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da primus il 06 ott 2010 19:09


capohog ha scritto
caneciccio ha scrittoPosso? Prescindendo dalla nazionalità, che non c'entra nel mio discorso.
La smettiamo di dichiarare lutto cittadino ogni qual volta muore qualcuno di una data città o paese e - perchè qui è il dato che lo rende rilevante, a presindere dal perchè sia accaduto - la cosa va sul giornale?
Io sinceramente lo trovo eccessivo. Il lutto cittadino andrebbe riservato a casi esemplari e rari, condivisi dalla comunità e che con essa hanno a che vedere.

Poi boh, fate un po' come ve pare.



Straquoto...



quoto anche io

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 06 ott 2010 19:30


Io non capisco.
Qualche giorno fa un senatore ha fatto sfoggio di antisemitismo in parlamento.
Tempo addietro un assessore ha detto che i bambini di genitori stranieri nati in Italia non sono davvero italiani.

E secondo voi il problema è che s'è alzata la soglia di attenzione contro il razzismo?

Vi invito a leggere con attenzione il sempre puntuale Gramellini

da Bob il 06 ott 2010 19:38


Fante ha scritto Tempo addietro un assessore ha detto che i bambini di genitori stranieri nati in Italia non sono davvero italiani.


Scusa, sai, ma su questo credo che non sia una questione di opinioni: i bambini di genitori stranieri, se pur nati in Italia, NON SONO italiani. Non lo sono davvero, e non credo che i genitori gradirebbero se lo fossero. Non so neppure se, una volta raggiunta la maggiore età, possano o meno optare per la cittadinanaza italiana invece di quella del paese d'origine. Forse sì.
Del resto, se tu avessi un figlio che nasce casualmente in, che so, Francia, diresti che è un bambino francese?
O sbaglio?

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Luca75 il 06 ott 2010 19:44


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Scusa, sai, ma su questo credo che non sia una questione di opinioni: i bambini di genitori stranieri, se pur nati in Italia, NON SONO italiani. Non lo sono davvero, e non credo che i genitori gradirebbero se lo fossero. Non so neppure se, una volta raggiunta la maggiore età, possano o meno optare per la cittadinanaza italiana invece di quella del paese d'origine. Forse sì.
Del resto, se tu avessi un figlio che nasce casualmente in, che so, Francia, diresti che è un bambino francese?
O sbaglio?[/quote]
Mi pare sia in effetti una questione di convenzioni internazionali. Se nasci in uno stato hai diritto ad acquisirne la cittadinanza (se i genitori vogliono, mantenendo la doppia cittadinanza). E' un diritto a tutela del bambino: se dovesse essere affidato ai servizi sociali? Se rimanesse orfano e andasse adottato? La possibilità di rientrare nei programmi di vaccinazione obbligatoria?
E poi, se non basta nemmeno nascere in Italia per essere considerati Italiani (almeno in potenza) come si fa a guadagnarsi la cittadinanza? Sottolineo che tali considerazioni non nascono da conoscenze specifiche quindi se Stantippuccia potesse darci qualche ragguaglio, ben venga!!

da Bob il 06 ott 2010 19:48


per nascita. Se si nasce in territorio italiano da genitori ignoti, o apolidi, o stranieri appartenenti a Stati la cui legislazione non preveda la trasmissione della cittadinanza dei genitori al figlio nato all’estero

Non basta nascere.Bisogna anche esserci nati da almeno un genitore italiano. Le altre condizioni sono ottenibili (matrimoni con italiani a parte) solo su domanda, e NON SONO un diritto, ma una concessione. E' scrittoespressamente che la concessione debba guardare agli interessi dello Stato, e non del richiedente.
La scritta sopra riportata è quanto di più ampio possa riguardare i figli nati da persone non italiane nello Stato italiano.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da MarioLino il 06 ott 2010 19:56


Bob ha scritto di Stiamo diventando paranoici. (qualcuno lo era già da prima).


