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da primus il 20 set 2007 16:36


l'unico politico che sta agendo in modo intelligente è Silviuzzo, che se ne sta zitto zitto.



.....e Di Pietro, che in parte lo appoggia, dicendo cose sensate ma sopratutto comprensibili ai più.

Avete visto Matrix? bene....quando parlava Di pietro il popolo capiva, quando parlavano "gli altri due", cioè in politichese, non si concludeva una mazza....forse, anzi sicuramente, Grillo sarà volgare e invadente, ma almeno tutti lo capiscono.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da ilForchetta il 20 set 2007 16:38


tpt ha scrittosi arriverà ad una dittatura


Hai visto che lo avevamo capito benissimo, l'incompreso? 8)

da Bob il 20 set 2007 18:34


No, tpt, ho paura che tu non sia catastrofista affatto. Il problema "dell'uomo forte" lo si discute da anni, ma negli ultimi tempi l'ho sentito affrontare in modo sempre più serio, e sempre con maggior favore. E questo spaventa anche me.
Dalle uscite "timide" e vergognose, nei bar senti sempre più spesso che lo si grida a gran voce, non solo, ma un mucchio di gente non solo non protesta, ma annuisce entusiasta.
E battute del tipo "questa volta a piazzale Loreto ci mandiamo loro" mi è capitato di sentirle.
Grillo cavalca un malcontento, è vero, ma il grave è che il malcontento è trasversale: se la gente finisce di in...arsi, non ci sarà una fazione pro e una contro: saranno "contro" proprio tutti. E la cosa può finir male.
Continuo a pensare che Grillo non abbia, al momento, nè la forza nè i mezzi per "agire" politicamente, ma può benissimo diventare un elemento di riferimento per qualche scalmanato. E non so se Grillo si renda conto di questo, o pensi solo che, in fondo, si tratta di un altro suo spettacolo comico, particolarmente ben riuscito......

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da MarioLino il 20 set 2007 18:51


Bob ha scrittoContinuo a pensare che Grillo non abbia, al momento, nè la forza nè i mezzi per "agire" politicamente, ma può benissimo diventare un elemento di riferimento per qualche scalmanato. E non so se Grillo si renda conto di questo, o pensi solo che, in fondo, si tratta di un altro suo spettacolo comico, particolarmente ben riuscito......


Ma sono più pericolosi l' ex ministro Carderoli (:!: ), Bossi, Caruso, oppure Beppe Grillo :?: E poi smettiamola con queste iatture. Vediamola con ottimismo. Grazie a Dagospia e al blog di Grillo si sono scoperti molti scheletri negli armadi della nostra classe politica. E se ne parla! Perchè sul web non c'è il controllo che i poteri forti hanno sui mezzi di informazione tradizionale. Ieri per uno scoop di Dago si è dimesso un importante collaboratore della presidenza del consiglio.
.

da lontrino il 20 set 2007 19:08


MarioLino ha scritto Ieri per uno scoop di Dago si è dimesso un importante collaboratore della presidenza del consiglio.
.


Sorry....ma apparte il mio non condividere lo scoop in questione....se loro hanno trovato una vittima sacrificale, che probabilmente andrà a fare qualcos'altro...noi che ci guadagnamo???

da MarioLino il 20 set 2007 19:36


lontrino ha scritto
MarioLino ha scritto Ieri per uno scoop di Dago si è dimesso un importante collaboratore della presidenza del consiglio.
.

Sorry....ma apparte il mio non condividere lo scoop in questione....se loro hanno trovato una vittima sacrificale, che probabilmente andrà a fare qualcos'altro...noi che ci guadagnamo???


Che la prossima volta magari i politici ci penseranno due volte prima di spendere i soldi dei contribuenti per affari personali. Che forse sta cambiando aria, perchè finalmente qualcuno in Italia dopo uno sputtanamento si è dimesso. E questo perchè oltre ai mezzi di informazione tradizionali (TV e stampa) di proprietà dei partiti, o ad essi contigui,grazie al web spuntano organi di informazione "trasversali", che sono sempre più seguiti. E ciò è bene. Il vero rischio di fascismo è quello che abbiamo corso in questi anni, con il controllo politico di tutta l' informazione. Meno male che c'è il web. Chissà se durerà. In Cina, non è durato..... Speriamo che non mettano il bavaglio al web anche in Italia. Ne sarebbero capaci.

da tpt il 21 set 2007 09:20


Ecco a cosa servono le denunce partite dal web ...

Dal Corriere di ieri (so che è un po' lungo ma vale la pena di leggere).

