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da cisejazz il 06 mar 2008 19:35


oltretutto Strini, ci sono argomenti che magari non e' semplicissimo parlarne in luogo pubblico.
Ma chiedo a ognuno di voi: quanti ammettono di essersi fatti almeno una canna?

da Fante il 06 mar 2008 19:48


cisejazz ha scrittoMa chiedo a ognuno di voi: quanti ammettono di essersi fatti almeno una canna?


Io non ho problemi.
L'ho anche detto a militare. Come si sono agitati tutti quanti :lol:

da santippe28 il 07 mar 2008 09:34


è vero l'argomento è spinoso , e infatti se ne parla semplicemente x ipotizzare nuove soluzioni utili , una ricetta certa non credo che esista.
Strini scusa, che cos'hai contro il mio nick? Ti chiami forse Socrate ? hai fatto indigestione di cicuta quando eri piccolo ?
:lol:
non ho nessuna difficoltà ad ammettere che NON MI SONO MAI FATTA una canna e mi sembra di appartenere ad una sparuta minoranza giudicata babbalea per non aver provato , non è forse un pò così ?

da cisejazz il 07 mar 2008 10:25


santippe28 ha scrittoè vero l'argomento è spinoso , e infatti se ne parla semplicemente x ipotizzare nuove soluzioni utili , una ricetta certa non credo che esista.
Strini scusa, che cos'hai contro il mio nick? Ti chiami forse Socrate ? hai fatto indigestione di cicuta quando eri piccolo ?
:lol:
non ho nessuna difficoltà ad ammettere che NON MI SONO MAI FATTA una canna e mi sembra di appartenere ad una sparuta minoranza giudicata babbalea per non aver provato , non è forse un pò così ?

no Santippe, assolutamente nessuno puo' avere il diritto di giudicare babbalea o altro una persona che non ha sentito il bisogno di fumarsi una canna.
Io personalmente, come Fante, ammetto di averle fumate, anzi direi che io l'erba la brucavo invece di fumarla, perche' non ho mai sopportato il tabacco.
E visto che la scusa di essere stata una studentessa di sociologia molto attenta alle discussioni del proprio prof (che invitava a provare su se stessi per poter capire meglio la societa'), posso dire che era una provocazione contro mio padre, come tante altre che ho lanciato a lui in prima persona.
Quello che volevo dimostrare e' che ci sono "drogati" e "drogati": si puo' essere drogati di lormetazepam senza bisogno di aver mai fumato una canna.
E ci sono persone assolutamente normali, che hanno superato la fase adolescenziale senza essere diventati dei "dipendenti" o meglio dei succubi.
Che sono persone normalissime, che non hanno mai fatto male a nessuno, che hanno una famiglia, ecc ecc.
In un certo periodo della mia vita ho visto morire attorno a me persone alle quali ero molto legata, le ho viste morire una per overdose ed e' stato shockante e l'altra per una polmonite, perche' aveva l'aids ed era un grande professore, una grande persona.
Ed ho sofferto molto, davvero.
Forse e' solo questo che mi ha fermata dal fare "altro" o forse non ero cosi' debole come potevo apparire.
Questo e' quello che volevo dire a questo proposito...
ho frequentato moltissimo i centri di riabilitazione di Palermo ai tempi che furono... e ho conosciuto persone davvero perse e persone che si facevano "solo" una canna.
Sono convinta che ci debba essere cmq una predisposizione, una debolezza interiore e che ci siano degli stadi veri e propri.

da santippe28 il 07 mar 2008 10:54


CISE condivido pienamente il tuo pensiero , però su quel tuo prof. che invitava a provare su se stessi ..... Ho avuto anche esperienze di insegnamento in scuole serali a contatto con ragazzi adulti e persino con drop out, ma non mi sono mai permessa di suggerire loro certe scelte discutibili che avrebbero potuto essere nocive, cercavo di farli ragionare, Scusa , ma se invito a provare le droghe per capire i problemi della società , allora da lì il passo è breve anche x istigare ad altri comportamenti devianti ( qual'è il problema del rapinatore o dell'assassino o dello stupratore x es ? )e non mi sento proprio di condividere questo tipo di ragionamento.
:wink:

