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da tpt il 12 gen 2011 15:40


Ti faccio un esempio banale Mariolino:

Tu che sei dipendente chiedi alla tua azienda di erogarti un'anticipazione del TFR pari a 100.000 euro per acquistare una casa.

E' legittimo. Lo fai a maggio del '92.

L'8 di luglio tu ti rechi dal notaio dove con rogito notarile acquisti una abitazione dando fondo a TUTTI I TUOI RISPARMI ed inoltre accolandoti un mutuo.

Il giorno 12 luglio il direttore della banca dove tu avevi il tuo conto corrente, dove ogni volta ti venivano accreditati gli interessi attivi sul tuo conto, il 27% di questi denari veniva automaticamente versato all'erario, questo direttore, che ti ha concesso il mutuo, che farai anche fatica a pagare perchè orpo si tratta della tua prima casa che costa sudore e sacrifici, ecco, questo direttore ti chiama e ti dice:

"Ah, Marioli'! Sei in rosso! E da domani su quel rosso (600 euro rapinati da Amato) ti tocca pagare il 13% di interesse"

Tu mi dici questo è corretto ed onesto?

Mio marito all'epoca vendeva per conto di un comune dell'hinterland milanese (di sinistra, ma fa lo stesso ...), i buoni pasto per gli studenti. Ogni fine mese noi si doveva accreditare al Comune la somma incassata, decurtata dell'esigua percentuale di guadagno. Praticamente si trattava di un servizio dato sia al Comune che ai clienti. All'epoca della rapina Amato noi avevamo sul conto corrente svariate decine di milioni di lire.

Ci fu decurtato il famoso 6 per mille.

Ci fu tassato denaro che stava solo transitando sul nostro conto, Marioli! Credi il comune in questione ci abbia rimborsato?

Ti ho fatto solo un paio di esempi ma ti assicuro che all'epoca gli italiani imbufaliti per questa che considero a tutt'oggi una vera porcheria furono davvero tanti. E quelli che si trovarono in difficoltà finanziaria anche.

Mi spiace ma penso che l'attuale tassazione dei conti correnti in Italia sia piu' che necessaria si ma anche al limite della decenza.

Pago volentieri le tasse, ma non mi piace essere rapinata.

Pago volentieri le tasse, ma non mi piace avere il nulla in cambio.

Pago volentieri le tasse ma non comprendo perchè se ho bisogno di acquistare farmaci non da banco quando sono in Italia (dove comunque pago le tasse per quel che posseggo ... nulla escluso!!!!) mi tocchi pagare un medico per avere una ricetta perchè non ho neppure diritto a quello. Dopo anni di contribuzione italiana che ovviamente andrà in fanteria! (Mi scusi Fante!).

Facile fare i buonisti con gli extracomunitari non regolari (vedi sanità gratuita ma non solo ...) eppoi prendersela con cittadini italiani che producono reddito all'estero dove peraltro vivono e che sono cittadini onesti e che pagano tutto il dovuto sia in Italia che nel paese che li ospita.

Finalmente comunque ora i nostri redditi svizzeri sono tassati solo qui. Ne sono felice e mi sento apposto.

da tpt il 12 gen 2011 15:46


PaulySte ha scritto
tpt ha scrittoPeraltro in Italia non ho piu' neppure diritto ad avere copertura sanitaria (che in Italia è gratuita anche per gli extracomunitari non in regola) se non in caso di emergenza.

Cioè ... se mi viene un'infarto mi curano, bontà loro mentre se desidero fare un esame del sangue lo devo pagare interamente!

No comment!


Ma sei coperta dall'assicurazione svizzera. Se sei in Italia e ti viene un accidente, ti curano di emergenza dove ti trovi e poi ti rispediscono in Svizzera. Non mi sembra male :D


Pauly, per anni sono stata curata (8 operazioni, tutte a pagamento) da un oculista italiano. Gli interventi ai quali sono stata sottoposta erano necessari ma non mutuabili in Italia. Ma tutti gli esami preliminari (ecg, rx polmonare, esami del sangue, ecc ...) venivano fatti attraverso il servizio sanitario nazionale.

Ora dovro' sottopormi all'ennesimo intervento (dovrebbe essere l'ultimo per fortuna). Chiaramente è necessario che gli esami vengano effettuati in Italia secondo i parametri italiani. Secondo te chi me li puo' prescrivere? Un medico svizzero? Nein, perchè il servizio sanitario italiano non accetta prescrizioni provenienti da qui se non con carattere d'urgenza. Un medico italiano? Si ... a pagamento! E gli esami chi li deve pagare? Io! E non sto parlando del ticket sanitario! Sto parlando del costo in toto!

