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da miciagilda il 01 nov 2011 14:34


LA LADRA DI SPAGHETTI, Marthita Pepe - 2011

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Ogni tanto ci cado: libreria, settore letteratura erotica.
E quasi sempre è un pacco.
E' più facile far piangere, far ridere, che esprimere erotismo in modo coinvolgente ma non volgare.

Mi trovo tra il primo volume del Faust di Goethe e il secondo e, prima di iniziarlo, penso che ci voglia una pausa defatigante, frivola e trasgressiva. Così prendo in mano questo libro e lo leggo. Due ore ed è finito. Cosa mi ha lasciato? Poco. Nulla.

Romanzo d'esordio di questa 23enne torinese, con uno stile di scrittura secco e scarno, quasi un diario da adolscenti, La Ladra di Spaghetti è la storia di una liceale arrapante e parecchio zoccola che non ha mai conosciuto suo padre.
Vive con una madre che si mantiene esibendosi in spettacoli di lap dance e la cosa le crea non pochi problemi, soprattutto a scuola.
Neanche la sua migliore amica, Olivia, ha mai conosciuto il padre e questo crea tra le due una grande affinità, ma tra le due non si percepisce il grande senso di amicizia che ci si aspetterebbe.

La protagonista è bella, fa gola agli uomini, e usa la sua avvenenza e la sua freschezza come un'arma per manipolarli, per usarli, a volte vendendo il suo corpo, a volte instaurando rapporti violenti persino con chi la attrarrebbe profondamente.

La sua frustrazione, la sua rabbia per essere stata rifiutata dal padre si trasforma in cattiveria e in spregio verso l'altro sesso fino al punto che alla richiesta del suo amante di tentare un rapporto delicato e più stabile, lei lo insulta e lo abbandona sprezzante.

Unica morale: donne che odiano gli uomini. Ovvero, donne che non amano neanche se stesse.

Bah.

VOTO 4/5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 14 nov 2011 15:09


FAUST e URFAUST (Vol. I e II) - Johann Wolfgang Goethe, 1831

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L'eterna lotta tra il Bene e il Male, patti col diavolo, magia...

Faust è un uomo di scienza che vuole vivere e conoscere, sperimentare appieno la vita reale, vera, che c'è oltre il suo sapere teorico e costruito sui libri.
Mefistofele lo aiuterà introducendolo a nuove esperienze in cambio della sua anima ma poiché la sua sete di verità e di vita è giudicato uno stimolo positivo e una buona aspirazione, Dio interverrà a salvargli l'anima (e poi dite che non ho il dono della sintesi!) :lol: .

Goethe impiegò quasi 60 anni a stendere l'opera completa, tra momenti di dubbio, di studio e di sfiducia, e pare che l'idea iniziale per questo poema sia stata ispirata da un famoso mago/indovino/furbacchione/ciarlatano vissuto prima del 1700 che aveva lasciato nel popolo un ricordo indelebile, e quindi mitizzato e rappresentato nei teatri e nelle rappresentazioni popolari, del suo passaggio.

La scrittura è sublime e impegnativa, soprattutto per una comune lettrice come me: tra opera epica e ballata, è un po' come leggere la divina commedia senza la prof che fa la parafrasi, ma le numerosissime note al testo aiutano. :wink:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 14 nov 2011 15:24


La traccia dell'angelo - Stefano Benni, 2011

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"Un angelo non c'è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l'essenza, la traccia dell'angelo"

Un Benni serio, quello che in questo romanzo tratta un tema delicato, particolare ed attuale come quello del potere che possono avere le grandi aziende farmaceutiche sulla vita umana; e lo fa come sa farlo lui, con rabbia, con dolcezza, con umorismo, con disperazione. Sensibile, intelligente... Bravo Benni! ( :lol: :lol: :lol: )

Qualche accenno sulla trama: Morfeo (!) è un bambino; è seduto davanti all'albero di Natale a casa dei nonni, accanto ad una finestra. Improvvisamente un'imposta si scardina e gli cade in testa, procurandogli un trauma cranico.

Resta in bilico tra la vita e la morte per alcuni giorni, poi si risveglia.
E' guarito? E' quello di prima? Tutta la sua vita resterà segnata da questo incidente, ma forse non per questo incidente, visto che una schiavitù chimica e farmacologica scelleratamente appioppatagli dai medici lo condizionerà e lo altererà per lunghissimi anni.

Mi è venuta voglia di rileggerlo appena l'ho finito. E' breve, ma quanta sostanza, quale profondità si può raggiungere con poche, intense parole!

