lo spirito, dall'altra stanno il corpo, l'istinto e tutto ciò che è inconscio, terrestre e misterioso. Si tiene in equilibrio, con estrema difficoltà. L'unico assoluto che egli può davvero conoscere è quello dell'equilibrio perfetto. L'assolutezza della perfetta relatività."

Grande, bellissimo. Impegnativo, pesantuccio.

VOTO 6/7

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 13 ago 2011 15:12


LA ZIA MARCHESA, Simonetta Agnello Hornby - 2004

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Sicilia, fine '800.
La decandenza dell'aristocrazia palermitana, ormai al suo tramonto. Dalle sue braci prende forma l'embrione delle mafia.

La balia di Costanza, figlia "pel di carota" del barone Safamita narra, da una grotta in una scogliera su un mare selvaggio, la vita e i travagli di questa erede "diversa", rifiutata dalla madre e tenuta in palmo di mano dal padre che le lascerà un'importante eredità.

La sua venuta la mondo, la sua infanzia senza l'amore materno, l'adolescenza tra l'affetto della servitù, e la maturità condizionata dall'amore per un marito che non fa per lei ma di cui è perdutamente innamorata.

Il linguaggio è frammisto al dialetto, ogni capitolo è intitolato con un proverbio in palermitano.

Un bel romanzo a sfondo storico e sociale, con la giusta dose di sentimenti e di scene forti.


VOTO 7

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da maxb. il 13 ago 2011 17:33


ho letto pure io la solitudine dei numeri uno, più che altro spinto dalla curiosita dopo aver ascoltato un approfondimento radiofonico. La storia è si inconsueta ma c'è qualcosa nel modo di scrivere del autore che mi ha lasciato una sensazione di "vuoto". concordo sulla "scorrevolezza" arrivi alla fine in un attimo....

poi forse parlerò anche delle mie letture abituali, ma mi sa che sono in un pianeta un po più diverso e meno dotto :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:

da ciliegina il 02 set 2011 15:02


Siccome anche i cuccioli di mangioni leggono, vi suggerisco tre libri che a Lucrezia sono piaciuti molto:

Francesca Ruggiu Traversi - "Tommy scuro e il fantasma del museo"
Einaudi ragazzi.
Storia di uno scrittore horror che non crede ai fantasmi ma che ha due domestici fantasmi, un nipote e un'amica Pippina che lo tirano fuori da un pasticcio in grado di compromettere la sua carriera di scrittore horror.
Siccome ho dovuto leggerlo pure io, posso dire che la storia è carina, fantasmi atipici, un modo per aiutare i bambini che tra i6 e i 10 anni hanno paura dei fantasmi. Il coraggio di Tommy e Pippina può insegnare molto.

Domenica Luciani "La banda dei notturni" Feltrinelli Kids
4 uccelli notturni che vanno alla scoperta del mondo come è fatto di giorno. Racconto di un viaggio iniziatico: i 4 uccelli partono poco più che implumi e tornano al bosco, tutti interi, ma arricchiti dalla loro esperienza.

Angelo Petrosino . Difendi la natura con Valentina - Il battello a vapore
Un giallo in piena regola, dove Valentina, la protagonista, con un gruppo di amici scopre chi sta avvelenando il bosco. Storia verosimile, ambientata in una Torino quanto mai attuale.

da miciagilda il 04 set 2011 20:36


Oniros ha scritto
Zolletta ha scrittoSi Miciagilda, perdona la mia poca chiarezza nel esporre la domanda :oops: , comunque mi riferivo a questo libro, Immagine
devo dire ho trovato molto interessante sia dl punto di vista estetico, veramente ben scritto e ben tradotto, sia nel esporre ed affrontare alcuni profondi problemi del uomo. In quarta di copertina se ne descrive solo la storia "apparente".


Yukio Mishima è poesia pura!
Impossibile riassumere un poche righe l'essenza di un'opera letteraria, specialmente quando è lontanissima dal punto di vista culturale.