Ed ho versato alla "nostra cara INPS" tanti bei soldini ... per tanti, tanti anni!

Ah, ovvio che non possa far mettere le mani sui miei occhi ad altri medici che già non conoscano il mio problema, che ovviamente non è una sciocchezzuola, anzi!

da Paulyste il 12 gen 2011 15:54


Solo non capisco perché tu debba fare esami, ecc. in Italia e con parametri italiani :roll: Se ci vedo male, ci vedo male allo stesso modo che io stia sul Naviglio o lungo la Limmat, o no? :wink:

da tpt il 12 gen 2011 15:58


Pauly, qui i referti li scrivono in Schwitzerdütsch, manco in tedesco.

:D

Senza contare che ne faccio anche una questione di principio.

Considera che nonostante la mia dichiarazione dei redditi svizzera, io faccio anche quella italiana per pagare le tasse sui beni che ho in Italia.

Non sono parente del Berlusca, ok? 8)

da MarioLino il 12 gen 2011 17:27


Scusami tpt, non ti seguo, è una forma di prelievo come un'altra quella della tassazione del conto corrente. Più democratica di tante altre: colpisce più i veri ricchi che i poveri (elusioni varie a parte). Certo, non si può eccedere altrimenti la gente non utilizzerebbe più le banche italiane.

Siamo stati presi così in giro in questi anni con personaggi che promuovevano diminuzione di tasse ma in realtà diminuivano le aliquote IRPEF per i più ricchi, aumentando le tasse indirette (bolli, eccetera, che andavano a colpire egualmente ricchi e poveri): questo lo trovo più scandaloso perché oltre che populista è un il motivo dell'aumento della forbice sociale, sintomo di arretratezza di un paese.

Questione di punti di vista [cit.]

da tpt il 12 gen 2011 17:46


No, Mariolino, non mi trovi d'accordo.

In primis perchè come ho già scritto sopra, un'aliquota di tassazione pari al 27% degli interessi attivi mi pare piu' che adeguata.

In secondo luogo perchè una legge retroattiva, come è stato il decreto Amato ha portato a far si che molti risparmiatori si vedessero decurtati denari che non sapevano di dover pagare, e credimi, la cosa è sicuramente pesata di piu' tra i ceti meno abbienti che tra chi aveva grossi capitali (magari investiti in azioni e non certo lasciati su un conto corrente).

Inoltre, come da esempio che ti ho riportato, si è finito per tassare anche denaro in transito. Perchè? Semplicemente perchè Amato ha agito in modo poco trasparente, con l'avvallo successivo della Consulta.

E se agisci in modo poco chiaro usualmente lo fai perchè ti vergogni di quel che stai facendo o perchè è ingiusto.

Riguardo la tassazione dei consumi e dei beni (vedi il tuo esempio sul bollo, immagino auto) ecco che non trovo niente di piu' democratico che tassare quel che una qualsiasi persona decide a suo buon conto di potersi permettere.

Non i risparmi, quelli no. Possono servire anche per scopi che con il capriccio di un'automobile costosa o di un mega loft in Viale Maino hanno poco o nulla a che vedere.

Se mi sto accantonando il denaro come una formichina per permettermi una Panda di seconda mano tu non mi freghi i soldi di notte. Altrimenti ti meriti come minimo che io perda la fiducia che avevo in te.

Se mi tassi un Ferrari fai bene perchè il denaro va chiesto a chi lo ostenta e non a chi lo usa per il normale vivere quotidiano.

Miiiiii come sono contenta di vivere in Svizzera dove i dipendenti non si lagnano e pagano le loro brave tasse senza dare del ladro a chiunque possieda di piu'!

da Paulyste il 12 gen 2011 17:56


Tassare il risparmio mi sembra una boiata pazzesca. Per uno che ha risparmiato ciulando a destra e a manca ce ne sono cento che hanno guadagnato onestamente e che già hanno pagato le tasse :evil:

da tpt il 12 gen 2011 17:57


Clap, clap, clap!

da MarioLino il 12 gen 2011 21:11


tpt parli forse dell'IVA sui beni di lusso, è già al 20%, armonizzata dall'Unità Europea. non ne scampiamo. sarebbe democratico in effetti portarla tipo al 200%, ma ci sarebbero sicuramente dei gravi impatti sul mercato industriale e sul tessuto economico di interi paesi.

il prelievo sui conti è più democratico dell'IVA che colpisce in maniera praticamente indiscriminata anche servizi pubblici (come la fornitura di energia elettrica o il biglietto del tram) di cui hanno bisogno poveri e ricchi.

il prelievo sui conti è anche più democratico dell'IRPEF in un paese ad alto tasso di evasione.

tra l'altro un prelievo sui risparmi (SOSTITUTIVO di ALTRI, sia ben chiaro) incentiva i consumi e a far girare i soldi: e spendiamoli 'sti soldi, andiamo tutti al ristorante!

e allora perché non si fa? e che cazzo ne so, mica sono un fottuto economista come vorrei darvela a bere... :)
per esempio perché in tutto questo le banche ci perderebbero... e, come insegna Primus, le banche devono vincere sempre! soprattutto le banche svizzere (anche se ultimamente un po' meno mi sembra...)