VOTO 8/9

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 18 nov 2011 11:21


CHESIL BEACH, Ian McEwan, 2007

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(I disagi e i ritardi ormai cronici delle linee della metropolitana milanese hanno un unico pregio: consentirmi di leggere qualche minuto in più. :? :) )

Questo è stato uno di quei libri che in molti momenti mi ha fatto esclamare: ma come scrive bene!

Come riassumere in due parole? La cronaca di un disastro amoroso, l'ha definito Repubblica in un bell'articolo di Irene Bignardi: molto azzeccato.

La collocazione storica è il 1962, siamo alla soglia della rivoluzione sessuale.

Due giovani molto innamorati (e molto, troppo vergini) si apprestano a consumare la loro prima notte di nozze in un romantico albergo su una bellissima spiaggia del Dorset.

Ma qualcosa inizia ad incepparsi nello scorrere dei minuti in cui cenano da soli, serviti da due camerieri rispettosi e intimiditi, al suono delle onde del mare e del notiziario radio che arriva dal piano terra: tutte le loro ansie, le loro paure, i loro tabù e i risultati della repressione sessuale di quegli anni vengono a galla, si ingigantiscono, degenerano quasi, cozzano contro il loro desiderio a lungo trattenuto, e più si avvicina il fatidico momento, più la situazione diventa ingestibile e psicologicamente drammatica.

Sorge un muro. Non ci sono i presupposti culturali perché riescano ad affrontare questo importante e agognato momento con tutta la serena libertà con cui andrebbe vissuto.

Mi fermo qui, anche perché tutta la storia si svolge nell'arco di questa serata; un paio d'ore (o poco più).

Risulta veramente impressionante la capacità di McEwan di entrare in empatia con i suoi personaggi, di trasmettere le loro sensazioni con una precisione e un'intensità incredibili, come se le ore che descrive venissero proiettate al ralenti.

Come se lì, al loro posto, ci foste voi lettori. E non manca di dare una puntuale collocazione storica e sociale alla vicenda, pur non dilungandosi in inutili cronache o descrizioni superflue.

Il tutto in poco più di 100 pagine. Bella pure la copertina! 8)

Per me un libro così è la perfezione. :D

Voto 9,5

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 25 nov 2011 13:29


BUDAPEST - Chico Buarque, 2005

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Non gli bastava di aver "inventato" la bossa nova... si è pure messo a scrivere romanzi, e la cosa bella è che lo sa fare benissimo.

Un ghost-writer si trova casualmente a Budapest e rimane intrappolato in un'attrazione ostinata verso la lingua che vi sente parlare.

Buda e Pest, il caldo Brasile e la gelida Ungheria, una donna sfuggente e fredda e un'altra imprevedibile ed emotiva: un gioco che si basa sul dualismo in tutte le sue forme, e principalmente su quello esistenziale, interiore e su quello dell'amore da cui si fugge e a cui si ritorna, così come si fa per i luoghi.

E più il protagonista impara la nuova lingua, più la storia si sviluppa e la sua vita si complica.

Poche pagine, molto originali e scorrevoli, interessante anche per le descrizioni dei due Paesi e della gente che ci vive.

VOTO 8

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 25 nov 2011 13:30


Raga... se ho rotto, per favore, ditemelo. :oops:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da adem il 25 nov 2011 19:30


miciagilda ha scrittoRaga... se ho rotto, per favore, ditemelo. :oops:


Continua!
Io non ho molto tempo per raccontare le mie letture (e comunque non credo riuscirei a scrivere qualcosa di interessante), ma leggo con piacere le tue, e traggo spunti... anche perchè tendenzialmente mi ritrovo in quello che scrivi (ad esempio per Cesil Beach o Invisibile di Auster).
Ora sto finendo La cavalcata dei morti della Vargas, che al solito riesce a strapparmi qualche sorriso anche se letto in autobus alle 8 di mattina...

da miciagilda il 28 nov 2011 16:14


Ecco...
Se a più di 72 ore dalla mia domanda l'unico che risponde è Adem... su 123mila iscritti... ora, io come la devo interpretare? 8)

Continuo per la gioia di noi due, visto che di pareri negativi non ce ne sono stati? :roll:

O leggo tra le righe di un silenzio imbarazzato che non mi si vuole deludere, ma che siamo su un sito di Mangioni e non di Leggioni? :?

Mah... Io persevero fino a che qualcuno non mi ferma (o non mi stufo io) :wink: :D

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da Dreamer81 il 28 nov 2011 16:43


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Memorie di Adriano - M.Yourcenar

Mi sto rileggendo questo capolavoro dato che lo lessi anni fa ed ero sicuramente troppo giovane per comprenderlo appieno. Notevole come riesca a farti immedesimare realmente nelle passioni, nelle debolezze, nel suo amore idolatra verso il giovane Antinoo e nelle idee del morente Imperatore Adriano che scrive al suo nipote e poi successore Marco Aurelio. Essendo basato su studi da fonti originali lo rende anche storicamente attendibile.