Oppure provando ad essere reattivi evitando di assuefarci, dipende dai punti di vista

da Yoda il 06 ott 2010 20:38


Bob ha scrittoIo credo che, semplicemente, siamo arrivati ad un (triste) punto in cui si cerca di strumentalizzare tutto. Morti sul lavoro? Bisogna cambiare le leggi. Morti nel traffico? Bisogna rivedere le leggi sull'uso di droga. Morti per disgrazia (piove)? Governo ladro. Oppure governo razzista se chi muore è un extracomunitario. Nessuno che ipotizzi la triste fatalità, la sfortunata concatenazione di eventi (che, tra l'altro, è statisticamente una certezza). E, se per caso ci arriva una notizia in cui non c'è neppure l'ombra di sospetto, almeno ufficiale, ecco che, sicuramente e certamente, la notizia è falsa e siamo di fronte ad un complotto, e come tale siamo pronti a parlarne e a giocarci sopra la mamma (possibilmente altrui)..
Ma andè a dar via i ciapp, detto in amicizia... :lol: Stiamo diventando paranoici. (qualcuno lo era già da prima).



amo quest'uomo..... 8)
(solo virtualmente .....sia chiaro eh!!...che io sono sicuramente omofobo!)
alla faccia di tutti i benpensanti comunisti

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Fante il 06 ott 2010 20:41


Non mi interessano le questioni legali.
Negli Stati Uniti, chi nasce sul loro territorio ha automaticamente la cittadinanza. E' la società stessa che ti accoglie e che trae forza e ricchezza dal suo potenziale multietnico.

In Francia tutta la nazionale ha origini estere. La cosa non piace molto a Le Pen, estrema destra, perchè lo stesso Sarkozy è figlio di un ungherese.

Se mio figlio nascesse in Francia per prima cosa gli insegnerei che la dignità di un uomo non ha bandiera.
Poi deciderà lui cosa sentirsi.

Chiudo ricordando che nel 93 la bomba messa a Milano presso i giardini di via Palestro ha ucciso anche un immigrato marocchino irregolare che dormiva sulla panchina. Il nome di quest'uomo oggi è giustamente ricordato sulla lapide posta alla memoria. Scommetto che se la cosa accadesse oggi ci sarebbe qualche politico pronto a dire che quella persona non era degna di essere ricordata tra le vittime.



ah, dimenticavo....

pizzerie, bar e discoteche
Tanto per aggiungere qualche luogo comune

8)

da fulvia il 07 ott 2010 00:49


[
Del resto in qualunque funerale il più sereno è sempre il "festeggiato" e chiedo subito perdono per l'aforisma un po' dark
[/quote]


Amici di Prato mi riferiscono che non si ha notizia di funerali cinesi...... :roll: nel senso che i cinesi a Prato non muoiono e non vengono celebrati funerali..... :shock: In compenso, nel porto di Livorno è stato aperto un container che perdeva liquidi organici e sono stati trovati 13 feretri di cinesi, in mezzo a merce con destinazione Cina..... :? ...senza documenti...dove sono finiti i documenti dei defunti?? :roll: E perchè spedire dei cadaveri in un container contenente merci varie?? :roll:
perdonami Fante...ma tutta sta forza e ricchezza dal potenziale multietnico dei Cinesi io non lo vedo.... :?

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da Fante il 07 ott 2010 09:55


fulvia ha scritto...


La famosa leggenda urbana dei cinesi che nascondo i cadaveri - una volta si diceva che finissero negli involtini primavera - è roba che circola da anni

riporto parte di quanto scritto altrove. In particolare sono dei ragazzi cinesi di seconda generazione, nati e cresciuti in Italia, che rispondono a un articolo del tenore dei tuoi amici di Prato, comparso su Repubblica


Gentile redazione de La Repubblica,


siamo un gruppo di ragazzi cinesi di seconda generazione...Ciò che ci unisce è un sentimento comune di appartenenza tanto all'Italia quanto alla Cina ... L’articolo in questione tratta l'argomento della morte di un essere umano in un modo veramente irrispettoso nei nostri confronti.
Non siamo bestie che speculano sul ricordo dei nostri cari, nè improvvisiamo camere ardenti per nascondere tale evento e riciclare i documenti dei defunti.
In Cina il funerale è un evento sacro e viene accompagnato da solenni rituali tipici della tradizione cinese. Tuttavia, il funerale cinese è una cerimonia che non viene praticata in Italia per diversi motivi ...