La trasferta deliberata a luglio. Le toghe della Procura generale presso la Cassazione tengono in media 6 udienze l'anno
Giudici militari, viaggio premio
dopo 2 mesi di ferie
Un terzo dei magistrati in Spagna per un convegno. Prevista anche una diaria di 80 euro


Stremati da dieci settimane di pausa estiva, che per consuetudine comincia intorno al 10 luglio e si trascina fino all'ultima decade di settembre, i magistrati militari hanno deciso di tuffarsi di nuovo nel lavoro con un convegno internazionale. Nella bellissima Toledo. Dove, per attrezzarsi ad affrontare al meglio i mesi finali dell'anno quando sono attesi a volte perfino da tre udienze al mese (tre al mese!), sbarcano oggi in trentadue: un terzo di tutti i giudici con le stellette italiani. Perché mandare una delegazione di due o tre persone se tanto paga lo Stato? I viaggetti in comitiva, si sa, sono dalle nostre parti una passione antica. Basti ricordare certe migrazioni di massa a New York per il Columbus Day. O la trasferta di un gruppo di deputati regionali siciliani in Norvegia (con un codazzo di musicisti di un'orchestrina folk, trenta giornalisti, quattro cuochi, un po' di mogli...) per vedere come i norvegesi avessero organizzato un mondiale di ciclismo: totale 120 persone. O ancora la spedizione di Bettino Craxi a Pechino («andiamo in Cina con Craxi e i suoi cari», ironizzò Giulio Andreotti) finita con mille polemiche sulla scelta di tornare con una sosta in India per far visita al fratello Antonio, discepolo del santone Sai Baba, e una strepitosa interrogazione parlamentare di Renato Nicolini con domande tipo: «Vuole il presidente dirci quali siano le attrazioni di Macao e di Hong Kong più consigliabili al turista italiano al fine di sprovincializzarne la mentalità? »

Va da sé che, con questi precedenti, i giudici con le stellette hanno deciso che non era proprio il caso di fare gli sparagnini. E appena hanno saputo che nell'antica capitale della Castiglia organizzavano un congresso internazionale, si sono dati da fare. Certo, il tema del simposio («La legge criminale tra guerra e pace: giustizia e cooperazione in materie criminali negli interventi internazionali militari») non è una leccornia. Ma Toledo è Toledo. L'Alcazar! Il fondaco dell'Alhóndiga! Il Castillo de San Servando! La Plaza de Zocodover! La casa e i quadri del Greco tra cui la celebre «sepoltura del conte di Orgaz»! Fatto sta che la delibera del 5 giugno scorso era assai invitante: le spese del convegno (350 euro a testa, compresi il materiale didattico e i pasti all'Accademia di Fanteria), più le spese di viaggio e pernottamento, più il «trattamento di missione internazionale», più una indennità forfettaria giornaliera di un'ottantina di euro erano infatti a carico del ministero.

Un salasso? Ma no, avrebbe risposto la successiva delibera del 3 luglio.

Nonostante Padoa Schioppa stia sempre lì a pianger miseria, diceva il documento, «sono state individuate disponibilità finanziarie che consentono di coprire la spesa per la partecipazione al predetto congresso di tutti i magistrati richiedenti». Tutti? Crepi l'avarizia: tutti. Cioè 32. Tra i quali l'unico (unico) invitato come relatore, Antonino Intelisano. Vi chiederete: costi a parte, come farà la Giustizia militare a reggere per ben tre giorni senza un terzo dei suoi pilastri, dato che i giudici, da Vipiteno a Lampedusa, sono 103? Rassicuratevi: reggerà. Anche quando presidiano il loro posto di lavoro, infatti, non è che i nostri siano sommersi da cataste di fascicoli come i colleghi della magistratura ordinaria. Anzi.

I giudici della Procura Generale Militare presso la Cassazione, per dire, hanno dovuto sobbarcarsi nel 2006 (assistiti da 35 dipendenti vari, per circa metà militari e circa metà civili) sei udienze: una ogni due mesi, da spartire in quattro. I tre del Tribunale di Sorveglianza militare, che contano su 32 assistenti a vario titolo e hanno competenza sull'unico carcere militare rimasto aperto, quello casertano di Santa Maria Capua a Vetere do ve sono recluse solo persone in divisa condannate dalla giustizia ordinaria per reati ordinari, hanno un solo detenuto militare per reati militari: Erich Priebke, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine.