Questione di punti di vista [cit.]

da MarioLino il 12 gen 2011 21:14


Poi c'è un altro motivo: sarebbe tremendamente IMPOPOLARE... i vari commentatori "contro" andrebbero a nozze con una scelta di questo tipo: intervisterebbero la vecchietta che ha messo via i risparmi una vita per pagare una rata del mutuo al figlio...

insomma, si perderebbero i voti. e chi c'ha voglia di perdere voti?

Questione di punti di vista [cit.]

da MarioLino il 12 gen 2011 21:36


tpt ha scritto
In primis perchè come ho già scritto sopra, un'aliquota di tassazione pari al 27% degli interessi attivi mi pare piu' che adeguata.



è funzione del costo del denaro, lo sai no? è un gettito molto variabile, ora vale molto poco, visto che le banche fisiche danno rendimenti tipo dello 0,1%

Questione di punti di vista [cit.]

da tpt il 12 gen 2011 21:47


Piu' consumi e piu' paghi iva. Cosa ci sia di impopolare in tutto cio' proprio non lo capisco.

Ovvio che se sei povero in canna, acquisti poco e di conseguenza paghi meno IVA.

Poi mi pare proprio tu parlassi di bollo (io ti sono solo venuta dietro ...): se hai un macinino paghi meno che se hai una fuoriserie, o no?

Infine .... ti ricordo che la richiesta di beni di lusso (dei quali l'Italia è un produttore ... pensa solo al campo della moda ...) danno da mangiare anche a chi come te è un dipendente ed è ovvio che un'eccessiva tassazione (anche a livello europeo) porterebbe a produrre in altri continenti e soprattutto ad acquistare in altri continenti.

Se poi parliamo dell'IVA sull'energia ti posso anche dare ragione, ma è un problema di valutazione: il riscaldamento non deve in alcun modo essere considerato un bene di consumo.

Ma tornando ai conti correnti mi pare di poter affermare che un'eccessiva tassazione potrebbe solo portare ad un'estinzione generale dei rapporti con gli istituti di credito: risultato immediato? Mancanza di liquidità, interessi passivi altissimi sia per le aziende che per i privati.

Risultato a lungo termine: aziende che chiudono per mancanza di credito, posti di lavoro (magari anche il tuo, ma non te lo auguro, eh?) che saltano, e se poi devi accendere un mutuo per acquistare casa, vediamo che te lo concede se non hai un impiego, se lo chiedi per il 100% del valore dell'immobile.

Già ... ma hai guadagnato un sacco non pagando l`IRPEF e l'IVA sui beni di lusso. Ke Kulo!

:D

da MarioLino il 12 gen 2011 21:56


Attenzione, non ho la soluzione. Sto dicendo che dove guardi guardi... la tassazione è iniqua: e ripeto, la tassazione sui conti correnti non mi sembra più scandalosa che abbassare l'IRPEF ai ricchi, aumentando al contempo il bollo dei contratti sull'energia elettrica (perché tu tendi sempre a considerare IVA e bolli applicati sui beni di lusso, ma per la maggior parte non è così!)

Ci sono effetti positivi e negativi nell'aumentare la tassazione sui conti. Per esempio spingebbe gli investimenti. Anche in obbligazioni per esempio, che sono un modo per le grandi aziende di pagare i debiti. Le stesse banche emettono obbligazioni per raccogliere liquidità.

E' tutto collegato, Primus lo sa benissimo

Questione di punti di vista [cit.]

da tpt il 12 gen 2011 22:09


Mariolino, hai idea del tasso che raggiungerebbero in questo caso le obbligazioni di aziende private?

No, eh? Ma lo hai detto, non è materia tua l'economia.

Il sistema è si poco equo ma non a causa dell'evasione attuale bensi' a causa dei debiti accumulati negli anni (dal dopoguerra ad oggi) per pagare anche dipendenti lazzaroni, baby pensionati, finti invalidi, ecc ....

Per non parlare poi dei denari spesi per la cassa integrazione elargita per anni a piene mani: forse la cosa piu' inqua che in Italia sia mai stata creata.

