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da butter_fly il 07 set 2011 11:02


adem ha scritto
butter_fly ha scrittomannaggia. ma perché leggo sempre saggi e mai romanzi? :( l'ultimo (lo finisco stasera) è il disordine perfetto di marcus du sautoy, un matematico inglese che indaga i misteri della simmetria.


Hai letto l'enigma dei numeri primi? Me l'hanno consigliato, ma non l'ho ancora letto perchè è difficile che trovi in questi saggi il giusto mix tra divulgazione e "rigore" (per me so' tutti troppo divulgativi).


sì l'ho letto, bellissimo! più bello di questo sulla simmetria (molto meno divulgativo) :wink:


da miciagilda il 07 set 2011 11:05


butter_fly ha scritto
adem ha scritto
butter_fly ha scrittomannaggia. ma perché leggo sempre saggi e mai romanzi? :( l'ultimo (lo finisco stasera) è il disordine perfetto di marcus du sautoy, un matematico inglese che indaga i misteri della simmetria.


Hai letto l'enigma dei numeri primi? Me l'hanno consigliato, ma non l'ho ancora letto perchè è difficile che trovi in questi saggi il giusto mix tra divulgazione e "rigore" (per me so' tutti troppo divulgativi).


sì l'ho letto, bellissimo! più bello di questo sulla simmetria (molto meno divulgativo) :wink:


Interessante... IO dovrei tornare a leggere qualche saggio in più e qualche romanzo in meno, invece ultimamente punto sullo svago! :oops:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da butter_fly il 07 set 2011 11:22


ecco, a me invece mancano i tempi in cui divoravo interi autori. a suo tempo ho letto tutto ciò che c'era da leggere di agatha christie, stephen king, italo calvino, kafka, nietzche, montale e leopardi, più tantissimi altri classici e meno classici della letteratura. poi l'università e, a parte una parentesi in cui mi son letta tutto freud e jung :shock: , è giunto l'obbligo di sorbirsi decine di libri decisamente non di svago: forse ho perso in quegli anni la capacità di aprire un libro per divertirmi o per viaggiare con la mente... :roll: comunque mi sono segnata alcuni dei vostri suggerimenti, e la prossima volta mi obbligherò a stare lontana dai reparti psicologia antropologia filosofia... ce la posso fare :lol:


da miciagilda il 07 set 2011 11:34


butter_fly ha scrittoecco, a me invece mancano i tempi in cui divoravo interi autori. a suo tempo ho letto tutto ciò che c'era da leggere di agatha christie, stephen king, italo calvino, kafka, nietzche, montale e leopardi, più tantissimi altri classici e meno classici della letteratura. poi l'università e, a parte una parentesi in cui mi son letta tutto freud e jung :shock: , è giunto l'obbligo di sorbirsi decine di libri decisamente non di svago: forse ho perso in quegli anni la capacità di aprire un libro per divertirmi o per viaggiare con la mente... :roll: comunque mi sono segnata alcuni dei vostri suggerimenti, e la prossima volta mi obbligherò a stare lontana dai reparti psicologia antropologia filosofia... ce la posso fare :lol:


Pensa che io sono stata così masochista da leggere Freud, Jung, Fromm e Groddeck per hobby... :roll: :)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da butter_fly il 07 set 2011 11:40


pure io per hobby, visto che studiavo architettura :lol: poi ho scoperto rené guenon...


da miciagilda il 11 set 2011 12:57


APERTO TUTTA LA NOTTE - David Trueba, 2001

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Avendone sentito parlare un gran bene, ho acquistato e letto questo romanzo di un autore che non avevo mai sentito nominare.

E' un libro piacevole e intelligente, leggero sebbene faccia non solo ridere, ma anche riflettere e intristire.

Narra di una famiglia numerosissima e molto "originale" (sono uno più strano dell'altro) che si stabilisce in una palazzina a due piani nel cuore di Madrid. Padre, madre, sei figli tra i 9 e i 28 anni, il nonno e... E poi chiunque si ritrovi ad orbitare attorno a questa tribù di matti.

Mi ha ricordato molto la famiglia Malausséne di Pennac, ma in una versione meno convincente, perciò il mio giudizio ne è stato un po' influenzato.

Molti spunti ed episodi che da soli varrebbero una storia a sé; forse è in questa fitta concentrazione di elementi che si intravvede una certa inesperienza nello scrittore: una bouillabaisse traboccante di ingredienti che, se diversamente diluiti, avrebbero fatto maggior presa sul lettore e lasciato un po' di respiro ai caratteri dei singoli personaggi.