Quanto ai dati complessivi, lasciano di sasso: i 79 magistrati «con le stellette» (in realtà non le portano per niente: sono giudici come gli altri solo che hanno scelto una carriera parallela) addetti ai nove tribunali sparsi per la penisola (Roma, La Spezia, Torino, Verona, Padova, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo) e i loro 17 colleghi delle tre corti d'Appello (Roma, Napoli e Verona) sono chiamati infatti a lavorare sempre di meno. Al punto che nel 2006 hanno emesso, tutti insieme, un migliaio di sentenze su temi spesso irrilevanti se non ridicoli: circa 300 in meno dei verdetti penali (poi ci sono i civili) di un tribunale ordinario minore come quello di Bassano del Grappa.

Un esempio di carico di lavoro? Il presidente della Corte Militare d'Appello di Roma, Vito Nicolò Diana, quando dirigeva la sezione distaccata di Verona (dal 1992 a poco fa) aveva ottenuto non solo un alloggio di servizio nel cuore del centro storico della città scaligera (aiuto concesso solo ai militari che guadagnano stipendi assai minori) ma perfino il permesso di abitare nella capitale, in riva non all'Adige ma al Tevere. Insomma, una situazione assurda. Tanto che, dopo la prima denuncia del Corriere, i ministri della Difesa e della Giustizia, Clemente Mastella e Arturo Parisi, avevano scritto al giornale convenendo che si trattava d'un quadro «inaccettabile» e assicurando che «nel quadro del disegno di legge relativo alla riforma dell'Ordinamento Giudiziario» già approvato dal Consiglio dei ministri, erano stati decisi tagli drastici, «riducendo il numero complessivo degli Uffici Giudiziari Militari, giudicanti e requirenti, di ben due terzi: cioè da 12 a 4 (3 Tribunali e un'unica Corte d'Appello, senza Sezioni distaccate)». Bastarono tre giorni, però, perché il progetto venisse stralciato e quei buoni propositi fossero abbattuti come birilli dal vento delle proteste corporative.

Adesso, «per capire », vorrebbero fare una commissione di studio. La terza, dopo quella del 1992 varata dal ministro della Difesa Salvo Andò e quella del 2003/2004 presieduta dal procuratore generale Giuseppe Scandina. Nel frattempo la quota dei magistrati con le stellette che hanno tempo in abbondanza per gli incarichi extragiudiziari è salita al 36%, contro il 3% dei giudici ordinari. E il lavoro degli uffici, grazie a tutte le cose che sono cambiate a partire dall'abolizione del servizio di leva obbligatorio, ha continuato a calare, calare, calare. Fino a dimezzarsi quest'anno rispetto perfino al 2006. Benedetto Roberti, uno dei giudici che con Sergio Dini e pochi altri invoca da anni una riforma, ricorda che nel 1997, quando faceva il Gup a Torino, arrivò da solo a 1.375 sentenze. Sapete quante ne ha emesse quest'anno il giudice che fa quello stesso lavoro? Tenetevi forte: 28.
Gian Antonio Stella
20 settembre 2007

da tpt il 21 set 2007 09:28


I giornali si sono "svegliati", almeno certa stampa, il web si è svegliato, ma quando si va al voto trovi sempre le medesime facce, i soliti partiti, la solita aria fritta. Di questo parla Bob: se la gente si stufa davvero, se si riduce allo sfacelo il Paese, ecco che i reazionari troveranno il terreno fertile per sovvertire qualsiasi forma di democrazia. Questa notte a Roma, un attacco ad un campo Rom da parte di cittadini stufi di rapine e scippi.
Siccome non siamo tutti feroci assassini, si presume (anche se non si giustifica) questo tipo di giustizia sommaria con l'esasperazione alla quale il "cittadino medio", quello che sarebbe felice di pagare le sue brave e giuste tasse in nome della collettività, di lavorare onestamente, di sentirsi tutelato e di tutelare chi è più debole, è stato portato dalla mancanza assoluta di Stato.
Quando le cose andranno peggio (e stanno già andando mooolto peggio) si ricomincerà temo con le stragi di Stato.
Giusto questa notte, alle quattro, ero a parlare della strage di Via Palestro. Atto dimostrativo? Non direi ... eravamo in piena "mani pulite" .... e l'ordine andava ristabilito ... appunto facendo saltare per aria tre vigili del fuoco, un poliziotto, ed un extracomunitario. Strage bi-partisan. E' mancata la vecchina ma ci hanno provato. La tristezza è che ci sono in parte riusciti.

da deloZio il 21 set 2007 11:34


Bob ha scrittoIl problema "dell'uomo forte" lo si discute da anni, ma negl'ultimi tempi l'ho sentito affrontare in modo
sempre più serio, e sempre con maggior favore. E questo spaventa anche me. Dalle uscite "timide" e
vergognose, nei bar senti sempre più spesso che lo si grida a gran voce, non solo, ma un mucchio di
gente non solo non protesta, ma annuisce entusiasta.


