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Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da maxb. il 04 gen 2013 14:50


Bob ha scrittoBè, a parte il fatto che nemmeno io so nulla e non entro nel merito, guarda che le prove sono SEMPRE fabbricate (diciamo meglio: individuate) dalla parte lesa. In ogni Stato.
Chi porta le prove, generalmente? L'accusa. I PM, la Polizia, chi vuoi tu, ma sempre la parte che ti accusa.


fin li ci arrivo anch'io, ma qui la situazione è un tantinino diversa. il confine tra seria giurisprudenza e gioco a chi ce la più lungo (tra stati) è a mio parere pericolosamente sottile.

da quel che leggo, più o meno attendibile, in rete ho la netta sensazione che stiamo per prenderlo di nuovo in quel posto, zimbelli in un mondo pieno di nazioni che si fanno i loro porci comodi*


* pare che ultimamente a singapore stiano sorgendo come funghi un sacco di nuovi "contractor", che imbarcano sulle navi sicari prezzolati, e perchè?

http://it.wikipedia.org/wiki/Pirateria_ ... di_Malacca

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da manufood il 04 gen 2013 15:01


donAttilio ha scrittoManufood, per quanto mi riguarda, oltre gli Stati Uniti, dicasi lo stesso concetto (come si sarebbero comportati) per Cina, Giappone, Russia o altro stato potente, che "noi" non abbiamo il privilegio (?!) di appartenere.


Don vivere in uno stato "potente" ha i suoi "benefici" e i suoi "malefici". io preferisco continuare a vivere in Italia.

p.s. il forte in politica estera lo puoi fare quando "in casa tua" sei forte. vogliamo parlare della nostra politica interna?

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da donAttilio il 04 gen 2013 16:56


manufood ha scritto
donAttilio ha scrittoManufood, per quanto mi riguarda, oltre gli Stati Uniti, dicasi lo stesso concetto (come si sarebbero comportati) per Cina, Giappone, Russia o altro stato potente, che "noi" non abbiamo il privilegio (?!) di appartenere.


Don vivere in uno stato "potente" ha i suoi "benefici" e i suoi "malefici". io preferisco continuare a vivere in Italia.

p.s. il forte in politica estera lo puoi fare quando "in casa tua" sei forte. vogliamo parlare della nostra politica interna?[/quote]

Certo che siamo "forti" . . . a far :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ma in questo caso, purtroppo, c'è da piangere. :oops:

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da figlidiputin il 18 gen 2013 19:00


Speriamo al gabbio. Non vorrei che a furia di frequentare marines abbian preso gli stessi vizi (confondere un pullman di bambini che vanno a scuola con dei pericolosi terroristi;o in questo caso una barca di pescatori con una nave militare che li minaccia). :twisted:

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da maxb. il 19 gen 2013 10:00


figlidiputin ha scrittoSperiamo al gabbio. Non vorrei che a furia di frequentare marines abbian preso gli stessi vizi (confondere un pullman di bambini che vanno a scuola con dei pericolosi terroristi;o in questo caso una barca di pescatori con una nave militare che li minaccia). :twisted:


no, più probabilmente per una barca di pirati, i quali molto spesso, per non dire quasi sempre cercano di dissimularsi tra e come i pescatori.

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da figlidiputin il 20 gen 2013 21:16


maxb. ha scritto
figlidiputin ha scrittoSperiamo al gabbio. Non vorrei che a furia di frequentare marines abbian preso gli stessi vizi (confondere un pullman di bambini che vanno a scuola con dei pericolosi terroristi;o in questo caso una barca di pescatori con una nave militare che li minaccia). :twisted:


no, più probabilmente per una barca di pirati, i quali molto spesso, per non dire quasi sempre cercano di dissimularsi tra e come i pescatori.


Mi auguro che sia così; ma in questi casi quali sono le regole di ingaggio? Se in India i due marò vorebbero pelarli come kiwi FORSE qualcosina di "extraprocedurale" (si lo so sembro Ghedini) l'hanno fatto... :cry:

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da Bob il 21 gen 2013 12:39


C'è un vuoto legislativo ITALIANO in merito. Il personale militare risulta essere imbarcato a bordo di una nave civile, per cui non gode del diritto di extraterritorialità delle navi da guerra. Quando agisce come civile (passeggero) è sottoposto alle regole della marina mercantile, per cui è in extraterritorialità SOLO se in acque internazionali. Ma lo Stato Italiano sembra si sia dimenticato di varare una legge per cui, il personale militare su nave civile, quando agisce come tale (=difendendo la nave o comunque agendo militarmente) cessa di essere un civile, e assurge al rango di militare, con tutte le implicazioni del caso. SEmbra che, legalmente, un soldato italiano su nave civile sia sempre sottoposto agli ordini di un capitano mercantile, e quindi non è un militare (almeno per il diritto internazionale).
Se ho capito bene quanto mi hanno spiegato.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da maxb. il 21 gen 2013 20:11


vorrei che un punto resti sempre ben chiaro e presente; in india è prevista anche la pena capitale per reati di omicidio.

altro punto che faremmo meglio a non liquidare con strani e astrusi discorsi: avendo concesso che tornassero in india per essere processati, come italia abbiamo concesso de facto un estradizione di cittadini italiani verso un paese che prevede la pena capitale. In barba ai fondamentali del nostro ordinamento giuridico.

mi preme inoltre invitarvi a fare un parallelo con il pluriomicida battisti, protetto ed ospitato dal governo del brasile: è stata negata la richiesta di estradizione in italia, a seguito di condanna definitiva passata in giudicato, adducendo che in italia non sono garantite le libertà di base della persona.

a mio modesto parere è indispensabile riflettere profondamente su questi dati di fatto inopugnabili.

Re: Licenza finita, i MARO' tornano in INDIA

da Bob il 22 gen 2013 12:33


Se ti riferisci a quanto ho detto io, purtroppo gli "strani e astrusi discorsi" sono poi quelli che regolano, anche a livello internazionale, oltre che nazionale, tutte le questioni legali.
E infatti, proprio per questo, non si può parlare di "estradizione". Ora, non fraintendermi: anche a me piacerebbe che noi si fosse in grado di imporre la nostra volontà, vuoi col prestigio, vuoi con la sottintesa minaccia di valide reazioni, ma, nel momento in cui si decide di affidare al Diritto ( più o meno obtorto collo) la soluzione delle controversie, non si può fare a meno di accettare le regole del gioco. Che non ci sia estradizione è ovvio: allo stesso modo in cui un cittadino indiano, colto in reato in Italia, viene processato, per legge internazionale, in Italia, un cittadino Italiano, in India, viene processato in India. Il fatto è se i due marò siano, o meno, "cittadini". O, invece, "militari". Perchè, nel caso, cambiano le regole.
Ora, quando un tizio, in divisa, viene considerato "militare"? Quando opera come tale. Ma, evidentemente, un milite opera come tale ubbidendo agli ordini di un'autorità militare. E qui è precisamente dove lo Stato Italiano ha omesso di definire la faccenda. Ha inserito dei militari in una struttura civile (la nave), ponendoli agli ordini del suo capitano (un civile), senza specificarne lo status di militare una volta in azione.
Cavillo? Probabilmente sì, cavillo che corre il rischio di costare caro ai due marò. Però, sempre di LEGGE si tratta.
Lo so, sto facendo l'amico del giaguaro, ma è un mio difetto. Poi, col cuore, sono d'accordo con te.

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