da cisejazz il 07 mar 2008 11:10


santippe28 ha scrittoCISE condivido pienamente il tuo pensiero , però su quel tuo prof. che invitava a provare su se stessi ..... Ho avuto anche esperienze di insegnamento in scuole serali a contatto con ragazzi adulti e persino con drop out, ma non mi sono mai permessa di suggerire loro certe scelte discutibili che avrebbero potuto essere nocive, cercavo di farli ragionare, Scusa , ma se invito a provare le droghe per capire i problemi della società , allora da lì il passo è breve anche x istigare ad altri comportamenti devianti ( qual'è il problema del rapinatore o dell'assassino o dello stupratore x es ? )e non mi sento proprio di condividere questo tipo di ragionamento.
:wink:


ovvio, infatti io penso che il suo "bisogna provare per capire" volesse essere una provocazione che io, gia' fortemente in ferma ribellione contro la societa', i genitori e il resto, ho colto al volo e messo in pratica. ;)
Altrimenti, appunto, avrei potuto provare a rapinare una banca invece che farmi una canna no?
(ho specificato che era solo una scusa che davo a me stessa)

da Bob il 07 mar 2008 11:37


Sono un altro babbaleo che non ha mai fumato una canna. Anzi, sorvolo sempre sull'argomento, perchè, per tornare ai tempi del liceo di mia figlia, sembrava che fossi l'unico in Italia a non sapere nemmeno come procurarsela....
In compenso, a 14 anni fumavo la mia prima sigaretta, e, prima che smettessi, una quindicina di anni fa, ne fumavo una trentina al giorno.
Questo per dire che una poltrona nel girone dei pirlotti me la merito anch'io.....
Però, mi spiace, ma non condivido assolutamente le posizioni di Fante e, permettimi, di Cise.
Su certe cose, a mio parere, non-si-rischia. Soprattutto non si rischia a sedici anni o giù di lì, e, ancora sopra a tutto, non si invita a rischiare, anche se lo si dice per provocazione. Mi spiace, Cise, ma quel tuo professore NON era una gran persona, se davvero ha detto una cosa del genere. Se si vuole scherzare col fuoco, lo si avvicina alla propria pelle, non a quella degli altri.
C'è sempre uno o una che lo prende in parola, e poi non sa più come fermarsi.
SE io -oggi-decidessi di fumare una canna, forse - ho il coraggio di dire "forse" - non correrei grossi rischi. Ma chi mi dice che, entrato in terra di nessuno, non mi venga voglia di passare anche l'ultima linea? Magari un po' di coca?
No, grazie.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da cisejazz il 07 mar 2008 11:59


Bob, io penso soltanto che se hai basi solide alle spalle, una canna (o altro) non te la fai a prescindere.
dovremmo allargare il discorso ad altro.
perche' si parla di tanti disagi giovanili, ma la predisposizione non la vedo.
Io ho visto un avvicinamento per le condizioni in cui si e' vissuti, per la situazione in cui sei cresciuto.
E puo' diventare una dipendenza da una droga chimica, come da alcol, come disturbo alimentare, come tentativi di suicidio e per quanto mi riguarda si equivalgono tutti e vengono tutti dalla stessa sorgente

da Fante il 07 mar 2008 12:02


Sono d'accordo che non bisogna rischiare.
Per questo sostengo che un adolescente ha bisogno di un ambiente familiare sereno e non inquisitorio.

da cisejazz il 07 mar 2008 12:06


Fante ha scrittoSono d'accordo che non bisogna rischiare.
Per questo sostengo che un adolescente ha bisogno di un ambiente familiare sereno e non inquisitorio.


ecco vedi?
io ottocento righe, tu due, per dire la stessa cosa.

da stefano66m il 07 mar 2008 13:36


Fante ha scrittoSono d'accordo che non bisogna rischiare.
Per questo sostengo che un adolescente ha bisogno di un ambiente familiare sereno e non inquisitorio.


Un sedicenne spesso considera la famiglia come il due di picche a briscola quando si gioca in tre. :twisted:
Sanno tutto gli amici fighi.. :shock:
La ribellione adolescenziale è considerata sana dagli psicologi per cui, nel dubbio, una controllatina ogni tanto gliela darei...

da Bob il 08 mar 2008 14:13


stefano for president.
"Illusione, dolce chimera sei tu...." :roll: :cry:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da nebbiolo75 il 09 mar 2008 11:13


cisejazz ha scrittooltretutto Strini, ci sono argomenti che magari non e' semplicissimo parlarne in luogo pubblico.
Ma chiedo a ognuno di voi: quanti ammettono di essersi fatti almeno una canna?