Tanto che se lavori in una piccola azienda che è in crisi ti danno DA SEMPRE il benservito, altro che cassa integrazione.

Qui in Svizzera le tasse le pagano tutti. Se parli di cassa integrazione ti chiedono cos'è eppure nessuno si lamenta che i prelievi fiscali siano inqui.

E parliamo proprio del metodo che io ti ho appena proposto.

Certo, poi qui abbiamo anche le centrali nuclerari che danno energia a costo decisamente piu' basso di quel che costa in Italia.

E' tassata (ho appena controllato l'ultima fattura) ma chissà perchè qui pochissime persone si sono opposte al nucleare.

Ah, qui succede anche che se non sei Svizzero e non hai un impiego che ti permetta di mantenerti, torni da dove te ne sei arrivato.

Brutto a dirsi? Forse. Ma sostenibile ed equo.

da MarioLino il 12 gen 2011 22:20


Wait wait wait... Quando dicevo che non è materia mia l'economia scherzavo, certo che ne capisco e qui sto cazzeggiando. Ci sono tanto fattori che certo non possiamo metterci a considerare né io né tu.
L'effetto dominio di certe scelte non è prevedibile neanche da Primus, inciderebbero troppi fattori. Ci sono degli equilibri delicati, questo è sicuro.
Io volevo attenermi a ciò che è democratico: che paghino tutti e che vengano tassati di più coloro che già comodamente possono permettersi i servizi di base.
In materia fiscale si è fatto molto poco negl ultimi anni in questo senso, grazie a scudi, aumenti indiscrimanati sui bolli, correzioni su scaglioni. La forbice sociale si è allargata di fatti, testimonianza cher scelte fiscali in Italia non sono state votate alla uguaglianza. Magari lo sono state al rilancio dell'economia, almeno nelle intenzioni? Meo auguro, ma non vedo grandi risultati

Questione di punti di vista [cit.]

da tpt il 13 gen 2011 00:02


Mariolino, si sicuramente si è cercato di dare slancio all'economia ed anche di evitare, per quanto è stato possibile, che l'Italia divenisse un paese dove è impossibile qualsiasi investimento produttivo di successo.

Per poter asserire di non aver visto risultati dovresti poter valutare quale sarebbe stata la situazione italiana attuale nel caso questi provvedimenti non fossero stati presi.

In ogni caso penso che sia io che te si sia esposta la nostra posizione e sinceramente ho anche gradito i toni dello scambio di opinioni e per questo ti ringrazio sinceramente.

Poi a quanto pare ognuno di noi è rimasto e rimane sulle proprie posizioni. Le nostre scelte di vita differenti parlano per noi.

da MarioLino il 13 gen 2011 00:24


tpt ha scritto
Per poter asserire di non aver visto risultati dovresti poter valutare quale sarebbe stata la situazione italiana attuale nel caso questi provvedimenti non fossero stati presi.



be' secondo il World Economic Forum la Svizzera è prima al mondo per competività, l'Italia è al 48-esimo posto, nelle ultime posizioni tra i paesi industrializzati: potevamo andare peggio? Vero che al peggio non c'è mai fine, guarda Primus... :lol:

Ma perché non facciamo cambio che io vengo in Svizzera e tu torni in Italia? ;-)

Questione di punti di vista [cit.]

da nebbiolo75 il 13 gen 2011 09:45


Bimbi belli :-) vi voglio bene ma tanto è inutile che continuate a ribattere....tanto d'accordo non c'andate!!!!!


Andate a prendervi un caffè insieme :-)

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Paulyste il 13 gen 2011 10:42


E' dura prendere un caffé insieme... prenderlo a metà strada vuol dire all'incirca incontrarsi a Quinto, poco prima del tunnel del San Gottardo :P Per fortuna è ancora a sud delle alpi, perché a nord i comunisti come MarioLino non li fanno passare :lol:

da tpt il 13 gen 2011 11:07


MarioLino ha scritto
Ma perché non facciamo cambio che io vengo in Svizzera e tu torni in Italia? ;-)


A parte che non è necessario usare la proprietà transitiva. Io posso rimanere qui e tu venirci ma se non ricordo male ne parlammo già in passato e tu giammai avresti abbandonato la tua adorata italia.

Non che a me non manchi sotto certi alcuni punti di vista ma attualmente e te lo dico con estrema sincerità, se mi trovassi nella condizione di "dover scegliere" non avrei il minimo dubbio.

Inoltre c'è da considerare che putroppo tante persone non sono disposte a trasferirsi ... neppure a poche centinaia di chilometri di distanza: troppi problemi! :roll:

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