Ieri sera, ospitato in studio da Santoro, il Professor Sartori ha detto un'ennesima cosa intelligente:
in sintesi, distruggere i Partiti non è sbagliato; ricominciamo tutto da capo, come nel primo dopo
Guerra, rifondando il sistema Repubblicano e non degnando di nota le voci invocanti l'uomo forte
.

...
Siate di Destra o di Sinistra, non provate un senso di sconforto al pensiero che,
cadesse oggi il Governo, ci potrebbero essere i numeri affinché tornino le stesse
facce dell’altro ieri? Nulla di personale verso nessuno, ma ancora la stessa gente?


Ancora gli stessi Onorevoli per i prossimi 20 anni? Invecchierò guardando alla televisione l'On. Tremonti
che mi racconta la legge Finanziaria alla lavagnetta 3x2 di Vespa... ?! Con buona probabilità, il Sistema
tenterà ora di far venire a noia Beppe Grillo: lo vedremo quindi in tutte le salse e a tutte le ore, perché
si spera così che la gente si stufi di sentirne parlare. Immagine



Qual appassionato di Storia,
mi diverte molto il fatto che il libro dell'estate sia stato niente meno ché una "riedizione" moderna de
Compte-rendu au Roi (Rapporto al Re): contingenze simili parrebbero richiamare simili pubblicazioni.




Immagine

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Bob il 21 set 2007 11:46


Si, tpt, parlo proprio di questo. La faccenda dei giudici militari era già uscita sui giornali per una sentenza ridicola su una ricettazione di brioche, ma il vero punto è che la gente si sente totalmente abbandonata dalle istituzioni. E non è il bracciante della Basilicata che si sente così: è il quadro lombardo, l'industrialotto vicentino, l'impiegato torinese, il farmer emiliano, tutta gente che lavora come una bestia, paga le tasse, e.....sa perfettamente che, se dovesse capitargli qualche grana criminale, sia pure come vittima, sarebbero comunque dolori. Se a questo aggiungi che il contribuente onesto paga una tale caterva di tasse da essere addirittura ridicola (o tragica) si fa presto a inc...arsi.
Non è una questione di partiti: non si tratta di destra o sinistra. Se fosse così, si potrebbe sperare che, finita (presto o tardi) questa buffonata, si potrebbe passare a cose più serie. Ma il guaio è che cambierebbero gli attori, e i cantanti, ma sempre dei Pagliacci si tratta. E la gente si adombra sempre più. I discorsi che riferivo li senti nei bar, nelle coppie che passano per strada, li senti ovunque. Una volta chi li faceva veniva zittito, oggi viene applaudito. E bisognerebbe cominciare a preoccuparsene seriamente.
Si dice che Grillo abbia portato alla luce questo stato di cose. Non è vero: sono anni che Grillo le dice, ma gli anni scorsi non aveva seguito sufficiente: era uno spettacolino del comico, e nulla più. Oggi, è un opinionista, ormai praticamente un leader. E lo è perchè il numero di quelli che ci si riconoscono è drasticamente aumentato.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tpt il 21 set 2007 12:24


Quoto! 8)

da ilForchetta il 21 set 2007 12:34


tpt, scusa se mi permetto, ma la strage di via palestro è un'altra storia.

è stata una strage mafiosa ed era parte della strategia del terrore di cosa nostra attuata in un momento di crisi dei mammasantissima. si riprometteva di riportare un equilibrio, ma quello tra mafia e stato, ed era anche ampiamente contrastata all'interno di cosa nostra stessa, tanto da portare a una divisione al suo interno.

insomma, era un'altra storia. :D

così, per la precisione. :wink:

da tpt il 21 set 2007 12:36


Lo so bene, Forchi, ma sono contenta tu lo abbia precisato.
Ho tirato in ballo questa strage solo perchè faceva vedere quando in mancanza delle Istituzioni, la lotta per il potere (in questo caso quello appunto mafioso) prosegue comunque. :wink:

da ilForchetta il 21 set 2007 12:57


ehm... salve, sono ilforchetta precisino... :oops:

tpt, le istituzioni c'erano, tanto è vero che erano referenti nelle trattative che la mafia ebbe con lo stato sul 41bis. si era giunti a un punto in cui era seriamente in trattativa, da parte di alcune fazioni mafiose di secondo livello, l'abbandono del 41bis in cambio di pentimenti e cedimenti da parte delle famiglie mafiose (e in cambio di pesanti altre concessioni ai mafiosi, peraltro).

riina e i corleonesi non erano proprio proprio d'accordo, eh. ma si giunse davvero a un passo dalla 'resa' mafiosa .