Io mi sono fatto una canna, non ho alcun problema a dirlo e sono felice che non mi sia affatto piaciuta, come non mi piacciono le semplici sigarette. Siccome sono molto ma molto ignorante in tema, sono ancora più felice che non mi attiri affatto l'idea di riprovare alcunché.

Riguardo al kit potrà essere anche di aiuto, ma per usarlo bisogna già avere un dialogo con i figli, altrimenti credo che si peggiori la situazione.

Io piuttosto ho un altro tipo di dipendenza....quella al cibo...cioccolata su tutti. C'è un kit per capire se posso uscire dal tunnel????

da stefano66m il 10 mar 2008 11:27


Bob ha scrittostefano for president.
"Illusione, dolce chimera sei tu...." :roll: :cry:


Ti ringrazio, se mi candido conto sul tuo voto... :wink:
Ieri sera il prof Galimberti a "il senso della vita" ha ribadito il concetto da me espresso che gli adolescenti ascoltano molto di più gli amici che non la famiglia.
Sarà stato perchè anche lui legge il forum del mangione? :lol: :lol: :lol:

da Fante il 10 mar 2008 12:44


Il punto è: una ispezione da parte di un genitore aumenta o diminuisce il conflitto generazionale?

da Bob il 10 mar 2008 13:02


Fante ha scrittoIl punto è: una ispezione da parte di un genitore aumenta o diminuisce il conflitto generazionale?

Non lo aumenta nè lo diminuisce: il conflitto esiste sempre e comunque. Tutto dipende se ti trovi in una famiglia che risolve i conflitti in maniera diplomatica (leggi: discussione) o se opta per le pentole in testa.
Anche il problema dell'ispezione viene risolto allo stesso modo.

Da ragazzo dovevi essere un gran rompi b...... :lol:
Mi sa che non sei cambiato.......... :twisted: :twisted: :twisted:

Però, guarda che io non opterei per una "ispezione": cercherei di far capire a mio figlio che è mio "dovere" di padre operare un controllo, visto che, vuoi per comportamenti, vuoi per frequentazioni ( e gli spiegherei quali) mi ha dato motivi di dubitare.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da ilForchetta il 10 mar 2008 13:02


Fante ha scrittoIl punto è: una ispezione da parte di un genitore aumenta o diminuisce il conflitto generazionale?


Na. Il punto è: fa più male un aumento del conflitto generazionale o un aumento dell'uso di droghe?

Perché è vero che i ragazzi ascoltano di più gli amici, ma gli amici hanno solo potere di coinvolgimento e di istigazione. Non hanno nessun potere deterrente che, invece, deve essere eseguito dai genitori.

I genitori devono esser guida e riferimento, in ogni circostanza e i ragazzi devono avere la certezza che i genitori svolgono questo ruolo. Con metodi estremi, in casi estremi.

Perché alla fine, sapere che se torni a casa ubriaco o drogato tua madre e tuo padre si incazzano e ne paghi le conseguenze, funziona sempre. Poi, possiamo azzardare un paragone con la situazione della giustizia in Italia, in generale: l'importante è che la pena sia certa, perché le minacce da sole non servono.

Ovviamente, est modus in rebus. Non parlo di fustigazione o botte da orbi.

Diverso il discorso da parte delle autorità: dovrebbero vigilare affinché certe cose non avvengano e non proporre metodi di controllo da delegare ad altri.

da Bob il 10 mar 2008 13:08


ben detto, Forchetta: i genitori non devono fare gli "amici": il rulo d genitore comporta anche doveri spiacevoli. Ma sempre doveri sono. Altrimenti poi puoi trovarti un figlio tossico all'ultimo stadio, e non sai neppure perchè.
Oppure, hai un ragazzino che corre urlando tra i tavoli del ristorante.... :wink:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 10 mar 2008 13:23


assolutamente d'accordo con Forchetta e Bob , i ragazzi hanno diritto ad avere una guida nei propri genitori , fare solo gli amiconi dei propri figli significa spesso rinunciare alla funzione educativa , demandandola a terzi ( scuole , prof. ecc ) , ma l'educazione all'interno della famiglia non può essere totalmente sostituita dall'educazione impartita dalle istituzioni.

da stefano66m il 10 mar 2008 13:57



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