E lo stesso si applica credo a tutte le opere di Mishima. Incuriositp dalla 4a di copertina ho comprato e letto una virtù vacillante sempre di Mishima. Sembra scritto da una donna!

“Setzuko era diversa. Per sentirsi veramente viva aveva bisogno di qualcosa simile a una poesia. Una poesia squisitamente erotica. Un concetto il più vicino possibile a una sensazione carnale. Non, come accade agli uomini, un’idea che si trasforma in sensazione carnale, bensì una sensazione carnale che si trasforma in idea, che prende a rifulgere come un gioiello di carne...”


Ho fatto bene ad ascoltare i vostri consigli; l'ho letto e mi è piaciuto molto.
Lo stile di scrittura mi verrebbe da definirlo "molto giapponese", in un modo più classico e greve rispetto a Murakami.

La storia è bella, struggente e sorprendente, il finale agghiacciante; un ottimo esempio di come si possa dire molto in sole 150 pagine. Gli darei un bel 7 pieno. :D

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 04 set 2011 21:12


EVERYMAN - Philip Roth, 2006

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Il libro nero di Roth: e poi dicono di non giudicare un libro dalla copertina!

Vincitore del prestigioso premio Pen/Faulkner Award, questo breve romanzo parla di morte, di vecchiaia, di solitudine, di malattia.

Tristissimo, di quelli che ti vien voglia di spararti un colpo, però non c'è che dire: bello. Crudamente bello.

Il libro, ambientato nel New Jersey di questi ultimi anni) inizia col funerale del protagonista (allegriaaa!), quindi la sua vita viene narrata con un flash-back fino ad arrivare agli ultimi difficili anni costellati altresì di piccoli e grandi interventi chirurgici, l'ingresso nella vecchiaia, con conseguente ribellione iniziale ed accettazione del nulla come avvilente prospettiva.

Come fare a narrare una vita intera in sole 123 pagine? Basta citarne praticamente solo tutte le vicissitudini collegate a ricoveri e malanni vari... No, ci sono anche i fallimenti amorosi e lo sfacelo della sua famiglia.

Comunque, scherzi a parte, molto ben scritto, profondo, vero; contiene molto su cui riflettere.

VOTO 7

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 04 set 2011 21:30


SPOONER - Pete Dexter, 2010

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In una cittadina della Georgia, negli anni '50, nasce Spooner, e il racconto tragicomico della sua venuta al mondo ci dice già molto di quel che sarà la sua vita.

Un personaggio che ci ricorda l'Huckeberry Finn di M. Twain e l'Hoffman di Rain Man, sempre sbagliato, sempre in pericolo, con un'inclinazione al crimine che definirei involontaria, inconsapevole ma che, sorprendentemente e nonostante i numerosi pasticci in cui si verrà a trovare anche da adulto, saprà ripartire da zero ad ogni batosta che la vita gli riserverà.

Dopo un'infanzia difficile e un'adolescenza scombussolata sua madre, rimasta vedova, si risposerà con un uomo buono, incredibilmente paziente, che saprà caricarsi sulle spalle senza mai un cedimento tutti i problemi suoi e di questo ragazzo difficile. Bellissima anche la figura di questo personaggio.

Tra i due si creerà un legame forte, unito da silenzi e piccoli gesti, molto commovente. Ma anche irresistibilmente divertente.

VOTO 7,5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 04 set 2011 22:49


FIGHT CLUB - Chuck Palahniuk, 1996
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Molti di voi lo conosceranno grazie alla pellicola di culto diretta da Fincher ed interpretata da Brad Pitt.

Io, in quanto appassionata di Palahniuk, l'ho letto solo ora, per amor di completezza, visto che ho già letto tutti gli altri suoi libri.

Questa sua prima opera racchiude già in sé l'impronta inconfondibile dell'autore.