In ogni caso una lettura godibile e consigliabile.

VOTO 6

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 11 set 2011 13:21


CORTESIE PER GLI OSPITI - Ian McEwan, 1981

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Una coppia di turisti stranieri trascorre una vacanza in una cittadina di mare tra muti rituali, forse un po' di noia e frequenti ma vagamente meccanici amplessi.

Un giorno i due vengono abbordati da un uomo che li trascina in un bar per tutta la notte e quindi a casa sua, dove si trova la sua compagna: una donna strana e sofferente.

Qui la vicenda diviene intensamente kafkiana tanto che i due non riusciranno, se non per pochi giorni, a liberarsi da questa invadente ed inquietante amicizia.

Subito si insinua nel lettore una sottile paura, un'ansia, un presentimento per la sorte di questa coppia straniera che oscilla tra il desiderio di godersi la sua vacanza spensieratamente e quello di rivedere i due nuovi amici, quasi ne fosse irresistibilmente attratta da un qualche maleficio.

Il libro è breve ma estremamente intenso e il finale lascia senza fiato, perciò non vi dirò nient'altro.

Molto ben scritto, praticamente un thriller; certamente da leggere.

VOTO 7/8

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 11 set 2011 13:39


LA CITTA' E I CANI - Mario Vargas Llosa, 1967

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Llosa, premio Nobel per la letteratura nel 2010, narra autobiograficamente di un Collegio, il Leoncio Prado di Lima, in cui Alberto viene rinchiuso a causa della sua inclinazione di scrittore, ritenuta troppo femminea dal padre; qui verrà soprannominato il "Poeta" e, come Llosa stesso ha poi affermato, troverà l'inferno.

La narrazione avviene da parte del "Giaguaro", un cadetto particolarmente abile e aggressivo, il capo-branco si potrebbe definire, che alla fine del libro svelerà una sorta di doppia identità.

L'ingrediente dominante è la violenza, sotto ogni sua forma e applicazione, le cui principali vittime sono i "cani" (i cadetti) del Collegio, ma che si estende ad ogni singolo avvenimento e a tutti i personaggi del romanzo, in un modo o nell'altro.

Un libro molto crudo, a volte un po' pesante, ma indubbiamente bello e importante.

VOTO 8

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 12 set 2011 13:29


LA RAGAZZA DELLO SPUTNIK - Murakami Haruki, 2001

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Una ragazza un po' "maschiaccio", appassionata di Kerouack, che vorrebbe fare la scrittrice ma che ha troppe cose da scrivere per riuscire a concludere una storia.

Un giovane insegnante (la voce narrante) che è il suo migliore amico ma che è tormentato dall'amore che prova per lei e che lei sembra non notare.

Una misteriosa donna bellissima e ricchissima che offre alla ragazza un lavoro nella sua azienda, lavoro che la ragazza accetterà poiché perdutamente innamorata della donna.

I tre si incontrano e si perdono, come per l'appunto il famoso satellite, i loro sentimenti fluttuano senza fondersi; un romanzo sull'incomunicabilità, sul muro che ereggiamo e che ci separa dagli altri, che divide le nostre vite.

Come al solito l'atmosfera è onirica, delicata. surreale.

Certo è che dopo aver letto La Fine del Mondo e Il Paese delle Meraviglie, questo è, in confronto, poco più che un grazioso racconto.

VOTO 7

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 12 set 2011 13:47


IL PONTE DELLA SOLITA ORA - Alberto Ongaro, 2008

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L'arte di costruire un romanzo da un'inezia.

Francesco è un musicista che scrive colonne sonore per il cinema. Durante una telefonata, intercetta un'interferenza in cui si sente solamente la voce di una donna. E' una donna che soffre per amore, una donna certamente elegante e di classe, e tra le poche frasi che riesce a cogliere ce n'è una che parla di un appuntamento sul ponte di legno alla solita ora.

Da qui Francesco inizierà a fantasticare, a creare una serie di congetture, per cui poco dopo uscirà nella notte veneziana a cercare per le strade la donna misteriosa che presumibilmente chiamava da un telefono pubblico vicino.

Di nuovo, il giorno dopo si apposterà all'unico ponte di legno al quale potrebbe avvenire quell'incontro e, chiedendosi quale potrebbe essere la solita ora, starà in attesa di scoprire il volto della sconosciuta, preda di un'irragionevole ossessione.