Stupendo, 9/10

da butter_fly il 28 nov 2011 16:59


miciagilda, per me puoi tranquillamente continuare: i tuoi spunti sulla narrativa mi torneranno utili quando mi sarò liberata di un altro paio di saggi che giacciono in coda :oops:
ho appena finito di leggere questo libro di odifreddi:

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l'aveva consigliato qualcuno qui sul forum ma ora non ricordo più chi...
l'ho trovato molto preciso e filologico nei riferimenti storici e/o alle "scritture". al contempo, è scorrevole ed equilibratamente ironico, perché non spara a zero tanto per sparare, ma sempre con circostanza di argomenti e zelo nell'approfondire tutti i perché. non ho le competenze per dire se gli argomenti portati da odifreddi a sostegno delle sue tesi siano realmente fondati, ma sono certamente più ragionevoli di quelli della controparte. è comunque un libro utile per approfondire un tema scottante che ha influenzato molto (anzi troppo) la nostra società.

voto 8


da miciagilda il 28 nov 2011 17:14


Due ottimi spunti! :P
Grazie a voi, prendo buona nota. :wink:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da capohog il 28 nov 2011 18:09


Ti leggo anche se non intervengo, peraltro utilizzo questo thread come spunto per le letture durante le ferie unico periodo dove riesco a scatenarmi....
durante il resto dell'anno ammetto di non riuscire a leggere più di 2/3 libri al mese...

attualmente mi sto arabbattando con The Magificent Spilsbury
Immagine

Interessante ricostruzione delle reali gesta di un serial killer nell'inghilterra prima all'inizi della prima guerra mondiale...
ottime recensioni su Amazon ma, un po' fiacco :roll:

Ho finito "tutti i figli di Dio Danzano" di Murakami

Immagine[url]

autore che gradisco molto anche se i tre suoi che preferisco sono "La ragazza dello Sputnik""Tokyo Blues" e "Kafka sulla Spiaggia".

[/url]

96 cubic inch of good vibs

da miciagilda il 29 nov 2011 10:17


capohog ha scrittoTi leggo anche se non intervengo, peraltro utilizzo questo thread come spunto per le letture durante le ferie unico periodo dove riesco a scatenarmi....
durante il resto dell'anno ammetto di non riuscire a leggere più di 2/3 libri al mese...

attualmente mi sto arabbattando con The Magificent Spilsbury

Interessante ricostruzione delle reali gesta di un serial killer nell'inghilterra prima all'inizi della prima guerra mondiale...
ottime recensioni su Amazon ma, un po' fiacco :roll:

Ho finito "tutti i figli di Dio Danzano" di Murakami

Immagine[url]

autore che gradisco molto anche se i tre suoi che preferisco sono "La ragazza dello Sputnik""Tokyo Blues" e "Kafka sulla Spiaggia".

[/url]


Ma è in inglese? 8)

Beh dai, 2/3 libri al mese non sono mica pochi! :wink:

Murakami... fantastico! "Tutti i figli..." non l'ho ancora letto ma è lì, pronto che mi aspetta.
Adesso è uscito il nuovo: 1Q84...mi aspetto di riceverlo per Natale.

Per me il suo più bello tra quelli che ho letto finora (compresi i 3 che hai elencato) resta "La fine del Mondo e Il Paese Delle Meraviglie". :P

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 22 dic 2011 14:35


LIBERTA' - Jonathan Franzen, 2011

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622 pagine non sempre leggerissime, ma interessanti e di buona qualità.

La storia di una coppia tipicamente americana, dei loro figli, dei loro vicini e di tante altre persone, il cui il centro è la libertà.
La completa libertà di ogni individuo di scegliere cosa fare, come essere, come vivere e l'impatto che questo può avere sugli altri.

Una coppia di bravi e sani giovani americani che, forse proprio a causa di tutta la libertà a loro disposizione, finirà col distruggere alcuni equilibri, a ferire, a soffrire, a rimettere in discussione tutta l'esistenza dentro e fuori dalla famiglia.

L'autore (che già conoscevo per "Le correzioni") oltre a scavare a fondo di ogni carattere fino a rivelarne gli aspetti e i pensieri più intimi e personali, contestualizza con precisione quasi maniacale le vicende umane e le incastona in quelle sociali e storiche dell'America recentissima, di questi ultimi anni, ottenendo un risultato di grande livello.