Storie improbabili, di disagio sociale, estreme, violente.
Ripetizione intenzionale di alcune frasi nel testo a mò di tormentone, slogans, espressioni dell'alienazione. Delirio intelligente, come l'ha definito un critico.

Il libro in sostanza consiste in: la boxe clandestina come riempitivo di un'esistenza bruciata.

La prima regola del fight club è che non si deve mai parlare del fight club.
La seconda regola del fight club è che non si deve mai parlare del fight club.
La terza regola del fight club è che se qualcuno non ce la fa più, si accascia e grida "basta" il combattimento è finito.


Folle, alternativo, ha inventato una nuova forma di scrittura: o lo si ama o lo si odia, senza vie di mezzo. Per molti è un capolavoro.

A me piace molto e trovo che l'obiettivo di questo delirio, e di tutti i suoi libri, sia quello di indurre il lettore a pensare con la propria testa, di "smontare" quanto lo società ci inculca come concetti preconfezionati. Tuttavia ho preferito altre sue opere a questa.

VOTO 7,5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 04 set 2011 22:59


LA CAVALCATA DEI MORTI - Fred Vargas, 2011

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La Vargas è una delle pochissime autrici che mi vedono acquistare libri appena usciti a prezzo pieno.

Una volta sedotti dal commissario Adamsberg non è più possibile privarsi del piacere di una delle sue nuove avventure, tanto meno sotto all'ombrellone.

Lo schema del romanzo (giallo) è il medesimo degli altri; una struttura che, dato il mistero principale, lo incrocia con altre vicende minori e slegate, sì da mantenere il lettore in costante tensione e incuriosito di pagina in pagina.

Questa vicenda si svolge tra i boschi della Normandia, parla di antichi fantasmi, di omicidi medioevali, di antiche e cupe credenze popolari.

Solamente grazie al suo impalpabile e trasversale personaggio, il commissario Adamsberg troverà anche questa volta il bandolo della matassa; sempre facendoci sorridere con il sottile umorismo dei suoi dialoghi.

Piacevolissimo. Un libro "leggi-leggi", come li chiamo io, di quelli che non riesci a chiudere.

VOTO 7

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da adem il 06 set 2011 10:09


miciagilda ha scrittoLa Vargas è una delle pochissime autrici che mi vedono acquistare libri appena usciti a prezzo pieno.


Concordo... e proprio per questo ti metto in guardia rispetto a Critica dell'ansia pura , piccola divagazione della scrittrice che proprio non mi ha convinto.
Iniziato a leggere quest'estate, l'ho abbandonato dopo 25 pagine di aria fritta... scritte bene come al solito, ma veramente insignificanti (secondo me, eh!)

da miciagilda il 06 set 2011 11:06


adem ha scritto
miciagilda ha scrittoLa Vargas è una delle pochissime autrici che mi vedono acquistare libri appena usciti a prezzo pieno.


Concordo... e proprio per questo ti metto in guardia rispetto a Critica dell'ansia pura , piccola divagazione della scrittrice che proprio non mi ha convinto.
Iniziato a leggere quest'estate, l'ho abbandonato dopo 25 pagine di aria fritta... scritte bene come al solito, ma veramente insignificanti (secondo me, eh!)


Ricevuto! Prima o poi ci sarei caduta di certo e l'avrei comprato: "Oooh, guarda, un libro della Vargas che non conoscevo!!" Quindi grazie!!! :wink: :P

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 06 set 2011 22:37


...spero di non scocciarvi... ho letto molto in queste vacanze...

IL GATTO DEL RETTORE (DELITTO ALL'UNIVERSITA') - Giorgio Celli, 2011

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L'ultimo suo romanzo (che esce postumo), e il primo di Celli che abbia mai letto. L'investigatore Angelo Michelucci in questa terza sua inchiesta indaga su un apparente suicidio, complice la magia e l'intelligenza di un candido e affettuoso micio.

