capohog ha scritto

nebbiolo75 ha scrittoAltra possibilità meno invasiva di energia rinnovabile che anche se fatta di plastica (quindi petrolio) alla fine è riciclabile.

Bello, però ho cercato di capire un po' di dati ed effettivamente quanto potrebbero contribuire...
iniziano a roteare a 3 m/s che é brezza leggera secondo la scala di beaufort mentre il picco di potenza lo esprimono a velocità di 14 ms che son 50 km all'ora... a velocità minori e meno disastrose quanto generano?

Ok credo che mi sembri inutile montarli in posti poco ventosi, ma possono essere una soluzione in paesi dove il vento tira eccome (ho vaghi ricordi marchigiani sulla bora o curina....). Io credo che con uno studio non costoso, si potrebbero individuare le zone in cui conviene montarle. Sono meno invasive dei pannelli solari (a Casa Castalda in provincia di Perugia hanno smembrato una collina per ficcarci tanti pannelli solari che servono 450 famiglie...mi sembra esagerato in questo senso). Insomma quello che chiedo io è di essere più elastici e vedere le varie biodiversità italiane riguardo al territorio e in base a quelle, adeguare il più possibile le varie fonti di energie. Si riesce solo a coprire il 50% del fabbisogno energetico anche andando ad installare fonti rinnovabili in ogni dove? Beh...è già qualcosa...ora siamo si e no al 10% quando la Spagna con tali fonti è arrivata già al 35%. Inoltre non per ultimo, si possono ridurre i consumi? Secondo me si. Perché in Trentino spendono, pro capite, un 30% in meno di riscaldamento che in Toscana? Forse bisognerebbe capire come si costruisce....

Aggiungendo ad una fonte rinnovabile, un consumo più adeguato, il fabbisogno nucleare si ridurrebbe ai minini...e poi se anche si costruisse ora una centrale, non produrrà niente per i prossimi 10 anni....non so quanto convenga.

Non per ultimo vorrei ricordare che siamo in Italia, fertile terreno di tangentisti, opere pubbliche lasciate a mezzo e quant'altro....Buona Costruzione!