In effetti a un certo punto comparirà una donna, bella ed elegante, alla quale Francesco collegherà la voce sentita al telefono e inizierà a sorvegliarla, trascinato dalla curiosità e da un improvviso sentimento di attrazione verso di lei.

In seguito un uomo verrà ucciso e i sospetti ricadranno sulla bella sconosciuta, così che Francesco si farà coinvolgere nella vicenda.

Ongaro è indubbiamente uno dei migliori scrittori contemporanei e conosce la magia con cui stregare il lettore e tenerlo incatenato alle sue storie.

VOTO 7,5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da Sabryli il 12 set 2011 14:33


Qualcuno di voi mangioni ha letto
"TUTTO FA BRODO" di Katherine Darling :?:
Sapete dirmi se ne vale la pena??

da miciagilda il 12 set 2011 16:26


Sabryli ha scrittoQualcuno di voi mangioni ha letto
"TUTTO FA BRODO" di Katherine Darling :?:
Sapete dirmi se ne vale la pena??


Ciao Sabry!! :P

No, mi spiace, non conosco... :(

:D

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 19 set 2011 17:16


QUELLA SERA DORATA - Peter Cameron, 2006

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Ultimamente sono fortunata: un altro bel libro!

Omar Razaghi, studente universitario e docente in Kansas scrive ad Arden, Caroline e Adam quali esecutori testamentari di Jules Gund per ottenere l'autorizzazione a scrivere la biografia del defunto scrittore.

L'ex-amante, la vedova e il fratello di Jules vivono a Ochos Rios, una zona sperduta in Uruguay, e rispondono negativamente alla richiesta di Omar.

Ma per Omar quell'autorizzazione significa tanto, troppo: una borsa di studio già ricevuta e parzialmente spesa, il suo futuro professionale, la stima da parte della sua fidanzata Deirdre.

Da qui la vicenda prende degli sviluppi inaspettati: sentimenti, ricordi, ostilità, incidenti si intrecceranno tanto prepotentemente che Omar ne uscirà profondamente cambiato, e tutta la sua vita risulterà condizionata dalla vicenda.

La scrittura è piacevolissima, imperniata quasi esclusivamente sui dialoghi, ricca di sottili sfumature, molto elegante e scorrevole.

I luoghi sono ben descritti, così come i caratteri dei personaggi, e la trama è avvincente ma senza essere concitata. C'è il tempo di riflettere, di soffermarsi sui passaggi più profondi, di chiudere gli occhi per immaginare panorami e situazioni, ma si fatica ad abbandonare la storia.

Ho poi visto il film, diretto da J. Ivory, con A. Hopkins e devo dire che si sono perse per strada moltissime sfumature; purtroppo proprio quelle che fanno bello il libro. Peccato.

VOTO 8/9

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da oliveoil il 19 set 2011 17:31


Micia, ma leggi un libro al giorno?

da miciagilda il 20 set 2011 09:18


oliveoil ha scrittoMicia, ma leggi un libro al giorno?


:lol: :lol: :lol:

Sì, invece di lavorare... 8)

E' solo che in ferie ne ho letti molti e una volta tornata li ho recensiti tutti di fila. :oops: :oops:

Comunque normalmente sono sulla media di un libro ogni 10 giorni (alcuni si "bruciano" in 3, altri in 15...) :)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da Sabryli il 20 set 2011 12:23


clap, clap micia!!

da miciagilda il 20 set 2011 13:36


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Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 20 set 2011 13:42


Sabryli ha scrittoQualcuno di voi mangioni ha letto
"TUTTO FA BRODO" di Katherine Darling :?:
Sapete dirmi se ne vale la pena??


Ho fatto una veloce gugolata: il titolo esatto è "Non tutto fa brodo" e parla di una tizia che intraprende un corso da chef di 900 ore in 6 mesi; lo definiscono divertente e scanzonatorio, ma dev'essere anche interessante sul piano delle tecniche di cucina.

Non si capisce però se è una scematina commerciale o un libro per cui valga la pena di spendere 18 euro e il relativo tempo... 8)

Credo che l'unica sia esaminarlo materialmente in libreria, sfogliandolo un po'... :wink: :D

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 07 ott 2011 10:05


IL ROSSO E IL NERO, Stendhal - 1830

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Avvertenza: non è un romanzo sul Milan. :D :roll: 8)

Siamo in piena Restaurazione. Julien Sorel è un giovane di umili origini ma sa bene che la strada per l'ascesa sociale, in quest'epoca, parte dal clero e si eleva alle alte cariche dell'esercito (probabilmente è da qui che nasce il titolo: il nero della tonaca e il rosso delle uniformi).