L'ipotesi ... sul fatto che i cinesi improvvisino camere ardenti clandestine per cremare le salme e riciclarne i documenti è quanto di più fantasioso e denigratorio mai rivolto ad esseri umani
Il fatto che vi sia un esiguo numero di decessi di cittadini cinesi trova spiegazione in fattori culturali e fattori oggettivi.
...dimostrando ignoranza e poca sensibilità nei confronti dell'abitudine diffusa tra gli immigrati di prima generazione di tornare nella propria terra d'origine per trascorrere gli ultimi anni della propria esistenza. Ciò è umanamente comprensibile.

I secondi sono evidenziati dalla bassa età media della popolazione cinese in Italia
Oltre alla vecchiaia, come per tutti gli esseri viventi, si muore anche a causa di incidente o malattia. In questo caso, dove per ovvie ragioni non è stato possibile il rimpatrio preventivo, le ancora poche persone decedute prendono dimora nei cimiteri italiani.

Può capitare altresì che i defunti vengano rimpatriati, alla pari di quanto può succedere ad un qualsiasi italiano morto in terra straniera. Infatti, non è raro che le associazioni cinesi, tramite l'aiuto dei propri compaesani, si attivino nella raccolta di denaro per trasferire un defunto senza parenti in Italia, verso la terra d’origine.

Tutto ciò che abbiamo riportato fin qui, scritto con remore e rispetto, è la realtà più logica e umana, e non deve essere infangata da illazioni fantasiose di chi ha la responsabilità di fare informazione: non su questi argomenti! Il vostro articolo non sostiene una verità oggettiva, ma una chiara offesa che può costituire pretesto per ideologie discriminatorie e razziste. In un momento di così difficile convivenza tra culture diverse, ciò fomenta solo odio da ambedue le parti.


Forse basterebbe aprire un po' la testa per capire come basta poco per tacciare un intero popolo di crimini aberranti basandosi sul niente

da Fante il 07 ott 2010 10:51


E tra l'altro...

Tutte le volte che si parla di immigrati, si citano i furti, gli stupri, gli omicidi... realtà indubbiamente tragiche che vanno prevenute e punite

Non si parla mai però di tutta quella enorme forza lavoro, che spesso è sfruttata e sottopagata - ovviamente da noi italiani tutti onesti e bravi - che pulisce i nostri cessi, lava i piatti, accompagnano i nostri anziani e ci curano negli ospedali cambiandoci i pannoloni

Gente che lavora assiduamente e con stipendi ridicoli e poi viene sputazzata e insultata dalla nostra gente "perbene" in suv e scarpette firmate che truffano e ladrano con le loro "faccende" da cosca

Tò mo'

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da silbusin il 07 ott 2010 10:53


Una domanda sorge dal quore...con la q.
Ma La Repubblica non è il quotidiano per antonomasia? La culla della libertà e dell'informazione veritiera? La b-a-r-r-i-e-r-a contro il regime fascista che opprime l'Italia? Ma come mai i ragazzi cinesi dicono che La Repubblica tratta l'argomento della morte in modo veramente irrispettoso e loro si sentono trattati come delle bestie e che l'articolo è offensivo, discriminatorio e razzista?

Questo solo per dire che la notizia, a seconda di come la si manipoli, viene porta al lettore sotto luci differenti. Omnia munda mundis? 8) E' una china scivolosa, piena di luoghi comuni e mezze verità.

Direi a chi fa integrazione alla nespresso (what else?) che ci spieghino anche perchè la mafia cinese fa vivere come schiavi i lavoratori (con la copertura degli imprenditori italiani molte volte) e perchè la maggior contraffazione mondiale di marchi sia fatta dai cinesi. E perchè la Cina sia la nazione con il più alto numero di condanne a morte del mondo.

da Yoda il 07 ott 2010 11:09


Fante ha scrittoE tra l'altro...