Però, qualcuno, all'interno delle istituzioni, presentissime, decise che non era lecito trattare con la mafia (anche se, nonostante quel che si possa immaginare, è sempre stata prassi, a partire dallo sbarco in sicilia al termine della seconda guerra) e gli attentati a firenze e a via palestro furono la risposta alla chiusura delle trattative da parte delle istituzioni. Insomma, erano vacanti le istituzioni mafiose, non di stato...

ecco...tanto vi dovevo... torno a cuccia.

da ilForchetta il 21 set 2007 13:10


scusa, tpt, per essere più chiari. la mafia non aveva ancora deciso chi appoggiare, tra i nuovi del mondo politico, ma le istituzioni c'erano, tanto è vero che vi furono trattative.

a cuccia davvero adesso, sorry... ma sono argomenti che mi piacciono parecchio e di cui sono appassionato...

E chi osa contraddirmi, verrà sciolto nell'acido. 8)

da tpt il 21 set 2007 13:13


Claro il concetto, allora.

da MarioLino il 29 set 2007 19:15


MarioLino ha scritto
Ma sono più pericolosi l' ex ministro Carderoli (:!: ), Bossi, Caruso, oppure Beppe Grillo :?:


cvd:

dal corriere della sera:

«Milioni di uomini disposti al sacrificio»
Bossi: «Ora ci vuole una lotta di liberazione»
Proposta-choc del leader della Lega alla platea del congresso di Vicenza: «La libertà non si può più conquistare in Parlamento»

VICENZA - «La libertà non si può più conquistare in Parlamento ma attraverso la lotta di milioni di uomini disposti al sacrificio in una guerra di liberazione». Dopo quella dello sciopero fiscalo
(sic! :D)(applaudita da Berlusconi), da Umberto Bossi arriva un'altra iniziativa-limite contro il governo. Il leader della Lega ha parlato a Vicenza, davanti alla platea del Parlamento del Nord.

questo cavalca l' odio e la rabbia degli italiani da più di 15 anni... altro che i vfc di grillo.

da tpt il 30 set 2007 14:04


Mario Lino, Bossi le spara ma sempre in casa sua. Vuole il plauso della sua gente e lo ottiene così. Quando poi si tratta di mettere in pratica quel che lui stesso dichiara beh ... si ferma, si è sempre fermato.

da MarioLino il 30 set 2007 14:14


tpt ha scrittoMario Lino, Bossi le spara ma sempre in casa sua. Vuole il plauso della sua gente e lo ottiene così. Quando poi si tratta di mettere in pratica quel che lui stesso dichiara beh ... si ferma, si è sempre fermato.


Lui magari si ferma anche... ma il disoccupato pieno di debiti che litiga con un "terone"? Sentendosi anche legittimanto dai politici, magari non si ferma. Sono dichiarazioni irresponsabili. Punto.

Troppo facile dire: e ma tanto non dice sul serio. Tecnica già utilizzata da altri: "Eh, ma mi hanno frainteso" "Eh, ma i giornalisti non hanno capito" "Eh, ma era solo una provocazione"

Cmq il discorso è: alcuni si scandalizzano per ciò che dice Grillo.... ma cosa il problema è che i toni si sono alzati molto negli ultimi anni per colpa degli stessi politici.

da tpt il 30 set 2007 14:18


Grillo non è un politico. Bossi si. In ogni caso e comunque ognuno si assume la responsabilità delle proprie dichiarazioni e dei propri gesti, quindi anche il disoccupato. Solo ci sono persone che questa responsabilità proprio non riescono a prendersela: tutti quegli italiani che pensano allo Stato come ad un'entità da spremere, da fregare.
Tutte quelle persone che guardano allo Stato come ad un nemico. Al sud in primis. Ma non solo, ovviamente.
Quel giorno che un politico avrà il coraggio di improntare il proprio lavoro sul fatto che "lo Stato siamo noi tutti" ecco che forse ne vedremmo davvero delle belle. Ma dubito mai accadrà.

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