Così, timido ma ambizioso abate di un paese della Franca Contea, Julien trova collocazione come precettore del sindaco e presto si guadagna la stima e l'ammirazione dell'intera famiglia.

La sua figura è sconcertante: sa recitare a memoria e in latino tutto l'antico testamento, ma senza capire il senso di ciò che dice, è arrivista e ignorante, scaltro e impulsivo, inesperto ma spregiudicato. Insomma, una mina vagante. 8)

Questo mix viene percepito dagli altri come qualcosa di misterioso e affascinante, anche a causa dei suoi imprevedibili e spesso crudeli sbalzi di umore, tanto che l'ingenua moglie del sindaco cadrà presto tra le sue braccia, con le pericolose conseguenze che si possono immaginare.

Alcune lettere anonime spingeranno Julien a trasferirsi in seminario e, successivamente, sarà notato e assunto come segretario da un marchese che gli affiderà, giorno dopo giorno, l'intera gestione dei suoi affari, anche più delicati, in totale fiducia.

Julien, sebbene abile ed efficiente, si rivelerà di nuovo la "serpe in seno" della famiglia che lo ospita, seducendo stavolta la giovanissima e capricciosa figlia del marchese; tra loro nascerà una relazione travolgente e travagliata anche perché i caratteri dei due hanno molto in comune.

Da qui... puntini di sospensione, per non svelarvi l'intera trama.

La lettura è facile e scorrevole sebbene (chi sono io per giudicare uno Stendhal? mah!) di alto livello; le vicende sentimentali sono strettamente intessute col quadro storico, politico e sociale dell'epoca.

Questo divario sociale tra ricchi&poveri (che voce la brunetta! :P ) è anche un aspetto importante della frustrazione che alimenta in Julien un odio bruciante verso la nobiltà presso cui egli stesso si "annida" ripetutamente, fino a generare nel lettore il sospetto che tutto questo rovinar famiglie sia (inconsciamente?) intenzionale.

Sullo sfondo del passaggio dall'impero napoleonico attraverso quest'epoca di conformismo e stagnazione, Julien sembra avere in sé un fuoco rivoluzionario, un rifiuto verso le differenze sociali che trova sfogo attraverso le sue esperienze senza che lui stesso possa evitarlo.

Piaciuto molto! :D

VOTO 8

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 14 ott 2011 11:04


INVISIBILE, Paul Auster, 2009

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Difficile descrivere questo libro.

Collocazione temporale: 1967.
Luoghi: principalmente New York e Parigi.
Protagonista: Adam Walker.

Adam è un giovane e piacente studente, un aspirante poeta, che ad un party conosce Rudolf Born e la sua fidanzata Margot. Rudolf è enigmatico, empatico e piacevole quanto oscuro e violento, ricco ma trasandato, e occasionalmente molto aggressivo. Margot è affascinante e taciturna, una bella tipa strana.

Apprendendo le aspirazioni di Adam, Rudolf gli propone di progettare una nuova rivista letteraria di cui gli fornirebbe i necessari finanziamenti, poi è costretto a partire per Parigi a risolvere misteriosi affari e in quei cinque giorni di solitudine Margot coinvolge Adam in una storia di sesso sfrenato.

Al suo ritorno Rudolf caccia Margot ma non mostra di provare alcun risentimento verso Adam, finché una sera accade qualcosa che spezza drammaticamente il legame tra i due e che cambierà la vita ad Adam.

La vicenda continua tra Rudolf, Parigi, la nuova compagna di Rudolf e sua figlia, la riapparizione di Margot, l'entrata in scena dell'importante figura della bellissima sorella di Adam, Gwyn, con la quale avvengono fatti pressoché inenarrabili.

Il romanzo è costruito in modo complesso, non perché sia ostico da leggere ma perché si è utilizzata una struttura di "libro nel libro", come pezzi di un puzzle.

Vi trovano spazio temi come la moralità, il senso di giustizia, l'incesto, l'erotismo, la violenza. Poco più di 200 pagine molto dense e ambigue, che tengono incollati a domande senza risposta, se non quella del lettore.

VOTO 7/8

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