Tutte le volte che si parla di immigrati, si citano i furti, gli stupri, gli omicidi... realtà indubbiamente tragiche che vanno prevenute e punite

Non si parla mai però di tutta quella enorme forza lavoro, che spesso è sfruttata e sottopagata - ovviamente da noi italiani tutti onesti e bravi - che pulisce i nostri cessi, lava i piatti, accompagnano i nostri anziani e ci curano negli ospedali cambiandoci i pannoloni

Gente che lavora assiduamente e con stipendi ridicoli e poi viene sputazzata e insultata dalla nostra gente "perbene" in suv e scarpette firmate che truffano e ladrano con le loro "faccende" da cosca

Tò mo'

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I detenuti extracomunitari


Nelle carceri dell’Ue sono detenuti 128.200 extracomunitari, di questi 24.600 in Italia. In termini percentuali rappresentano il 20,7% di tutte le persone presenti nelle carceri europee e il 36% in quelle italiane. Nel 1998 erano il 25% dei detenuti in Italia e il 16% in Europa, quindi l’incremento percentuale è stato maggiore (11 punti, contro 4,7) nel nostro Paese rispetto all’insieme dell’Ue.
Significativamente gli Stati nei quali i detenuti extracomunitari sono presenti in percentuali maggiori sono quelli che hanno adottato metodi più “decisi” nel contrasto all’immigrazione irregolare: Austria (45,8%), Grecia (43,9%), Italia (36,2%), Spagna (35,7%). Percentuali altissime ci sono a Cipro, Malta e Lussemburgo, ma non possono essere utilmente confrontate con quelle degli altri Paesi: le prime due nazioni rappresentano tappe naturali sulle rotte dell’immigrazione irregolare e il Lussemburgo è un piccolissimo principato dove i residenti stranieri sono più numerosi dei lussemburghesi stessi. Al contrario, percentuali più basse si registrano in Paesi di immigrazione “storica”: Inghilterra (13,1%), Francia (18,2%), Germania (26,3%).


Fonte: http://corriereimmigrazione.blogspot.co ... mento.html

Tutta brava gente....
Proverei a sommare i costi delle carcerazioni a quelli degli "stipendi ridicoli" per verificare se l'Italia fa un affare... :roll:

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da Fante il 07 ott 2010 11:14


silbusin ha scritto...


La Cina è un paese che applica la pena di morte in modo vergognoso e dove i diritti umani vengono orribilmente ignorati. Amnesty International lo sa bene.
Abbastanza buffo che noi italiani ci scandalizziamo per quello che uno mafia può fare ai suoi stessi connazionali.
E tanto che io vado a bermi un nespresso, con la Canalis Clooney lo lascio a Primus mi sai anche spiegare perchè i nostri grandi marchi fanno costruire tutto in Cina e poi dicono che i cinesi lavorano col culo?

cuore si scrive col cq...gnurant....

da Fante il 07 ott 2010 11:24


Yoda ha scritto...


link


Non esiste un'emergenza criminalità straniera. Il tasso di devianza degli immigrati nel nostro paese è solo leggermente più alto di quello degli italiani. Gli immigrati delinquono di più anche perché sono più giovani: se la popolazione italiana avesse la stessa struttura anagrafica di quella degli stranieri in Italia, i tassi di criminalità sarebbero ancora più vicini. E' vero, infine, che ben il 37 per cento dei detenuti nelle nostre carceri è straniero, ma per un immigrato è più facile finire dentro e rimanerci. Sono le tre tesi sostenute dalla Caritas nello studio "La criminalità degli immigrati: dati, interpretazioni e pregiudizi", condotto assieme all'Agenzia Redattore Sociale.


Le presenze in carcere, infine. Al 31 dicembre del 2008 i detenuti erano in tutto 58 mila, il 37,1 per cento dei quali, per l'appunto, stranieri. Ma per loro l'incarcerazione è molto più frequente, vuoi per la mancanza di riferimenti esterni utili a ottenere gli arresti domiciliari, vuoi per la cautela contro il rischio di irreperibilità, vuoi perché gli avvocati sono meno bravi. In galera, dunque, ci sono molti più detenuti in attesa di giudizio stranieri che italiani.

Anche la Banca d'Italia ha ridimensionato l'allarme criminalità straniera, in uno studio del 2008, che prende in esame il periodo 1990-2003. In questo lasso di tempo il numero dei permessi di soggiorno si è quintuplicato, mentre la criminalità, nelle tre tipologie di reato prese in considerazione (contro la persona, contro il patrimonio e traffico di droga) ha mostrato una lieve flessione.

da Bob il 07 ott 2010 11:50


Fante ha scrittoNon mi interessano le questioni legali.
Negli Stati Uniti,..........