Inevitabilmente tuttavia ne esce un'opera molto dettagliata e ingarbugliata (garbugli intesi come intrecci tra storie umane e Storia) che, sebbene di grande respiro (qualcuno l'ha definito il Grande Romanzo Americano) non sempre si riesce a divorare senza stancarsi; e chi si accinge a leggere un libro di oltre seicento pagine si augura, tra le altre cose che Franzen certamente non delude, che la lettura sia un po' più scorrevole.

Insomma: bello tanto che lo rileggerei, ma quando l'ho finito ho anche un po' pensato: "finalmente".

VOTO 7

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da adem il 22 dic 2011 17:32


miciagilda ha scrittoL'autore (che già conoscevo per "Le correzioni") oltre a scavare a fondo di ogni carattere fino a rivelarne gli aspetti e i pensieri più intimi e personali, contestualizza con precisione quasi maniacale le vicende umane e le incastona in quelle sociali e storiche dell'America recentissima, di questi ultimi anni, ottenendo un risultato di grande livello.

Inevitabilmente tuttavia ne esce un'opera molto dettagliata e ingarbugliata (garbugli intesi come intrecci tra storie umane e Storia) che, sebbene di grande respiro (qualcuno l'ha definito il Grande Romanzo Americano) non sempre si riesce a divorare senza stancarsi; e chi si accinge a leggere un libro di oltre seicento pagine si augura, tra le altre cose che Franzen certamente non delude, che la lettura sia un po' più scorrevole.

Insomma: bello tanto che lo rileggerei, ma quando l'ho finito ho anche un po' pensato: "finalmente".

VOTO 7


La trovo una costante di Franzen... infatti per ora ho accantonato la ventisettesima città, interessante ma troppo "pesante" per i miei tragitti in autobus delle 8...

da miciagilda il 22 dic 2011 18:10


...già... 8)
e non si può neanche dire che sia leggero da portarsi appresso! :wink:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da miciagilda il 22 dic 2011 23:59


Fante ha scrittoVorrei segnalarvi questo libro

TANGENZIALI
di Gianni Biondillo e Michele Monina

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E' la cronaca di due amici, un architetto e un critico musicale, che decidono di esplorare la città di Milano su un percorso insolito, vicino alle tangenziali, cogliendo l'occasione per fare delle riflessioni sulla città e sulla società.

E' un libro che mi hanno regalato e sul quale nutrivo profonde perplessità per l'apparente inutilità dello stesso ( cosa mai potranno scoprire due persone nella banlieu milanese )

Sono invece rimasto piacevolmente colpito dalla capacità dei due autori di coinvolgere il lettore nel loro viaggio e sopratutto nella profondità mai banale di alcune riflessioni.

Lo consiglio caldamente, sopratutto a coloro che hanno ancora vivo un orgoglio milanese di rivoluzione e progresso, soffocato troppo spesso dalle mediocrità del popolo dell'happy hour

voto 8


Non riesco a trovarlo! :cry:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da capohog il 04 gen 2012 12:32


Appena finito 1Q84 di Murakami...
Bella storia di amore onirica degna del miglior Murakami in un intreccio complesso di personaggi e storie...
Sono già in attesa della fine del romanzo, in Italia prevista per questo dicembre... :lol:

96 cubic inch of good vibs

da miciagilda il 04 gen 2012 12:43


capohog ha scrittoAppena finito 1Q84 di Murakami...
Bella storia di amore onirica degna del miglior Murakami in un intreccio complesso di personaggi e storie...
Sono già in attesa della fine del romanzo, in Italia prevista per questo dicembre... :lol:


Sono a pagina 200, regalo (attesissimo) di Natale e come previsto mi sta piacendo molto. Ci trovo una struttura molto simile a La fine del Mondo ecc., che avevo trovato stupendo. :)

Non capisco cosa intendi per "attesa della fine del romanzo" ma ti prego, non dirmelo!!! 8)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da capohog il 04 gen 2012 12:49


miciagilda ha scritto
capohog ha scrittoAppena finito 1Q84 di Murakami...
Bella storia di amore onirica degna del miglior Murakami in un intreccio complesso di personaggi e storie...
Sono già in attesa della fine del romanzo, in Italia prevista per questo dicembre... :lol:


Sono a pagina 200, regalo (attesissimo) di Natale e come previsto mi sta piacendo molto. Ci trovo una struttura molto simile a La fine del Mondo ecc., che avevo trovato stupendo. :)

Non capisco cosa intendi per "attesa della fine del romanzo" ma ti prego, non dirmelo!!! 8)



L'assassino é il maggiordomo! :lol: :lol:

Mi risulta che quello che abbiamo letto siano i primi due dei tre libri che compongono 1Q84. Il terzo pubblicato in Giappone nel 2010 dovrebbe essere commercializzato in Italia sempre per i tipi di Einaudi verso Novembre 2012...

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