Dopo i primi capitoli l'ho chiuso, cercando in qualche angolo o nel risvolto di copertina una dicitura che ne consigliasse la lettura ai ragazzi. Nulla.
Ma la scrittura è così semplice, elementare, ingenua da far pensare di aver sbagliato libro.

Poi durante l'indagine compaiono elementi di sesso estremo, e qui il dubbio sparisce, ovviamente. Ah, no: è un libro per adulti.

Alla fine la chiave del mistero si rivela di una linearità disarmante. Il colpo di scena finale, in cui il gatto bianco è protagonista, ricorda storie da fumetti, è infantile.

A parte alcuni personaggi piuttosto ben caratterizzati, e una chiara presa di posizione contro certe lordure politiche e sociali, il mio giudizio per questo libro è che Celli non fosse tagliato per fare lo scrittore. E lo dico nonostante il suo e il mio sconfinato amore per i gatti. :wink:

VOTO 5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 06 set 2011 22:58


LA FINE DEL MONDO E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE - Murakami Haruki, 1985

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Bello, bello, bello!!

Forse è un libro di fantascienza, forse è un sogno, chi lo sa.

Due storie separate, a capitoli alternati: una intitolata, appunto, "la fine del mondo", l'altra "il paese delle meraviglie" vi trascineranno col naso nel libro senza possibilità di fuga.

La prima vede un Cibermatico (già...) coinvolto in una strana vicenda di manipolazione della percezione della realtà attraverso sperimentali (e fenomenali) attività cerebrali. Contattato da uno scienziato, questi si avventurerà nel buio e pericoloso sottosuolo di Tokyo.

L'altra un Lettore di Sogni comparso in una città che pare perfetta ma che è come morta, separata dal resto del mondo, circondata da alte mura e popolata da unicorni che mutano pelo e colore a seconda delle stagioni.

Sempre più elementi collegheranno un filo alla volta questi due mondi opposti, in una serie di situazioni intriganti e ricche di mistero, dove la fantasia più sorprendete si sposa con la metafora esistenziale fino a stupirvi e a commuovervi profondamente.

Lo stile di scrittura è piacevolissimo e leggero, e sorprende sempre la facilità con cui parlando (ad esempio) di un'apparente banalità su come dovrebbero essere scelti i divani di una casa, Murakami sappia incollarvi alle pagine dei suoi libri con... maestosa modestia.

Uno dei libri più belli che abbia mai letto.

VOTO 9,5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da butter_fly il 07 set 2011 09:50


mannaggia. ma perché leggo sempre saggi e mai romanzi? :( l'ultimo (lo finisco stasera) è il disordine perfetto di marcus du sautoy, un matematico inglese che indaga i misteri della simmetria. roba che non interessa a nessuno insomma :oops: dopodiché riprenderò in mano "un altro giro di giostra" di terzani, interrotto per leggere du sautoy, e che comunque non si può definire romanzo :roll:


da adem il 07 set 2011 10:22


butter_fly ha scrittomannaggia. ma perché leggo sempre saggi e mai romanzi? :( l'ultimo (lo finisco stasera) è il disordine perfetto di marcus du sautoy, un matematico inglese che indaga i misteri della simmetria.


Hai letto l'enigma dei numeri primi? Me l'hanno consigliato, ma non l'ho ancora letto perchè è difficile che trovi in questi saggi il giusto mix tra divulgazione e "rigore" (per me so' tutti troppo divulgativi).

da johnleg il 07 set 2011 10:28


[quote="butter_fly"]mannaggia. ma perché leggo sempre roba che non interessa a nessuno insomma :oops:


:) anche l'ultima OPERA letteraria che ho letto io :)

" Casco ben allacciato " di Nico Cereghini .

credo abbia un ristretto 8) gruppo di lettori :D

Però è bello !

quattro ruote spostano il corpo,
due muovono l'anima
(Riders Italian Magazine)

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