Bè,questa non te la posso passare.
Cosa vuol dire che "non ti interessano"? La cittadinanza è una questione legale, null'altro. Tanto è vero che poi fai dei distinguo su quella di altre nazioni.
"Se tuo figlio nascesse in Francia"....sono sicuro che gli insegneresti un sacro rispetto per la propria dignità di uomo indipendentemente dalla sua nascita.Ma certamente (ne sono sicuro) non gli diresti "a priori" che lui non è italiano, ma francese. (anche perchè sarebbe FALSO).A casa tua parlereste italiano, ti preoccuperesti, probabilmente, che lui conoscesse la storia Italiana (oltre a quella francese, se tu fossi stabilmente abitante colà), e gli insegneresti, forse non intenzionalmente, ma di fatto, i valori e i convincimenti di una famiglia ITALIANA; e non Francese.
Se poi, (in Italia dopo la maggiore età) lui volesse adottare la cittadinanza francese (non so se, secondo lo stato italiano, è possibile averne due), probabilmente non ti opporresti, ma non sono così sicuro, checché tu ne dica, che la cosa non ti creerebbe un po' di dispiacere.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 07 ott 2010 12:04


Bob ha scritto.....


Ok, se la questione è solo legale allora ti do ragione.
Sul resto, dipende, io evidentemente non potrei che trasmettegli quello che sono ed evidentemente sono italiano
Poi ovviamente andrebbe a scuola lì, avrebbe amici lì e si farebbe la sua morale lì. Potrebbe anche darsi che si trovi meglio lì. E' quello che accade tragicamente a certe ragazze che rifiutano le tradizioni di famiglia.
E poi io sono fottutamente filo francese, non mi dispiacerebbe affatto 8)

da Bob il 07 ott 2010 12:31


Fante ha scritto
Bob ha scritto.....


Ok, se la questione è solo legale allora ti do ragione.
Sul resto, dipende, io evidentemente non potrei che trasmettegli quello che sono ed evidentemente sono italiano
Poi ovviamente andrebbe a scuola lì, avrebbe amici lì e si farebbe la sua morale lì. Potrebbe anche darsi che si trovi meglio lì. E' quello che accade tragicamente a certe ragazze che rifiutano le tradizioni di famiglia.
E poi io sono fottutamente filo francese, non mi dispiacerebbe affatto 8)

Ok, poi lafinisco. Non sto parlando di un ragazzo che nasce, ma poi vive per anni e anni in una nazione all'estero. Ma di uno che ci nasce e stop. Costui è ITALIANO: E basta. Lo è per genitori, cultura, appartenenza, tutto.
In seguito, se ci ha vissuto sino alla maggiore età, e solo se lo vorrà, potrà scegliere (può farlo anche qui in Italia). Ma per il solo fatto di nascerci...mi spiace, non basta ed è giusto che sia così.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 07 ott 2010 12:56


scusami topolone ma la Caritas non è propriamente disinteressata al problema immigrati. Che poi non ci sia un'emergenza criminalità stranieri può essere vero solo se , come purtroppo sta avvenendo , la cosiddetta emergenza , è ormai diventata la normalità , nel senso che c'è una sorta di rassegnazione ed impotenza a gestire un fenomeno non più contenibile. Le carceri , i mattinali delle forze dell'ordine , le sentenze e la statistica indicano il contrario di quanto sostieni tu , se non ti fossi professato ateo , direi che certi poteri ti derivano a divinis , ma , data la tua indiscussa laicità , forse i super poteri derivano dal mantello che indossi. :wink:

da Fante il 07 ott 2010 14:59


santippe28 ha scritto...


Dopo DonAttilio sei la seconda persona che mi dice che mi atteggio a super sapiente. Non sia mai, ho sempre pensato di dire solo la mia opinione e di supportarla con qualche elemento.

Se la cosa è presa come indice di supponenza, vorrà dire che limiterò i miei interventi solo a quelli faceti, attendendo, con ansia, di poter commentare qualche perla di saggezza

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